Festa di San Salvatore 2024 – Corsa degli Scalzi Cabras, 23 agosto – 2 settembre
A Cabras un intreccio di fede, tradizione e cultura
Dal 23 agosto al 2 settembre 2024, Cabras sarà il palcoscenico di una delle celebrazioni più significative e partecipate della Sardegna: la Festa di San Salvatore, Corsa degli Scalzi.
La Festa di San Salvatore di Cabras, con la suggestiva e più famosa Corsa degli Scalzi, è oggi uno degli eventi culturali e identitari più importanti della Sardegna. Negli ultimi anni, infatti, l’amministrazione comunale di Cabras, insieme al Comitato organizzatore dei festeggiamenti civili di San Salvatore, all’Associazione “Is Curridoris” e all’Associazione “Santu Srabadoeddu” hanno lavorato per rendere la Festa un momento di forte condivisione e dare al pubblico la possibilità di vivere insieme un rito antico, ricco di momenti di fede e tradizioni che affondano le proprie radici in storie centenarie, tramandate di generazione in generazione.
La corsa lungo la strada impolverata e sterrata che conduce a San Salvatore, con i suoi circa mille “Curridoris” scalzi, esclusivamente cabraresi, la suggestiva processione mattutina delle donne in abito tradizionale sono solo alcuni dei momenti che rendono la Festa una delle principali offerte culturali della Sardegna, apprezzata dai turisti che sempre più numerosi arrivano a Cabras in questa occasione.
Per questa edizione l’amministrazione comunale ha pianificato una campagna di comunicazione e promozione indirizzata al mercato nazionale e al mercato francese, tra i principali del Sinis. Inoltre, per far conoscere a un vasto pubblico gli elementi più nascosti e affascinanti della festa, i personaggi, i riti, i gesti e i preparativi dei protagonisti e delle protagoniste, è stato promosso un lavoro di video documentazione che verrà trasmesso sulle principali tv regionali e reso poi disponibile alle scuole di tutto il territorio.
L’evento, organizzato dal Comune di Cabras con il supporto dell’Assessorato regionale del Turismo, Sardegna Turismo, il Comitato organizzatore dei festeggiamenti civili “San Salvatore”, l’Associazione “Is Curridoris”, l’Associazione “Santu Srabadoeddu” e l’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo, è stato presentato mercoledì 21 agosto a Cagliari, nella sala conferenze dell’Assessorato del Turismo della Regione Sardegna. All’incontro, presenti l’Assessore del Turismo della Regione Sardegna, Franco Cuccureddu, il Sindaco di Cabras, Andrea Abis, l’Assessore alla Cultura di Cabras, Carlo Trincas, insieme ai presidenti del Comitato organizzatore, dell’Associazione “Is Curridoris” e dell’Associazione “Santu Srabadoeddu”.
“La Corsa degli Scalzi è inserita, a pieno titolo, nei G.E.I. – afferma Franco Cuccureddu, Assessore regionale del Turismo – i grandi eventi identitari della Sardegna, riconosciuti e finanziati dall’Assessorato regionale del Turismo, Artigianato e Commercio. Si tratta di soli dieci eventi, in massima parte legati a riti religiosi, che sono riusciti a conservare nei secoli, molti degli elementi originari ed al contempo la capacità, immutata nel tempo, di coinvolgimento popolare. Il supporto per la tutela e la valorizzazione, anche in chiave turistica, di questi grandi eventi identitari è una delle missioni dell’assessorato regionale che ho l’onore, temporaneamente, di guidare. La Corsa degli Scalzi – conclude Cuccureddu– per le sue caratteristiche, richiede un notevole impegno sia organizzativo che fisico-atletico, per questo mi sento di ringraziare l’amministrazione comunale di Cabras e le associazioni Is Curridoris e Santu Srabadoeddu, per il grande lavoro che svolgono a tutela di un bene immateriale importante per l’intera Isola”.
