Al festival Dall’altra parte del mare si incontrano la poesia guerrigliera della scrittrice nicaraguense Gioconda Belli e i raffinati filamenti di parole della fiorentina Elisa Biagini
Impreziosirà la serata un momento conviviale in collaborazione con Tenute Sella & Mosca durante il quale al pubblico sarà offerto un calice di Anghelu RujuALGHERO Al festival Dall’altra parte del mare venerdì 9 agosto è protagonista la poesia. Arrivano infatti due poetesse, due donne, due personalità forti e controcorrente, diverse per generazione, provenienza geografica, storia personale, che ad Alghero si incontrano e si confrontano, raccontandosi al pubblico. Gioconda Belli, scrittrice, femminista, ex guerrigliera sandinista negli anni Settanta durante la dittatura di Somoza, tra le voci più importanti nel panorama letterario del Nicaragua e in generale dell’America Latina, ed Elisa Biagini, raffinata poeta e traduttrice fiorentina, curatrice di raccolte di poesie americane, insegnante di arte e scrittura creativa alla NYU di Firenze, che tornerà al festival anche sabato per presentare il suo libro di poesie “Filamenti” (Einaudi), recentemente tradotto in catalano.
L’apertura di serata, alle 21 in piazza Sulis, è affidata ai Preludi Musicali dei talentuosi allievi dell’Istituto musicale algherese “G. Verdi”. Poi Gioconda Belli dialogherà della sua raccolta poetica “Il pesce rosso che ci nuota nel petto” (Molesini Editore) con la giornalista Cristina Nadotti (traduce Monica Bedana). Dopo un intermezzo conviviale, in collaborazione con Tenute Sella & Mosca, durante il quale sarà offerto al pubblico un calice di Anghelu Ruju, pregiato rosso dal bouquet intenso e vigoroso prodotto dall’azienda vitivinicola algherese, Belli e Biagini fonderanno le loro voci poetiche nel reading “Tra due sponde”, con il contrappunto musicale di Mauro Uselli (flauto) e Giangiacomo Carta (pakhawaj).
Scrittrice, poeta, femminista militante, negli anni Settanta esule politica e poi guerrigliera nel Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale che determinò la caduta del sanguinoso regime del dittatore Somoza, Gioconda Belli è oggi, ancora una volta, costretta all’esilio dal suo Nicaragua come oppositrice dell’attuale governo del presidente Ortega. Per Gioconda Belli l’arte di “nuotare contro corrente”, filo conduttore di questa edizione del festival, è da sempre cifra stilistica e biografica, come racconta nella raccolta poetica “Il pesce rosso che ci nuota nel petto”.
Nel libro, Gioconda Belli si racconta in totale libertà e sincerità. La sua è una poesia trasparente, di una semplicità antica, ormai quasi introvabile, carica d’una emotività profonda che si arricchisce di elementi di tagliente ironia e spiccata sensualità, addolciti da una visione sempre partecipe del mondo attorno a lei e dove non mancano episodi e ricordi legati alla sua infaticabile militanza nel femminismo e al suo passato di guerrigliera
Nel reading poetico a due voci “Tra due sponde”, la poesia di Gioconda Belli incontrerà, intersecandola, la poesia di Elisa Biagini, sulle note del flautista Mauro Uselli e di Giangiacomo Carta al pakhawaj . Nella lettura di una selezione di poesie, la voce poderosa della poetessa nicaraguense, femminista militante, guerrigliera, si mescolerà ai delicati filamenti di parole intessuti dalla poetessa toscana.