(Adnkronos) – Alla ripresa dei lavori parlamentari "con Forza Italia porrò il problema in commissione Antimafia", ma è necessario che "il Pd, a cominciare dal capogruppo Verini, si attivi per capire come è potuta circolare questa bufala. Un fatto gravissimo e pericoloso, per me e anche per l'agenzia coinvolta suo malgrado". Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia e componente dell'organismo bicamerale, torna sul lancio dell'agenzia Adnkronos che riportava una sua notizia artefatta, dove agli ufficiali dei Ros Mario Mori e Giuseppe De Donno si attribuiva di aver "ucciso" e non, come correttamente dichiarato, "arrestato" i mafiosi. "É un fatto grave -ribadisce Gasparri all'Adnkronos- che danneggia la mia persona e la vostra agenzia di stampa che aveva correttamente riportato le mie parole. C'è una regia all'origine di tutto questo?". Secondo l'esponente azzurro occorre infatti mettere insieme tutta una serie di fatti accaduti negli ultimi giorni "che destano più di un sospetto in riferimento a quanto avvenuto. Le mie dichiarazioni a difesa di Mori e De Donno, assolti in via definitiva dopo la persecuzione della magistratura e di Di Matteo per la presunta trattativa Stato-mafia. Poi arrivano gli avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Caltanissetta nei riguardi dei magistrati Natoli e Pignatone e anche in questo caso rilascio dichiarazioni, ritenendo che sulla vicenda relativa a questa inchiesta vada fatta piena luce". "A questo punto che succede? Vengo attaccato in un'articolessa di una sedicente pubblicazione chiamata 'Antimafia 2000', in cui mi si accusa, tra l'altro, di aver avuto accesso a documenti riservati sul padre di Pignatone, mentre ho riferito notizie che erano di dominio pubblico". "Naturalmente reagisco -racconta ancora Gasparri- e rilascio la dichiarazione in cui difendo Mori e De Donno, parlando dei loro successi nella loro azione di contrasto alla mafia. Questa dichiarazione viene manipolata e mi si attribuisce la frase, mai pronunciata, 'Mori e De Donno hanno ucciso mafiosi'". "La dichiarazione falsa arriva al sito siciliano 'Stampa libera', che la pubblica, e soprattutto circola sulla chat dei componenti del Pd della commissione Antimafia, tanto che l'ex parlamentare Mattiello, che mi viene detto essere un consulente del Gruppo, mi critica per queste affermazioni. E qui sorgono diversi interrogativi. Innanzi tutto da dove è partito e come è arrivato questo falso? Possibile che non sia stata fatta una verifica e abbiano abboccato ad una notizia falsa? Chi ha manipolato la notizia?". "Sono domande che porrò in commissione Antimafia. Il vicepresidente D'Attis, di Forza Italia, e il nostro capogruppo, Pittalis, porranno formalmente la questione in Ufficio di presidenza perché alla ripresa dei lavori si parli di questo caso e la presidente Colosimo in forma privata mi ha già manifestato tutto il suo sconcerto per quanto accaduto". "Naturalmente, a tutela della mia persona, sono pronto a presentare denunce formali e si pone anche un problema di tutela della vostra agenzia. Ma prima di interessare gli organi inquirenti, anche per non creare aggravio al loro lavoro, sarebbe bene -chiede l'esponente di Forza Italia- che il Pd si attivasse per far luce su questo gravissimo episodio". "Non sto lanciando accuse a nessuno, ma sarebbe opportuno -auspica- che Verini avviasse gli accertamenti del caso per aiutarci a capire come sulla loro chat è arrivata questa notizia falsa". "Chi gli ha mandato questa bufala? Perché qualcuno ha abboccato? Qual è la manina che ha fatto tutto questo? Dov'è il bandolo della matassa? Chiedo a Verini -conclude Gasparri- di aiutarci a scoprire tutto questo". —[email protected] (Web Info)
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