La Soprintendenza archeologica di Sassari e Nuoro ha accolto positivamente la richiesta del Comune di Porto Torres di ripristinare la piena viabilità nel tratto della via Ponte Romano, chiuso dall’estate del 2020 a seguito del rinvenimento di un antico mosaico di età imperiale durante i lavori di scavo della rete del gas.
Nel corso dei recenti incontri con la Soprintendente Isabella Fera e con i referenti dell’istituzione il sindaco Massimo Mulas ha ribadito la posizione dell’amministrazione comunale che fin dal suo insediamento, quando la strada era già chiusa da diversi mesi, si è attivata in accordo con la stessa Soprintendenza e la Regione per trovare la soluzione più idonea che consentisse la riapertura di via Ponte romano e che bilanciasse le esigenze veicolari con la valorizzazione del patrimonio archeologico.
Dalle interlocuzioni è emersa l’impossibilità di limitare la percorrenza dell’arteria viaria a un solo senso di marcia e la Soprintendenza, valutando con attenzione e sensibilità le istanze del Comune, ne ha evidenziato la validità e ha dato riscontro positivo all’intenzione di chiudere lo scavo di Via Ponte Romano e di ripristinare la viabilità dell’arteria nei due sensi di marcia.
La Soprintendenza ha sottolineato, infatti, le difficoltà di contemperare una corretta fruizione della domus con il mantenimento della circolazione automobilistica e, vista la posizione esterna dell’area archeologica, di garantire un adeguato livello di sorveglianza e manutenzione del sito. Pertanto la soluzione concordata come la più efficace è quella di mettere in sicurezza nel più breve tempo possibile lo scavo, attraverso la chiusura che preservi le ricerche scientifiche già effettuate, e di ripristinare la piena viabilità. Al contempo, d’intesa con la Soprintendenza e con la Regione, si procederà a elaborare una soluzione progettuale finalizzata a rimodulare l’utilizzo del finanziamento da 500 mila euro predisposto in funzione della risoluzione della problematica legata alla viabilità e della valorizzazione dei beni archeologici. L’obiettivo è indirizzarlo per lo studio e il restauro di ulteriori reperti della stessa via Ponte Romano più prossimi all’Area archeologica principale di Turris Libisonis.
Il Comune e la Soprintendenza hanno assicurato la piena collaborazione in tutte le fasi dell’iter progettuale.