“Communication” di e con Gabriele Cossu DOMANI (giovedì 22 agosto) h 22 ad Allai per Palcoscenici d’Estate
L’arte della comunicazione alle soglie del Terzo Millennio, tra la diffusione dei social media e degli strumenti informatici che permettono di mettersi in contatto con persone anche lontanissime, dall’altra parte del pianeta ma nello tesso tempo, paradossalmente ma non troppo creano un filtro e una distanza “fisica” con coloro che si trovano più vicino con “Communication” (produzione P.A.V. Società Cooperativa), il nuovo spettacolo scritto, diretto e interpretato da Gabriele Cossu, noto attore, scrittore, comico e autore televisivo, protagonista giovedì 22 agosto alle 22 in piazza dei Balli ad Allai sotto le insegne della VI edizione del Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda nel suggestivo paese del Barigadu, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai e della Regione Auonoma della Sardegna e con il prezioso sostegno del MiC / Ministero della Cultura.“Communication” di e con Gabriele Cossu domani ad Allai
“Communication” è uno scoppiettante one-man-show in cui si alternano racconti umoristici, sapide note di costume e monologhi originali e divertenti, interpretati dallo stesso Gabriele Cossu ma anche da alcuni dei suoi più riusciti personaggi, che si presentano al pubblico in una veste inedita e per certi versi più introspettiva e quasi “filosofica, per una riflessione sulla condizione umana e sulla moderna civiltà dell’apparire, e una puntuale analisi, in chiave squisitamente comica, «delle stranezze, degli strafalcioni e delle contraddizioni che riguardano la comunicazione, in particolare quella “scritta”, sempre più in mano ai social e ai media e sempre meno lasciata alle emozioni e ai rapporti diretti».
Sul palco accanto a un istrionico Gabriele Cossu e ad alcune delle sue più emblematiche e riconoscibili “maschere” contemporanee, la cantante Pamela Lorico, una delle voci de Le Balentes, che «fa da collante tra i vari “capitoli” dello spettacolo, introducendoli con brani a tema e opportunamente rivisitati» e Rebecca Mascia, coreografa di danze orientali, che firma e interpreta alcune performances ispirate alla comunicazione non verbale, e specialmente all’espressività corporea e a tutti quei messaggi che più o meno (in)consapevolmente vengono trasmessi attraverso la postura, la gestualità e la mimica facciale.
Fin nel titolo “Communication” affronta una questione cruciale e complessa come la capacità di condividere pensieri e emozioni, ma anche di distinguere e orientarsi all’interno del costante flusso di informazioni
Nell’epoca della globalizzazione, tra le risorse e le potenzialità (ma anche le insidie) del web, le chat e i messaggi, i post, le stories e i reels che danno l’opportunità, e forse più spesso l’illusione di essere realmente “connessi” con il resto del mondo, specialmente dopo l’esperienza traumatica della pandemia, con le mascherine, il “distanziamento” e il periodo del lockdown, si riscopre il gusto amaro della solitudine.
In realtà una vita sotto i riflettori, come quella delle stars del cinema e della televisione, o degli influencers che della “visibilità” hanno fatto una professione lascia ben poco spazio all’intimità e profondità di un’autentica amicizia e tutte le affermazioni e rivelazioni sulla rete meritano di essere attentamente vagliate e meditate, con la consapevolezza che un semplice algoritmo può trasformare una dichiarazione apparentemente innocua e magari scherzosa, o uno sfogo un po’ troppo esplicito o sopra le righe in un messaggio “virale”.
E basti pensare ai recenti fatti di cronaca per rendersi conto della risonanza e gli effetti, talora devastanti, della cosiddetta “gogna mediatica”. Insomma se per certi versi non è mai stato così facile “comunicare”, occorre stabilire nuove regole e forse meglio un nuovo “galateo” per evitare di incorrere in errori e di causare equivoci e fraintendimenti (o peggio), a cominciare dalla condivisione di immagini e video ma anche di contenuti nella piazza virtuale dei social media.
