Nell’isola di San Pietro dall’1 all’11 agosto va in scena la decima edizione del Carloforte Music Festival, tra le più amate manifestazioni dedicate alla musica classica dell’estate sarda.
Con la direzione artistica del Maestro Andrea Tusacciu, dieci appuntamenti che si terranno nello storico Teatro Cavallera e nella sala concerti dell’Hotel Hieracon.
Nato nel 2013 il Festival ha ospitato solisti di fama internazionale ed ensemble europei di grande valore, prevalentemente selezionati tra le giovani ma affermate realtà.
Tante le novità, che porteranno alla ribalta una selezione dei migliori giovani esecutori sardi, ma anche alcuni ritorni molto attesi, a partire dalla “madrina” Anna Tifu accompagnata dalla Carloforte Festival Orchestra diretta da Andrea Tusacciu.
Una decima edizione per la quale la direzione artistica ha voluto puntare in modo particolare sulla valorizzazione dei giovani e talvolta giovanissimi talenti isolani, un riconoscimento e un incoraggiamento per le loro future carriere “Non sempre, dice Andrea Tusacciu, ci si rende conto dei sacrifici che vengono richiesti ai musicisti, soprattutto all’inizio della loro carriera. Lo studio non finisce mai, e la musica pretende quella ricerca di perfezione che in altri ambiti non è minimamente contemplata. Essere musicista non è un lavoro, è una vocazione: un giovane che dedica alla musica tutte le sue energie lo fa perché sente un fuoco che arde dentro di sé. Purtroppo a volte poter vivere della propria passione non è così facile, anche perché la meritocrazia non sempre è il metro di giudizio adottato ai nostri tempi. Il talento andrebbe coltivato, protetto, incoraggiato, sia nelle piccole realtà ma soprattutto in quelle più grandi. In un mondo permeato di superficialità e di attenzione all’apparenza, ogni tanto qualche persona illuminata esclama questi sono i talenti da incoraggiare!. Ogni volta che sento questa frase dopo i concerti del Carloforte Music Festival, il mio cuore si riempie di gioia”.
IL PROGRAMMA AL TEATRO CAVALLERA
Il festival avrà inizio giovedì 1 agosto al Teatro Cavallera con Love Duets, il soprano Katherine Colmenares e il tenore Giuseppe Talamo interpretano le più belle pagine d’amore di due opere intramontabili come L’Elisir d’amore di Gaetano Donizetti e La Traviata di Giuseppe Verdi. È certamente tra i beniamini del festival il tenore Giuseppe Talamo, vincitore del prestigioso premio “Enrico Caruso”. Ha cantato per importanti istituzioni in Italia e all’estero, esibendosi nei teatri di numerose capitali Europee anche al fianco di Katia Ricciarelli che ha giudicato le sue capacità tecniche ed espressive con toni lusinghieri. Talamo si esibirà in coppia con la giovanissima soprano venezuelano Katherine Colmenares, formatasi nell’ambito de El Sistema e Fundación Simon Bolivar a Caracas, con la quale ha partecipato alle maggiori trasferte e tour nel mondo tra cui Salzburg Festival e il Teatro alla Scala di Milano con il Maestro Gustavo Dudamel. Con loro sul palco del Cavallera il pianista e compositore Andrea Cossu. Si inizia alle 21:30.
Si prosegue giovedì 8 agosto con un programma di grande fascino che unisce i geni immortali di Beethoven e Liszt alle atmosfere armene di Arno Babadžanjan. Del grande Ludwig Van Beethoven la serata (si inizia sempre alle 21:30) propone la Sonata in fa minore op. 2 n° 1, un’opera giovanile che l’autore, da poco giunto a Vienna, decise di dedicarle a Joseph Haydn, suo maestro in quel periodo. Un autore poco presente nei cartelloni dei teatri italiani è l’autore armeno Arno Babadžanjan di cui sarà eseguito il Trio in fa diesis minore un’opera di straordinaria bellezza. Se Arno Babajanian (1921-1983) è un nome sconosciuto in Occidente, è un eroe nazionale nella sua nativa Armenia e piuttosto noto in Russia. Gran parte della sua musica è radicata nella musica popolare armena e nel folklore. Ma in generale, il modo in cui usa la musica popolare armena è nello stile virtuosistico di Rachmaninov e Khachaturian. Le sue opere successive sono state influenzate da Prokofiev e Bartók . Il Trio per pianoforte è considerato una delle sue opere più importanti. In tre movimenti sostanziali, è appassionato e pieno di melodie memorabili con una scrittura meravigliosa per tutti e tre gli strumenti. La serata sarà chiusa dall’esecuzione delle Réminiscences de Norma de Bellini di Franz Liszt che si colloca accanto a quella sul Don Giovanni per la sua capacità di catturare l’essenza del dramma operistico in una nuova struttura. È probabilmente per ragioni drammatiche che Liszt ignorò la famosa aria Casta Diva ma scelse invece non meno di sette altri temi per la sua opera considerata un trionfo di comprensione non solo del capolavoro di Bellini, ma di praticamente tutte le possibilità sonore del pianoforte nella letteratura romantica. Sul palco del Cavallera il pianista Matteo Cabras insieme al Trio Hieracon composto da Gioele Pierro, violino, Gabriele Marchese, violoncello e Maria José Palla, pianoforte.
