Boom di immatricolazioni autobus a Cagliari: +123,7% in un anno (349 nuove targhe)
Nel capoluogo si registra il record di Euro 5 e 6 e di autobus con meno di un anno che crescono del 9,7%. Bene anche il trasporto merci che vanta il parco più giovane della regione: quasi un mezzo su quattro non supera i dieci anni
Boom di immatricolazioni autobus a Cagliari
Luglio 2024 – Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua quarta edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore nelle province italiane nel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid-19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro del parco circolante[1].
A Cagliari scendono le immatricolazioni di autocarri e “volano” quelle dei bus
Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 in Italia ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. La Sardegna segue il trend positivo e registra 390 nuove targhe (+0,3%), tuttavia a Cagliari scendono le immatricolazioni e il capoluogo segna un decremento del 9,7%, con 176 nuove targhe rispetto alle 195 del 2022.
Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dalla capienza, registra un +45,8% con 5.434 immatricolazioni tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. La Sardegna segna un balzo in avanti largamente superiore rispetto alla media del Paese e pari all’88,5% grazie a 394 nuove targhe. Fa ancora meglio la provincia di Cagliari che raddoppia il risultato in un anno, chiudendo il 2023 con un incremento del 123,7% e 349 nuovi bus.
Alimentazione: a Cagliari il record di autobus elettrici e ibridi
La situazione italiana per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022: il gasolio continua ad essere predominante (90,3%) seguito da benzina e metano (a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a GPL segnano un +1,5% contro l’1,4% del 2022, così come gli elettrici (0,4% contro lo 0,3%); crescita più sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina).
In Sardegna si segnala un lievissimo calo del gasolio, che rimane comunque preponderante e copre il 94,5% del parco (-0,1 punto percentuale rispetto al 2022). Piccola perdita nel comparto benzina da 4,3% a 4,2%, mentre le restanti alimentazioni rimangono pressoché invariate: l’elettrico a quota 0,1%, l’ibrido a 0,4% e il metano a 0,1%. [ML1]
A Cagliari si registra il picco di benzina (4,8%), di elettrico (0,4%) e di ibrido (0,5%). Il metano rimane fermo a 0,1% e il gasolio scende di 0,2 punti percentuali e arriva a 93,3%.[ML2]
Il parco autobus nazionale (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1%), il metano è al 6,1% e le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%).
In Sardegna il trend del trasporto persone va di pari passo a quello delle merci: non ci sono variazioni significative tra il 2022 e il 2023. Il parco circolante a benzina rimane uguale (0,3%) così come l’ibrido (0,2%), aumenta di 0,7 punti percentuali quello elettrico (1,1%). Il gasolio scende della stessa quota arrivando a 98,3%.
Cagliari fa registrare il record di autobus elettrici (2,1%) e ibridi (0,3%). Il resto del circolante è rappresentato dal benzina (0,2%) e dal gasolio (97,5%).[ML3]
Autobus: A Cagliari il record di Euro 5 e 6
Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale. I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 (pari al 44% complessivo) necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al PRA di veicoli non più circolanti.
In Sardegna la categoria più diffusa è l’Euro 3, anche se nel 2023 ha perso lo 0,6% passando da 21,2 a 20,6%. Da segnalare, nonostante una diminuzione dello 0,7% rispetto al 2022, il numero elevato di Euro 0 (17,7%), i mezzi più inquinanti.
Situazione analoga alla regione è quella di Cagliari dove gli autocarri Euro 3 rappresentano il 18,8% del parco circolante, con una flessione dello 0,8% rispetto al 2022. Tutte le classi ambientali più inquinanti (dalla 0 alla 3) calano a beneficio degli Euro 5 e 6 che rispettivamente rappresentano il 10% e il 17,9% (picco regionale) e registrano un trend positivo dello 0,8% e dell’1,9% rispetto all’anno precedente. [ML4]
In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano al 39,9% sul totale.
In Sardegna, le classi Euro 5 e 6 rappresentano il 57% del totale del parco circolante con un balzo in avanti della categoria più ecologica del 9% rispetto al 2022. Tra le classi più inquinanti, la più rappresentata è l’Euro 3 con il 14,2%, in calo di 2,2 punti percentuali rispetto al 2022.
La situazione migliore in Regione è rappresentata da Cagliari che nel 2023 ha fatto registrare un significativo +16,2% di Euro 6 che arrivano a 35,6%. Il capoluogo è il più virtuoso tra le province e fa registrare il record sia di Euro 6 che di Euro 5 (quest’ultima classe con il 38,4%, nonostante il calo di 4,6 punti percentuali). Insieme le classi meno inquinanti (dalla Euro 4 alla Euro 6) rappresentano il 75,6% del totale del parco circolante.
Anzianità: a Cagliari il boom di autobus con meno di un anno
L’età degli autocarri in circolazione in Italia rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante.
In Sardegna la fascia più rappresentata è quella di autocarri tra 20 e 30 anni, che raggiunge il 25,7% del circolante, con un +2,2 punti percentuali nel 2023. Rispetto alla media nazionale la regione presenta un parco vecchio: solo il 19,3% degli autocarri ha meno di dieci anni (contro il 35,2% dell’Italia) e il 21,2% ne ha più di 30.[ML5]
Situazione migliore a Cagliari che vanta il parco merci più giovane tra le province: quasi un mezzo su quattro non supera i dieci anni (24%).
Gli autobus italiani risentono positivamente dei contributi per le flotte di TPL e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino a un anno) e in generale il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022).
In Sardegna la fascia più diffusa è quella tra i 10 e i 15 anni (24,4%) mentre quelli dai 15 ai 20 anni sono il 18,2%. I veicoli sopra i 20 anni [ML6] sono il 26,8% (vs 27,5% dell’Italia) e quelli sotto i 10 anni il 30,2%.
A Cagliari si registra un boom dei veicoli nuovi con meno di un anno (al 18,7% in crescita di 9,7 punti percentuali rispetto al 2022) e dei mezzi con meno di 2 anni (all’8,8%, con +7,6% del 2022). In generale gli autobus giovani coprono il 77,4% del parco.
[ML1]Specifichiamo sempre la percentuale e non consideriamo il gas liquido, mentre parliamo di ibrido in generale sommando le due voci ibrido benzina e ibrido gasolio
[ML2]Mancava il commento sulla provincia
[ML3]Mancava commento
[ML4]Così va bene ma in linea di massima guardiamo le classi più inquinanti (0,1,2,3) e quelle più ecologiche (4,5,6)
[ML5]Autocarri giovani sotto i dieci anni, datati sopra i 30
[ML6]Autobus datati sopra i 20, giovani sempre sotto i 10