“La Festa di San Salvatore con la Corsa degli Scalzi rappresenta una ricorrenza religiosa e della tradizione nella quale la comunità di Cabras si identifica profondamente, ma che oggi appartiene al patrimonio culturale immateriale di tutta la Sardegna – così Andrea Abis, Sindaco di Cabras -. Un grande lavoro di sinergia nella comunità locale ha reso possibile il mantenimento delle tradizioni più vere e intime che si tramandano immutate, dando vita a una manifestazione che raccoglie sempre più interesse e attenzione. Gli investimenti fatti in questi anni, anche grazie al supporto dell’assessorato regionale del Turismo, sono stati fondamentali nel contribuire ad accrescere la notorietà dell’evento e il valore complessivo dell’offerta culturale e identitaria della Sardegna”.
I Festeggiamenti Religiosi
I festeggiamenti prenderanno il via il 23 agosto, con la benedizione e la partenza della statuetta di “Santu Srabadoeddu” alle ore 6.30 dalla Chiesa di Santa Maria Assunta a Cabras. Il simulacro, accompagnato dalle donne in abito tradizionale, raggiungerà il Santuario di San Salvatore, dove alle ore 9.00 verrà celebrata la Santa Messa.
Da questo momento, e fino al 2 settembre, il Sinis omaggerà il suo Santo. La fede di un intero popolo troverà espressione nelle novene, momenti quotidiani di raccoglimento in lingua sarda, preceduti alle ore 17.00 dalla recita del Rosario, dalla Santa Messa e dalla Via Crucis.
Il 29 agosto, l’emozionante celebrazione della Santa Messa nell’Ipogeo di San Salvatore alle ore 8.30, seguita dalla Processione Eucaristica al Monte alle 18.30. Appuntamenti che introdurranno il grande evento del sabato 31 agosto e poi della domenica 1 settembre, con la processione in corsa da parte degli scalzi di Cabras.
La tanto attesa Corsa degli Scalzi è un evento che richiama fedeli e curiosi da tutta la regione. Il sabato, alle prime luci dell’alba, un migliaio di “scalzi” vestiti con un saio bianco percorreranno, tra sudore e polvere, i circa sette chilometri che separano la cittadina lagunare dal santuario campestre.
La giornata inizierà con la Santa Messa alle 6.00 nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Cabras. Alle ore 7.00, “is Curridoris”, i corridori scalzi, iniziano la corsa a piedi nudi verso il Santuario di San Salvatore, dove, al termine della processione si terrà una solenne celebrazione eucaristica.
Il culmine dei festeggiamenti religiosi è fissato per domenica 1 settembre, con la processione e la Messa solenne a San Salvatore di Sinis alle ore 10.30, seguita dalla seconda parte della Corsa degli Scalzi nel pomeriggio, con il ritorno del simulacro a Cabras in un clima di festa e devozione collettiva.
La festa religiosa si concluderà il 2 settembre, con la Messa a San Salvatore alle ore 6.30 e la processione delle donne del paese che riporteranno la statuetta di “Santu Srabadoeddu” fino a Cabras.
I Festeggiamenti Civili
Per la comunità del Sinis, San Salvatore non è solo Devozione e Fede; la processione in onore di Santu Srabadoi è anche un importante momento di festa civile. In queste giornate, molti emigrati fanno ritorno al paese natale, mentre migliaia di visitatori colgono l’occasione per scoprire le meraviglie archeologiche, naturalistiche e storiche della Terra dei Giganti, oltre a gustare i numerosi prodotti enogastronomici tipici della zona.
Parallelamente agli eventi religiosi, il Comitato “San Salvatore” ha organizzato un ricco programma di eventi culturali e di intrattenimento che prenderanno il via la sera del 23 agosto alle ore 22:00, con il concerto live dei Tazenda e si concluderanno solo il 1 settembre, dopo il rientro del simulacro del santo nella sua casa di Cabras.