Domenica 11 agosto, grande chiusura con Anna Tifu, violinista costantemente presente nei maggiori teatri internazionali, vera e propria “madrina” del Carloforte Music Festival, sul palco con la Carloforte Festival Orchestra diretta da Andrea Tusacciu. Di grande fascino il programma della serata che inizia con il Notturno in si maggiore e la Serenata in mi maggiore di Antonin Dvorak, per concludersi con un vero e proprio omaggio all’amico Ezio Bosso col quale Anna Tifu ha al lungo collaborato: il Concerto n. 1 per violino, orchestra d’archi e timpani intitolato Esoconcerto, eseguito per la prima volta in Sardegna. “Con Ezio – ha scritto Anna Tifu – ho avuto la fortuna e l’onore di collaborare diverse volte, avevamo uno splendido rapporto. Lo vidi a Sanremo e rimasi estasiata dalla sensibilità e della sua storia. Aveva una forte energia, ne aveva più lui di tutta l’orchestra messa insieme. Gli mandai una richiesta di amicizia su Facebook e mi rispose quasi subito. Mi propose di suonare un giorno il concerto per violino da lui scritto e non immaginate la mia felicità leggendo quel messaggio. Mantenne la parola e al termine dell’esibizione mi disse una cosa bellissima: Suoni questo concerto esattamente come io l’ho immaginato quando l’ho scritto. E fu per me gioia immensa. Avere avuto il privilegio di conoscere Ezio è stata una delle cose più belle che mi siano mai capitate e ogni volta che salgo sul palco il suo ricordo, il suo carisma e il suo amore incondizionato per la vita e per l’arte mi accompagnano sempre”.
IL PROGRAMMA ALL’HOTEL HIERACON
Grande attenzione alle giovani realtà sarde e non solo che si stanno imponendo nel panorama dei principali Premi e Concorsi pianistici nazionali. Con questo spirito e con l’intenzione di offrire contesti e situazioni meno formali di quelle del teatro, il Carloforte Music Festival affianca al programma del Cavallera i concerti nella sala dell’Hotel Hieracon, che diventa set ideale per avvicinarsi in modo meno “ingessato” al repertorio classico e contemporaneo e conoscere da vicino i giovani esecutori.
Sette i concerti in cartellone, tutti con inizio alle 19:30 e tutti recital di pianoforte. Si inizia il 2 agosto con Federico Manca, cagliaritano, che propone un programma di grande coinvolgimento e godibilità con brani di Haydn e Liszt.
Davvero particolare la formula adottata da Paolo Ehrenheim che si presenterà al pubblico del festival domenica 4 agosto con un “programma a la carte”, l’artista proporrà infatti un’ampia selezione di brani di repertorio, ed il pubblico potrà comporre il programma sul momento.
Il 5 agosto terzo appuntamento in programma con Pier Carmine Garzillo definito “una solida realtà della scuola pianistica napoletana” che presenterà un repertorio che spazia da Muzio Clementi, compositore vissuto tra Settecento e Ottocento, pianista, editore e costruttore di pianoforti italiano, uno dei primi ad aver scritto musica per il pianoforte moderno, a Beethoven e Listz.
Il 6 agosto il cagliaritano Michele Calia, alle prese con l’ Hammerklavier di Beethoven, la sonata più lunga di Beethoven (1167 battute) e una delle più complesse dal punto di vista armonico e dell’impegno tecnico e con le poderose timbriche della Sonata Sz. 80 di Bela Bartok.
Mercoledì 7 agosto il bergamasco Daniele Martinelli proporrà la Sonata n. 5 di Skrjabin, le Fantasie di Brahms e la Sonata in si minore di Liszt.
Sara Amoresano, altra esponente di spicco delle nuove realtà pianistiche campane, si esibirà invece il 9 agosto con un ricchissimo programma che tra gli altri vedrà la Bagatelle di Beethoven, una selezione di danze dalla Suite spagnola di Albeniz e la Mazurka di Chopin.
Sarà Mattia Casu il 10 agosto a chiudere i concerti allo Hieracon con un programma di grande interesse che proporrà le Variazioni e Fuga su un tema di Händel op. 24 di Brahms, la Ballade n° 4 in fa minore di Chopin, i Preludes op. 32 di Rachmaninov per chiudere con la bellissima Rapsodia ungherese n° 2 di Liszt.