Riapre il ponte Diana a Oschiri, soddisfatto il deputato Giagoni (Lega): «È un collegamento strategico per la Gallura e il Logudoro, me ne ero fatto carico due anni fa. L’intervento è frutto del lavoro sinergico tra Anas, che ha finanziato l’opera, Ministero delle infrastrutture, Regione Sardegna e altri enti territoriali»
(Roma, 16.7.2024). Come da cronoprogramma è stato riaperto lo storico ponte Diana, sulla statale 392 del lago Coghinas. Un’infrastruttura importante di collegamento per diversi territori: costruito nel 1925, è il ponte più antico in cemento armato della regione, è lungo 315 metri, conta 15 campate da 16 metri e un arco centrale di 72.
Il deputato Giagoni non nasconde le difficoltà legate ai lavori di consolidamento e di restauro conservativo, oltrechè ai disagi (inevitabili) alla circolazione: «La struttura era stata chiusa a giugno 2022 – spiega -.
Sollecitato sia da molti cittadini che da un gruppo di manifestanti in prossimità del ponte, dopo un paio di sopralluoghi sul posto e di incontri con la società appaltatrice, con gli enti preposti e i tecnici Anas, il dossier era finito sul tavolo del Mit (Ministero delle infrastrutture e dei trasporti) e del ministro Salvini, arrivando così a un punto di svolta».
Un anno fa i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza del ponte Diana avevano subito uno stop per la decisione di sospendere il rilascio di acqua del Coghinas nel mare di Valledoria, dopo il fiume di fango che si era riversato sul litorale creando disagi a turisti e bagnanti. Le operazioni di svuotamento dell’invaso erano partite a maggio per abbassare il livello del lago e consentire i lavori di manutenzione sul ponte, chiuso dal 2022 a causa di un peggioramento delle condizioni di conservazione e funzionalità della struttura.
Afferma Giagoni: «Durante l’iter dei lavori, avevo sollecitato l’ex assessore regionale Salaris ad ottenere per l’infrastruttura la non assoggettabilità del Vincolo di impatto ambientale (Via). Pertanto la nuova giunta regionale ha ora ultimato le tappe di una cooperazione tecnico-politica avviata nel 2022». Sottolinea infine: «L’impegno con il Mit, l’Anas e gli altri enti territoriali prosegue per le altre infrastrutture nevralgiche della Sardegna».