(Adnkronos) –
Viktor Orban vola a Mosca per incontrare Vladimir Putin per una "missione di pace" che produce una serie di risultati negativi. L'Ue boccia senza appello l'iniziativa del premier ungherese, l'Ucraina non riconosce nessun valore all'incontro e persino Putin, alla fine, chiude la giornata ponendo le condizioni che la Russia non intende nemmeno negoziare. "Le posizioni sono molto lontane", la sintesi di Orban nella conferenza congiunta che arriva dopo l'incontro, durato circa 2 ore e mezza. Orban, che ha appena assunto la presidenza di turno dell'Ue, la settimana scorsa a Kiev è stato ricevuto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a cui – senza successo – ha sottolineato l'importanza di arrivare ad un cessate il fuoco. Ora, il premier ungherese arriva a Mosca con l'ambizione di diventare un punto di riferimento: "L'Ungheria sarà presto il solo Paese in Europa in grado di mantenere il dialogo sia con Mosca che con Kiev", dice prima del colloquio con Putin. "Per l'Europa la pace è la cosa più importante. Riteniamo che l'obiettivo principale dei prossimi sei mesi della nostra presidenza sia la lotta per la pace", le parole del premier ungherese a fine giornata. "Bisogna fare molti passi per avvicinare la fine della guerra", aggiunge, definendo comunque "un passo importante" il contatto con Putin. "Continuerò a lavorare in questa direzione, per l'Europa la pace è la cosa più importante -afferma ancora- Volevo sentire l'opinione del presidente sulle iniziative di pace disponibili, cosa pensa del cessate il fuoco e dei negoziati di pace e di come potrebbero essere portati avanti". Sui social, in tarda serata, 'festeggia': "Ho concluso i miei colloqui a Mosca con il presidente della Federazione russa Vladimir Putin. Il mio obiettivo era aprire i canali di comunicazione diretta e avviare un dialogo sulla strada più breve verso la pace. Missione compiuta!".
E Putin? Il leader del Cremlino esibisce la presenza di Orban a Mosca come un risultato raggiunto. "Tenendo conto del fatto che l'Ungheria presiede il Consiglio dell’Unione europea dal primo luglio, Orban ed io abbiamo avuto uno scambio di opinioni sullo stato delle cose nelle relazioni tra Russia e Unione europea, che attualmente sono al loro punto più basso", rimarca il presidente russo. Di fatto, il dialogo sulle soluzioni per porre fine alla guerra non è mai decollato. Putin torna nuovamente a escludere un cessate il fuoco in Ucraina perché servirebbe al "regime di Kiev" per riprendersi e prepararsi a combattere.
"La Russia è a favore di una fine completa e definitiva del conflitto", dice ribadendo la richiesta di "un ritiro completo di tutte le truppe ucraine dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, dalle regioni di Zaporizhzhia e Kherson", e "altre condizioni" da discutere "in modo sufficientemente dettagliato" in eventuali incontri futuri. Nulla di nuovo, quindi: l'Ucraina, come dice e ripete Zelensky, non prende in considerazione la cessione di territori.
L'effetto immediato che il viaggio di Orban produce è rappresentato dalle reazioni negative che arrivano da Bruxelles e Kiev. "L'appeasement non fermerà Vladimir Putin. Solo l'unità e la determinazione apriranno la strada ad una pace complessiva, giusta e duratura in Ucraina", dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "Il primo ministro Orban non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell'Ue per visitare Mosca la posizione dell’Ue sulla guerra di aggressione della Russia contro lUcraina si riflette in molte conclusioni del Consiglio Europeo. Questa posizione esclude contatti ufficiali tra l'Ue e il presidente Vladimir Putin. Il primo ministro ungherese non rappresenta quindi in alcun modo l’Ue", dice l'Alto Rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, ricevendo la risposta social del premier ungherese: "Questa è proprio l’assurdità burocratica di Bruxelles che non ha prodotto risultati nel trovare una via per la pace nella guerra Russia-Ucraina. Se vogliamo porre fine alla guerra abbiamo bisogno di un approccio politico anziché burocratico", il cinguettio di Orban. "A Mosca, Viktor Orban non rappresenta in alcun modo l'Ue o le sue posizioni. Sta sfruttando la posizione di presidenza dell'Ue per seminare confusione. L'Ue è unita, chiaramente a sostegno dell'Ucraina e contro l'aggressione russa", il messaggio perentorio della prima ministra estone Kaja Kallas, indicata come prossima Alta Rappresentante dell'Ue. Dall'Ucraina, gelo: il ministero degli Esteri di Kiev sottolinea che "la decisione" sulla visita del premier ungherese Viktor Orban a Mosca è stata "presa dalla parte ucraina senza approvazione né coordinamento con l'Ucraina. Il principio del 'nessun accordo sull'Ucraina senza l'Ucraina' resta inviolabile per il nostro Paese", con l'invito a "tutti gli Stati a rispettarlo rigorosamente". Dalla Casa Bianca, 'preoccupazione' per la visita del premier ungherese. Il comportamento di Orban è "controproducente" per quanto riguarda il sostegno all'integrità territoriale ucraina e non contribuisce alla pace nel paese invaso dalla Russia, ha sottolineato la portavoce Karine Jean-Pierre. "La Russia potrebbe mettere fine a questa guerra oggi fermando la sua aggressione contro l'Uraina la sua sovranità, la sua democrazia. Possono ritirarsi. Possono ritirarsi proprio ora", ha aggiunto. —internazionale/[email protected] (Web Info)
