L’appello di Giacomo Meloni (Presidente Confartigianato Sardegna) alla Politica regionale: “Siamo pronti a trovare insieme una soluzione per far lavorare dignitosamente le imprese. E’ un problema di tutta la Sardegna”.
Le 9 miglia marittime che separano la Sardegna dalla Corsica, da più di un mese sono diventate la “croce” per autotrasportatori, lavoratori transfrontalieri e turisti. Un tratto di mare che, in particolare quello tra Santa Teresa Gallura e Bonifacio, pare diventato invalicabile, se non a costo di mille peripezie, a causa dei continui guasti alle navi, della capienza di queste e di non meglio specificate “circostanze straordinarie”.
Trasporti Sardegna – Corsica: Rapporti commerciali a rischio tra le due isole gemelle: in crisi autotrasportatori e imprese
“Il danno che tale situazione, ormai cronica, sta portando alle imprese di tutta l’Isola è incalcolabile – afferma Giacomo Meloni, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – e non è più accettabile perché va a incidere, negativamente, su uno scambio commerciale consolidato e pluriennale come quello che la Sardegna ha con la sua isola gemella. Infatti, le rotte che dai porti della Gallura puntano alla Corsica, sono i primi collegamenti transfrontalieri italiani con la Francia.
Attenzione che questo è un problema dell’intera Sardegna e non un semplice fatto di cronaca locale del nord dell’Isola”. “La situazione d’incertezza che stanno vivendo autotrasportatori, imprese e comuni cittadini, con la preoccupazione di non sapere se potranno partire o rientrare è devastante per tutto il sistema economico regionale – continua Meloni – è necessario intervenire adesso con soluzioni reali e concrete perché quelle “tampone” o alternative, seppur lodevoli, sono condizioni provvisorie che creano incertezze agli trasportatori e alle realtà economiche della Gallura e del resto dell’Isola, perché non permettono di pianificare con necessaria certezza imbarchi, sbarchi e consegne”.
Il problema più grande, tuttavia, è quello legato al rispetto dei contratti che le aziende sarde hanno stipulato con quelle corse.
Secondo le informazioni raccolte da Confartigianato, infatti, sarebbero numerosi i committenti della Corsica che, stanchi dei continui ritardi nelle consegne da parte degli autotrasportatori o delle inadempienze da parte delle maestranze, starebbero pensando di rivolgersi ai mercati della Toscana, della Liguria e del sud della Francia.
“A questo punto, chiediamo il forte intervento dell’Assessore Regionale dei Trasporti e dei Consiglieri Regionali affinché agli imprenditori, ai turisti e ai cittadini, in ogni giorno dell’anno e nella massima condizione di sicurezza, possa essere garantito di varcare il mare – riprende il Presidente di Confartigianato Sardegna – in particolare è necessario che le imprese possano effettuare dignitosamente, e con continuità, il loro lavoro e onorare i contratti con i committenti corsi”.
Secondo l’Ufficio Studi di Confartigianato Sardegna, dall’Isola partono verso l’Isola gemella, quotidianamente, granito e manufatti in pietra, legname e materiali edili, infissi e vetro, oltre ovviamente prodotti dell’alimentare, freschi e lavorati. Tra le due regioni, inoltre, vi è un quotidiano scambio di squadre di operai qualificati e singole maestranze, molto apprezzate nell’edilizia e, in generale, nelle costruzioni, che si muovono non solo dalla Gallura ma anche dalla provincia di Sassari e da tutto il resto della Sardegna. Senza dimenticare il continuo flusso turistico, anche nella bassa stagione.
“Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con la Regione – conclude Meloni – per discutere della situazione e per proporre e trovare soluzioni. Non vogliamo polemiche ma solo soluzioni affinché l’economia che le imprese hanno con l’Isola Gemella possa crescere e non essere più soggetta alle condizioni di compagnie di navigazione o meteo. E’ necessario trovare, urgentemente, un piano B perché, abbiamo visto, quello principale non è più praticabile”.