Gabriele Cossu
La vis comica di Gabriele Cossu per un ragionamento sulle varie sfaccettature della “comunicazione”, pubblica e privata, personale e “politica”, a fronte di una coscienza individuale e collettiva sempre più sensibile in merito a eventuali (o presunte) violazioni della privacy come al mancato rispetto dei termini sempre più stringenti di uno stile “politically correct”, così come in rapporto allo sviluppo di forme di Intelligenza Artificiale sempre più evolute in grado di rispecchiare e riprodurre ragionamenti e discorsi, e ipoteticamente in un futuro non troppo lontano di sostituirsi alla mente umana. In “Communication” il poliedrico artista (Premio della Critica al Festival Nazionale del Cabaret a Torino e terzo classificato a Bravo Grazie su Rai Due), noto e apprezzato dal pubblico per le apparizioni nelle trasmissioni dei LaPola e a Zelig del duo Cossu & Zara oltre che per le performances da solista e la collaborazione con Jacopo Cullin in spettacoli come “Non ricordo Nulla” e “E’ inutile a dire”, privilegia la dimensione ludica e umoristica, per mettere in luce gli aspetti più stravaganti e esilaranti, anche se certamente non voluti, di un uso non consapevole del social media e dei diversi canali di informazione oltre che di una scarsa dimestichezza con le nuove tecnologie, in un coinvolgente divertissement fra teatro e cabaret, punteggiato da canzoni e sequenze coreografiche, capace di far sorridere e pensare.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Il VI Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno prosegue ad Allai fino a sabato 24 agosto: un ideale viaggio nelle «periferie umane, urbane e culturali della Sardegna» venerdì 23 agosto alle 22 in piazza dei Balli con “Ti tiro una foto…” di e con Renzo Cugis e Lele Pittoni (produzione L’Osteria Sonora), un reading divertente in lingua sarda, tra racconti e canzoni e infine, per chiudere in bellezza, una sfilata di moda, sabato 24 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro, con la presentazione della Collezione “Naty_Couture” della stilista Natalia Plamadeala.
Il fascino dei miti e delle leggende dell’Isola con “Ti tiro una foto…”, lo spettacolo scritto e interpretato da Emanuele “Lele” Pittoni, musicista e appassionato di archeologia, voce autore dei testi dei Ratapignata e fondatore con Francesco Medda “Arrogalla” del duo Malasorti e Renzo Cugis, frontman e cantante de L’Armeria dei Briganti e ideatore con Gianfranco Liori del progetto “Filastrocche’n’roll”, in cartellone venerdì 23 agosto alle 22 in piazza dei Balli per il penultimo appuntamento con il Festival “Palcoscenici d’Estate”. Figure iconiche e insieme enigmatiche dell’immaginario sardo – come la Dea Madre, le Janas, i Nuraghi, i Giganti di Mont’e Prama, S’Accabadora, i Mamuthones, Sant’Efisio – ricorrono «nell’intricata trama delle storie raccontate e tramandate per secoli, mai uguali e ogni volta arricchite o impoverite di aneddoti, gonfiate o edulcorate a seconda del narratore o dell’auditorio» – sottolineano i due artisti –. «Storie immaginifiche e misteriose, ma raccontate sempre e comunque come vere… e che per questo assumono la qualifica di esserlo: storie vere. Ma ci sono altri miti e altre leggende che non hanno ancora subito la naturale metamorfosi del tempo, che bruciano di fiamma viva e si consumano qui e ora, davanti a noi, durante le nostre vite. Siamo tutti testimoni di prima mano di miti veri, ma veri davvero». A queste (stra)ordinarie cronache del presente è dedicato questo speciale reportage, che mostra i mille volti di una Sardegna contemporanea, con salde radici nel passato e una forte consapevolezza identitaria, fondata su tradizioni, saperi, lingua e memoria, ma con lo sguardo rivolto al futuro.
INGRESSO GRATUITO
Il VI Festival Palcoscenici d’Estate ad Allai è organizzato dal Teatro del Segno con ideazione e direzione artistica di Stefano Ledda e realizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e con il prezioso sostegno del MiC / Ministero della Cultura, è inserito nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete promosso da Fed.It.Art Sardegna, e si avvale delle preziose collaborazioni con la Fondazione Sardegna Film Commission e il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Il Teatro del Segno aderisce al CUSS / Coordinamento Unitario dello Spettacolo dal vivo della Sardegna.