Viktor Orban vola a Mosca per incontrare Vladimir Putin per una "missione di pace" che produce una serie di risultati negativi. L'Ue boccia senza appello l'iniziativa del premier ungherese, l'Ucraina non riconosce nessun valore all'incontro e persino Putin, alla fine, chiude la giornata ponendo le condizioni che la Russia non intende nemmeno negoziare. "Le posizioni sono molto lontane", la sintesi di Orban nella conferenza congiunta che arriva dopo l'incontro, durato circa 2 ore e mezza. Orban, che ha appena assunto la presidenza di turno dell'Ue, la settimana scorsa a Kiev è stato ricevuto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, a cui – senza successo – ha sottolineato l'importanza di arrivare ad un cessate il fuoco. Ora, il premier ungherese arriva a Mosca con l'ambizione di diventare un punto di riferimento: "L'Ungheria sarà presto il solo Paese in Europa in grado di mantenere il dialogo sia con Mosca che con Kiev", dice prima del colloquio con Putin. "Per l'Europa la pace è la cosa più importante. Riteniamo che l'obiettivo principale dei prossimi sei mesi della nostra presidenza sia la lotta per la pace", le parole del premier ungherese a fine giornata. "Bisogna fare molti passi per avvicinare la fine della guerra", aggiunge, definendo comunque "un passo importante" il contatto con Putin. "Continuerò a lavorare in questa direzione, per l'Europa la pace è la cosa più importante -afferma ancora- Volevo sentire l'opinione del presidente sulle iniziative di pace disponibili, cosa pensa del cessate il fuoco e dei negoziati di pace e di come potrebbero essere portati avanti". Sui social, in tarda serata, 'festeggia': "Ho concluso i miei colloqui a Mosca con il presidente della Federazione russa Vladimir Putin. Il mio obiettivo era aprire i canali di comunicazione diretta e avviare un dialogo sulla strada più breve verso la pace. Missione compiuta!".
E Putin? Il leader del Cremlino esibisce la presenza di Orban a Mosca come un risultato raggiunto. "Tenendo conto del fatto che l'Ungheria presiede il Consiglio dell’Unione europea dal primo luglio, Orban ed io abbiamo avuto uno scambio di opinioni sullo stato delle cose nelle relazioni tra Russia e Unione europea, che attualmente sono al loro punto più basso", rimarca il presidente russo. Di fatto, il dialogo sulle soluzioni per porre fine alla guerra non è mai decollato. Putin torna nuovamente a escludere un cessate il fuoco in Ucraina perché servirebbe al "regime di Kiev" per riprendersi e prepararsi a combattere.
"La Russia è a favore di una fine completa e definitiva del conflitto", dice ribadendo la richiesta di "un ritiro completo di tutte le truppe ucraine dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, dalle regioni di Zaporizhzhia e Kherson", e "altre condizioni" da discutere "in modo sufficientemente dettagliato" in eventuali incontri futuri. Nulla di nuovo, quindi: l'Ucraina, come dice e ripete Zelensky, non prende in considerazione la cessione di territori.
L'effetto immediato che il viaggio di Orban produce è rappresentato dalle reazioni negative che arrivano da Bruxelles e Kiev. "L'appeasement non fermerà Vladimir Putin. Solo l'unità e la determinazione apriranno la strada ad una pace complessiva, giusta e duratura in Ucraina", dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen. "Il primo ministro Orban non ha ricevuto alcun mandato dal Consiglio dell'Ue per visitare Mosca la posizione dell’Ue sulla guerra di aggressione della Russia contro lUcraina si riflette in molte conclusioni del Consiglio Europeo. Questa posizione esclude contatti ufficiali tra l'Ue e il presidente Vladimir Putin. Il primo ministro ungherese non rappresenta quindi in alcun modo l’Ue", dice l'Alto Rappresentante dell'Ue, Josep Borrell, ricevendo la risposta social del premier ungherese: "Questa è proprio l’assurdità burocratica di Bruxelles che non ha prodotto risultati nel trovare una via per la pace nella guerra Russia-Ucraina. Se vogliamo porre fine alla guerra abbiamo bisogno di un approccio politico anziché burocratico", il cinguettio di Orban. "A Mosca, Viktor Orban non rappresenta in alcun modo l'Ue o le sue posizioni. Sta sfruttando la posizione di presidenza dell'Ue per seminare confusione. L'Ue è unita, chiaramente a sostegno dell'Ucraina e contro l'aggressione russa", il messaggio perentorio della prima ministra estone Kaja Kallas, indicata come prossima Alta Rappresentante dell'Ue. Dall'Ucraina, gelo: il ministero degli Esteri di Kiev sottolinea che "la decisione" sulla visita del premier ungherese Viktor Orban a Mosca è stata "presa dalla parte ucraina senza approvazione né coordinamento con l'Ucraina. Il principio del 'nessun accordo sull'Ucraina senza l'Ucraina' resta inviolabile per il nostro Paese", con l'invito a "tutti gli Stati a rispettarlo rigorosamente". Dalla Casa Bianca, 'preoccupazione' per la visita del premier ungherese. Il comportamento di Orban è "controproducente" per quanto riguarda il sostegno all'integrità territoriale ucraina e non contribuisce alla pace nel paese invaso dalla Russia, ha sottolineato la portavoce Karine Jean-Pierre. "La Russia potrebbe mettere fine a questa guerra oggi fermando la sua aggressione contro l'Uraina la sua sovranità, la sua democrazia. Possono ritirarsi. Possono ritirarsi proprio ora", ha aggiunto. —internazionale/[email protected] (Web Info)