“Il carcere San Daniele di Lanusei non può essere trasformato in un penitenziario per detenuti minorenni particolarmente problematici”. È il tema che sollevano i senatori del Pd, prime firme Walter Verini, Marco Meloni, Cecilia d’Elia, con un’interrogazione rivolta al ministro della Giustizia Carlo Nordio.
“In questi giorni sui quotidiani della Sardegna – spiegano i senatori dem nell’interrogazione – sono apparse notizie afferenti l’ipotesi di chiusura del carcere San Daniele di Lanusei, notizie che si rincorrono ormai da diversi mesi attraverso le denunce di alcuni sindacati della polizia penitenziaria. Risulterebbe inoltre il prossimo arrivo nel carcere di Lanusei di un gruppo di detenuti minorenni, nonostante esso non sia idoneo ad accoglierli, fatto che per i sindacati della polizia penitenziaria preluderebbe alla successiva chiusura dell’istituto. Sembrerebbe inoltre che una commissione inviata dal DAP avrebbe affermato l’inidoneità dell’istituto a ospitare minori per la carenza di spazi. Il gruppo di minorenni scelti per Lanusei sarebbero inoltre ‘classificati’ come ‘facinorosi’ e ‘ribelli’ che non accettano le regole del carcere e che spesso tentano la fuga.Scegliere Lanusei – secondo quanto denunciato da organi di stampa – significherebbe trasformare quel carcere in una sorta di reclusorio minorile senza speranza di recupero e attesterebbe nei fatti il fallimento del sistema carcerario che nella sua missione dovrebbe avere, in particolare per i minori, la pedagogia dell’inclusione, la mediazione penale, la giustizia riparativa. Si sceglie di contro per una trentina di minorenni il vecchio sistema punitivo e coercitivo. Per questo chiediamo al ministro quali siano i progetti per il San Daniele di Lanusei: si eviti – concludono i senatori Pd – di trasformarlo in un penitenziario per detenuti minorenni difficili”.