Ad accompagnare Diawara sul palco c’erano Fernando Tejero alle tastiere, Jurandir Santana alla chitarra, Juan Finger al basso e Willy Ombe alla batteria. L’alchimia tra i musicisti è stata evidente fin dalle prime note, con un pubblico rapito dalla magia delle loro performance.
Il concerto è iniziato con Diawara, elegantissima in abito tradizionale, che ha immediatamente coinvolto il pubblico, invitandolo a seguire il concerto con applausi ritmati che accompagnavano la musica. La cantante si è spostata con energia sul palco, interagendo con i musicisti e il pubblico in un crescendo di emozioni. Con la sua notevole estensione vocale, ha dominato la scena, posizionata inizialmente al centro del palco con la sua chitarra elettrica bianca, mentre i suoi compagni di band si sono distinti con performance impeccabili: il bassista e il batterista a destra, il chitarrista e il tastierista a sinistra.
Uno dei momenti più memorabili è stato quando Diawara si è chinata verso il pubblico, invitandolo a partecipare attivamente. La piazza si è trasformata in un mare di mani battenti al ritmo della musica, con molti spettatori che ballavano. Diawara ha concluso un pezzo girando vorticosamente per parecchi secondi sul palco, la chitarra puntata verso il cielo, suscitando applausi infiniti.
Dopo un breve intervallo, Diawara è riapparsa con una maschera bianca e rossa sul viso, mentre il batterista accelerava il ritmo. La cantante si è inchinata più volte, togliendosi infine la maschera per rivelare nuovamente il suo volto. Un assolo di batteria ha preceduto l’ultimo brano, che Diawara ha eseguito con il volto coperto da un telo bianco.
Alla fine del concerto, Diawara ha presentato i suoi musicisti e ha invitato sul palco ragazzi e ragazze bianchi e neri, con un ragazzo Africano che ha sventolato con orgoglio la bandiera del Mali.
“Travolgente” è il termine più appropriato per descrivere questa esibizione che ha lasciato il pubblico elettrizzato. Diawara ha saputo incantare e coinvolgere gli spettatori fin dalle prime note, trasformando Piazza Duomo in un mare di energia vibrante. La sua voce potente e versatile, unita all’abilità tecnica della band, ha creato un’atmosfera di pura magia musicale. Ogni brano era un crescendo di emozioni, culminato con momenti di intensa interazione con il pubblico, che ha risposto con applausi ritmati e danze spontanee. La performance ha toccato il cuore degli spettatori, trascinandoli in un viaggio sonoro che ha unito culture e ritmi diversi, lasciando un ricordo indelebile.
Il festival Dromos, giunto alla sua ventiseiesima edizione, è stato realizzato grazie al supporto del MiC – Ministero della Cultura, della Regione Autonoma della Sardegna, della Fondazione di Sardegna, della Fondazione Mont’e Prama e di diverse amministrazioni comunali, tra cui Oristano, Cabras, Fordongianus, Morgongiori, Neoneli, Nureci e Tadasuni. Numerosi anche i partner collaborativi, tra cui l’Arcidiocesi di Oristano, il Monastero Santa Chiara di Oristano, il Centro Servizi Culturali U.N.L.A. di Oristano, la Music Academy Isili, Mariposas de Sardinia, ViaggieMiraggi, Intramadu, Radio Popolare, Sardinia Coast to Coast, l’Associazione Enti Locali per lo Spettacolo e la Fondazione Oristano.
Per ulteriori informazioni sul festival, è possibile contattare la segreteria al numero 0783310490, via WhatsApp al 3348022237, o tramite email a [email protected]. Notizie e aggiornamenti sono disponibili sul sito www.dromosfestival.it, sul canale Telegram e sulle pagine Facebook e Instagram del festival
Michele Vacca
Michele Vacca, nato e residente a Oristano, è un fotografo con oltre 40 anni di esperienza sia nella fotografia analogica che digitale. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti Pubblicisti dal 2015, ha partecipato attivamente a mostre collettive, pubblicazioni e proiezioni personali. Vice presidente dell'Associazione Culturale Fotografica Dyaphrama di Oristano, si impegna nell'organizzazione di mostre, workshop e nella formazione. Ha realizzato numerosi reportage in Europa, pubblicati su riviste, libri, calendari e esposti in mostre. La sua passione per la fotografia si riflette anche nei suoi articoli su reportage, concerti, cultura e tradizioni. Facebook: https://www.facebook.com/michelevacca.or