di Umberto Zedda
Roberta Zedda, ricordiamola insieme. A Sanluri l’evento per commemorare la dottoressa uccisa 21 anni fa
Era il 2003 quando la giovane dottoressa 32enne Roberta Zedda venne assassinata da un paziente nell’ambulatorio di Solarussa. Ieri sera, al Teatro di Sanluri, un omaggio toccante e struggente ha riportato alla luce il ricordo di quella tragica giornata, raccogliendo amici, familiari e membri della comunità in un abbraccio di commozione e memoria. L’evento, organizzato al teatro Akinu Congia, ha sottolineato non solo la perdita ma anche l’eredità lasciata da una donna dedita alla sua professione e alla cura degli altri.Il palco del Teatro di Sanluri è stato animato da una serie di esibizioni artistiche, che hanno reso omaggio a Roberta attraverso la musica e il teatro. Ogni performance, intrisa di emozione e rispetto, ha rappresentato un tributo alla sua memoria, un modo per esprimere il dolore e la perdita attraverso l’arte. Le note musicali e le parole recitate hanno fatto riecheggiare nel teatro il sentimento di una comunità che non ha mai dimenticato.
Il ricordo per Roberta non svanirà mai. “Ciò che è accaduto è estremamente doloroso”, ha detto Giampiero Sulis, ricordando come la drammatica vicenda abbia “portato alla presenza del vigilante, mentre prima le guardie mediche erano abbandonate”. “È una ferita aperta. La vicenda non può essere dimenticata. Roberta ha pagato con la vita la sua dedizione”.
Il ricordo tra commozione e musica
I pensieri degli amici di una vita, quelli degli anni universitari e quelli della famiglia, in special modo del fratello Antonello Zedda, hanno riempito il teatro di un’intensa commozione. I ricordi, raccontati con voce tremante e occhi lucidi, hanno riportato alla mente momenti di gioia e spensieratezza, quando Roberta era una presenza radiosa nelle vite di chi le era vicino.
E così l’hanno voluta ricordare: sorridente e spensierata con una matta voglia di ballare e un incredibile modo di muovere la testa a ritmo di musica. Per lei si è esibito il famoso gruppo de Le Kanusie, che nel 2021 ha partecipato alla finale di SanremoRock, e non certo ultima la nota cantante Carla Denule che dopo aver cantato alcuni classici brani del repertorio sardo ha commosso tutti con un’incredibile performance della canzone Roberta, accompagnata da Marco Urpi, amico di Roberta e organizzatore della serata, scritta da Enrico Frau in onore delle dottoressa scomparsa nel 2003.
L’omaggio a Roberta Zedda al Teatro di Sanluri è stato molto più di un evento commemorativo. È stato un potente richiamo alla memoria, un’occasione per riflettere sulla fragilità della vita e sull’importanza di onorare coloro che, con il loro sacrificio, hanno lasciato un’impronta indelebile nelle nostre vite. Grazie all’organizzazione dell’evento e alla partecipazione sentita della comunità, la memoria di Roberta Zedda continuerà a vivere, ricordando a tutti noi il valore della dedizione e dell’amore per il prossimo.
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