Salute, Ceccarelli (Coina): «I vertici del Policlinico Gemelli cancellano incredibilmente altre ore di straordinario ai lavoratori. Situazione davvero intollerabile, ad un punto di non ritorno».
ROMA 5 LUG 2024 – Non accenna affatto a placarsi la tensione tra i dipendenti del Policlinico Agostino Gemelli e i vertici della struttura sanitaria, con il Coina (Sindacato delle Professioni Sanitarie) che denuncia, ad oggi, l’evolversi addirittura negativo del pericoloso braccio di ferro in corso tra i lavoratori e FPG.
Dopo il sit-tin della scorsa settimana, il secondo in pochi giorni, successivo all’ennesimo tentativo di conciliazione andato tristemente a vuoto, davanti ai vertici della Prefettura romana, alla luce di un atteggiamento, come denunciato dal Coina, all’insegna della più totale indifferenza da parte dell’Amministrazione del Gemelli, emergono, in queste ore, risvolti preoccupanti che non fanno che acuire la crisi.
«Rispetto alle reiterate istanze dei lavoratori, e, in particolar modo, di fronte ad un atteggiamento a tratti provocatorio da parte dell’Amministrazione del Gemelli, dopo il nostro secondo sit-in, ci siamo ritrovati costretti a inviare una diffida ai vertici di FPG, dal momento che quello che sta accadendo non può essere davvero più tollerato da parte dei dipendenti del Policlinico.
Incredibile ma vero, non solo ci ritroviamo di fronte, da tempo, a palesi violazioni contrattuali, come indicato nei 12 punti della nostra protesta, ma, oltre tutto, l’Amministrazione del Gemelli, al 30 giugno del 2024, ha pensato bene di cancellare altre ore di straordinario, da aggiungere a quelle già cancellate al 31 dicembre 2023».
Così esordisce Marco Ceccarelli, Segretario Nazionale del Coina.
«Siamo davanti ad un ostruzionismo bello e buono che dimostra, apertamente, come, più che mai in questo momento, aleggiano nubi nere sul futuro dei dipendenti del Policlinico Gemelli.
Ed è per questo che, davanti alla grave cancellazione di nuove giornate di straordinario, ci siamo subito attivati con una diffida a FPG e, naturalmente, perdura il nostro stato di agitazione, con l’organizzazione di un nuovo sit-in previsto per la mattinata del 10 luglio», conclude Ceccarelli.