Venerdì 9 agosto in piazza Sulis ci sarà anche la scrittrice madrilena Aroa Moreno Durán
per dialogare del suo romanzo “Bassa marea” con la giornalista di Repubblica Anna Veneruso
ALGHERO – Terza giornata per la sezione estiva del festival letterario Dall’altra parte del mare organizzato da Associazione Itinerandia, con il sostegno di Regione Sardegna, Fondazione Alghero e Camera di Commercio di Sassari nell’ambito del progetto Salude&Trigu. Alle 20.15, in piazza Sulis, i Preludi Musicali dei talentuosi allievi dell’Istituto Musicale “G. Verdi” aprono una serata tutta al femminile, che vedrà arrivare ad Alghero tre donne dalla personalità forte, creativa e poliedrica. La prima è la scrittrice spagnola Aroa Moreno Durán che dialogherà del suo romanzo “Bassa Marea” (Guanda) con la giornalista di Repubblica Anna Veneruso (traduce Monica Bedana). A seguire, Amanda Sandrelli e Chiara Caselli omaggiano l’artista di Ulassai Maria Lai, scomparsa nel 2013 a 94 anni dopo una lunghissima carriera artistica costellate di premi, riconoscimenti e mostre in alcuni dei musei più prestigiosi del mondo, con il progetto di immagini, musica e parole “Il ritmo delle onde”, che fa il suo debutto proprio al festival, e che è impreziosito dalle musiche della pianista e compositrice romana Rita Marcotulli (h.22).
Narratrice, poetessa e giornalista madrilena, classe 1981, Aroa Moreno Durán è una delle voci più originali della nuova letteratura spagnola. Ha pubblicato diverse raccolte di poesie, ed è autrice, tra altre opere, di biografie di successo di Frida Kahlo, Federico García Lorca, Almudena Grandes. In “Bassa Marea” (Guanda) le vicende di tre donne si intrecciano con il ritmo e la forza delle maree che da sempre modellano le spiagge del loro paese natale e, attraverso le generazioni, raccontano quasi un secolo della recente storia spagnola.
Amanda Sandrelli ha esordito giovanissima al cinema con “Non ci resta che piangere” (1984) a fianco di due mostri sacri come Roberto Benigni e Massimo Troisi, diretta dallo stesso Benigni. Tra i registi con cui ha lavorato sul grande schermo, ci sono Bertolucci, Nichetti, Salvatores, mentre in teatro ha collaborato con Lina Wertmuller, Luca De Fusco, Angelo Longoni Bruciati, Lorenzo Gioielli o Stefano Massini. Chiara Caselli è una delle attrici più versatili e internazionali della sua generazione (è stata diretta da Antonioni, Liliana Cavani, i fratelli Taviani, Pupi Avati), oltre che raffinata fotografa e regista. L’omaggio che Amanda Sandrelli (voce recitante) e Chiara Caselli (autrice delle immagini) insieme a Rita Marcotulli dedicano a Maria Lai con il progetto “Il ritmo delle onde” nasce da una frase ricamata dall’artista di Ulassai su una delle opere da lei realizzate negli anni Ottanta: «Sono felice di farvi tenere per mano il sole e farvi gustare il desiderio di cielo, in un momento di incertezza globale ma che il sole e il cielo possono farci prima capire e poi superare. Per vivere più sereni»
«Abbiamo sentito che la sua voce era la guida giusta, in questo momento della storia dell’umanità» raccontano Sandrelli e Caselli. «Una voce pura e umile, semplice, profonda, originale e universale,. La voce di una grande artista. Il suo sguardo di bambina saggia cresciuta in un’isola magica che l’ha nutrita e ha ispirato la sua arte fatta di pane, telai, fiabe e misteri, è il filo che ha unito i nostri percorsi: siamo tre artiste legate da sorellanza che, come Maria, vogliono ricominciare a giocare. Il gioco è l’arte dei bambini, l’arte il gioco degli adulti. Siamo quindi felici dell’invito del Festival di Alghero che ci permette di posare il primo mattone nella costruzione di uno spettacolo in divenire; lo abbiamo immaginato come un viaggio impressionista e iniziatico, centrato sulla poetica di Maria Lai. Siamo entrate nell’universo di Maria Lai come in un giardino dell’Eden; ogni frase, ogni segno che Maria ci ha lasciato è un seme che germoglia e diventa altro, risuonando in ognuno di noi. Vogliamo seguirla per ritrovare un mondo interiore archetipico, felice, e accordarci ai ritmi antichi del mare, del cielo e della terra».