Le pazienti del centro “Lo specchio Dan” cantano per gli anziani di Domusnovas, poi il via al progetto “Volare si può”
Cagliari, 23 luglio 2024 – È un periodo di grande fermento per il Centro “Lo Specchio Dan” di Domusnovas. Dopo aver festeggiato il quinto anniversario dalla sua apertura, questa realtà di Casa Emmaus non si limita a curare le proprie “ferite” bensì si apre all’esterno. E lo fa proponendo una serata a favore degli ospiti della Comunità alloggio anziani di via Roma 24, nello stesso paese. Venerdì 26 luglio, dalle 17 alle 18, le pazienti dello Specchio che partecipano all’attività di canto sotto la guida del Maestro Vittorio Orrù, allieteranno la serata degli anziani, restituendo una piccola parte delle attenzioni che la comunità di Domusnovas ha dedicato loro in questi anni. Successivamente, le ragazze scriveranno un articolo con il quale racconteranno l’esperienza e che verrà pubblicato su un periodico della Diocesi di Iglesias.
Non ci sarà tempo per le vacanze estive perché, durante il week end 27-28 luglio, partirà il progetto “Volare si può”, che prevede nove incontri (un fine settimana al mese) e si concluderà con uno spettacolo in coincidenza con la tradizionale festa annuale di Casa Emmaus, tra il 24 e il 26 aprile 2025. Il percorso prevede lo studio di cinque coreografie, con l’impiego di tecniche e strumenti differenti della danza orientale, accompagnato da un laboratorio artistico-narrativo volto a consolidare l’esperienza della danza. Tutti gli incontri si terranno allo Specchio.
Ogni weekend prevede due giornate, in cui si inseriscono: un seminario dedicato alla danza, all’uso del corpo e allo studio delle coreografie; un laboratorio con attività creative (scrittura, riflessioni, creazione di oggetti di scena). Inoltre, le pazienti che parteciperanno al seminario, saranno inserite nel gruppo guidato dalla psichiatra Sara Coloccini, “Il risveglio del corpo”: un’ora di movimento soft, preceduto da riscaldamento corporeo, con ripasso delle coreografie studiate. Il progetto, guidato e diretto da Maria Strova con la direzione artistica di Martinica Ferrara, vede la coreografia e la didattica affidate all’esperienza delle stesse Strova e Ferrara.