Contro la crisi della sanità nell’oristanese la Regione sta lavorando lungo due direttrici principali: reintegro in servizio dei medici in pensione e impiego degli specializzandi anche nella medicina di base.
È quanto emerso stamattina durante l’incontro che il Sindaco di Oristano Massimiliano Sanna, coordinatore dei distretti sanitari della provincia, e i presidenti dei Distretti sanitari di Ghilarza-Bosa, Ales-Terralba e Oristano, Stefano Licheri, Francesco Mereu e Luigi Tedeschi, hanno avuto a Cagliari con l’Assessore regionale alla Sanità Armando Bartolazzi. All’incontro era presente anche il Direttore generale dell’Assessorato, Luciano Oppo, insieme allo staff dell’Assessore.
Sanità: nuovo confronto dei Presidenti dei Distretti sanitari della provincia con l’Assessore Bartolazzi
Dopo il vertice della settimana scorsa in Prefettura, oggi, a Cagliari, nella sede dell’Assessorato, c’è stata una prima verifica degli 8 punti contenuti nel documento elaborato dai presidenti dei distretti sanitari.
Il documento, prendendo atto del perdurare della crisi sanitaria che investe il comune capoluogo e i centri periferici, le strutture ospedaliere e i servizi di base, avanza una serie di richieste alla Regione: dal reclutamento di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta nelle sedi attualmente scoperte al potenziamento degli ASCOT, dal reintegro in chiave volontaria dei medici in pensione al potenziamento del servizio di Guardia medica, dal potenziamento degli organici dei reparti degli ospedali della provincia al prolungamento della validità delle prescrizioni mediche correlate ai piani terapeutici fino all’impiego straordinario nel servizio civile dei medici delle forze armate.
L’ultima richiesta, un incontro apposito tra l’Assessore e i Presidenti dei Distretti, è stata immediatamente soddisfatta e l’Assessore Bartolazzi ha condiviso le altre spiegando ai sindaci la sua linea di azione: “Sono in contatto con i vertici della Polizia e con quelli dalla Croce rossa per la verifica dell’impiego del loro personale medico e infermieristico. Contatti sono stati avviati con i rettori della due università sarde per estendere l’impiego dei medici specializzandi non solo negli ospedali, ma anche nel territorio, a cominciare dagli Ascot. Un altro intervento sul quale stiamo lavorando proprio in queste ore riguarda il reintegro in servizio dei medici in pensione. Risulta che nell’oristanese quelli che hanno già dato disponibilità siano almeno 7-8. Un’altra soluzione utile riguarda l’impiego di personale amministrativo a supporto dei medici. Attraverso l’attuazione di queste misure si risolverebbe una buona parte dei problemi attuali”.
L’Assessore Bartolazzi, rispondendo a Francesco Mereu, presidente del Distretto Sanitario di Ales-Terralba, ha definito particolarmente grave la situazione di Terralba dove 8000 cittadini sono privi dell’assistenza di base e ha garantito il massimo impegno per reperire con urgenza i medici necessari.
Il Sindaco di Oristano, Massimiliano Sanna, ha sottolineato l’urgenza di ognuno dei punti contenuti nel documento consegnato all’Assessore Bartolazzi, ha chiesto che ai medici in pensione che rientrano in servizio sia consentito di utilizzare i ricettari e ha evidenziato due criticità su tutte: il servizio di Guardia medica e le carenze di organico degli ospedali della provincia. Un tema, quello degli organici degli ospedali, ripreso anche dai presidenti dei distretti di Oristano, Luigi Tedeschi, e Ghilarza-Bosa, Stefano Licheri, che hanno invitato l’Assessore regionale ad individuare le soluzioni idonee ad evitare la fuga dei medici dai presidi sanitari periferici.