I festeggiamenti dureranno dieci giorni, offrendo ai visitatori un ricco calendario di eventi che coinvolgerà l’intera comunità e i visitatori che scelgono Cabras come meta delle loro vacanze. Il 24 e il 25 agosto spazio e sapori locali con la Sagra della frittura di paranza, un’occasione imperdibile per gustare deliziosi piatti locali e ascoltare buona musica live con gli spettacoli del gruppo Armonia Sarda, sabato 24 agosto, e Mediterranea, domenica 25 agosto.
I riti civili proseguiranno il 26 agosto alle 21:30, quando la musica tornerà protagonista con lo spettacolo “Canzoni Longa Crabarissa“, mentre martedì 27 agosto, alla stessa ora, l’atmosfera si caricherà di allegria e risate grazie alla performance di Giuseppe Pintus, Luca Loria e Maurizio Sellero, che regaleranno una serata ricca di sorprese e divertimento.
Il 28 agosto appuntamento con i sapori autentici del territorio, con la Sagra dei produttori locali che inizierà alle 20:30. A seguire lo spettacolo “Aballare” intratterrà il pubblico con danze tradizionali. Il 29 agosto, alle 21:30, sarà la volta della compagnia teatrale Ammentos e Bisos di Ardauli, che presenterà la commedia in lingua sarda “Tempos Modernos“, un’occasione per ridere e riflettere sulle tradizioni locali.
Il 31 agosto, dopo l’emozionante Corsa degli Scalzi, la giornata si concluderà con la Sagra del Muggine e con uno spettacolo itinerante che vedrà la partecipazione dei Tumbarinos di Gavoi. La serata si chiuderà in grande stile alle 22:00 con il concerto del variety show “Feminas” di Cristina Fois, che celebrerà la cultura e la forza delle donne sarde.
Il 1 settembre, dopo la Corsa degli Scalzi e il rientro del simulacro a Cabras, la festa si concluderà in musica con “We Love 2000” e il Dj Giorgio Prezioso.
Un’eredità di fede e tradizione
La Festa di San Salvatore con la Corsa degli Scalzi di Cabras rappresenta un momento di profonda connessione tra fede, tradizione e cultura, capace di coinvolgere tutta la comunità e i visitatori in un viaggio tra passato e presente.
Il Popolo degli Scalzi
“Is Curridoris” sono gli uomini di Cabras che, da secoli, corrono a piedi nudi durante la sacra Processione di San Salvatore, un rituale che ha attraversato generazioni, mantenendo intatta la sua essenza. Ogni anno centinaia di uomini, vestiti di bianco, si uniscono in un atto di devozione profonda, percorrendo più di sette chilometri per trasportare il simulacro del Santo di Cabras fino al villaggio di San Salvatore. Questo evento, pur attirando l’attenzione di numerosi turisti, rimane per “is curridoris” un momento di intensa spiritualità. La corsa è l’occasione per rinnovare un personale voto, per chiedere perdono o una grazia, o semplicemente per onorare la tradizione.
La Corsa non è solo un evento, è un’esperienza che travolge i sensi. L’atmosfera è carica di emozione e solennità mentre i partecipanti si preparano a percorrere i sentieri polverosi della penisola del Sinis, con il sole nascente che accarezza i volti segnati dalla responsabilità e dalla fierezza di portare avanti una tradizione che vive da più di cinquecento anni.
Ogni passo è un atto di devozione, ogni respiro un richiamo al passato, ma anche una promessa per il futuro. La folla che si raduna lungo il percorso applaude e acclama, mentre l’aria si riempie dell’odore del mare e della terra.
Le Donne
Secondo la tradizione sono le donne a dare il via alle novene, rivestendo un ruolo importante all’interno della liturgia del rito di San Salvatore. Per decenni la tradizione della processione femminile si perse, per essere riportata in auge solo nel 1981 ad opera della moglie del presidente del Comitato di allora.
Con lei, un gruppo di fedeli mosso dalla devozione per il Santo, decise di rivitalizzare la manifestazione. Oggi la processione delle donne in abito tradizionale è uno dei momenti più toccanti e partecipati dell’intera manifestazione religiosa.
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