Il mondo va avanti, la tecnologia continua a compiere dei veri e propri passi da gigante e per forza di cose ci si deve adattare.
Con l’avvento di varie innovazioni tecnologiche diversi settori sono andati incontro a delle vere e proprie rivoluzioni, compreso quello del lavoro. Infatti è presumibile che tra diversi anni, uomini e donne svolgeranno delle mansioni di cui attualmente non sappiamo nemmeno l’esistenza. Tuttavia a dare adito a questa presupposizione è l’emergenza continua di lavori che tempo fa non si pensavano nemmeno che potessero essere così tanto stravolti. O meglio totalmente dematerializzati. Esemplare tra tutti può essere la professione del croupier nei casinò fisici, divenuta “digitale” nelle sale da gioco online che si occupano di roulette italiana. Professione associata ad una certa responsabilità di trasparenza e di regolamento del gioco, che ad oggi è ritrovata totalmente dematerializzata, in tutte quelle piattaforme di gioco digitale che offrono questa tipologia di intrattenimento.
In Italia perciò, questa è una riflessione che riguarda tutte le nostre Regioni, compresa la Sardegna, terra di grandissime tradizioni. Infatti proprio il presidente dell’OdG Sardegna, Francesco Birocchi, si è espresso in merito a questa vicenda, sottolineando come il lavoro sia una priorità e come debba preoccupare il tasso di disoccupazione registrato sul territorio sardo, che porterà per forze di cose anche e soprattutto giovani e spiccate menti ad emigrare verso l’estero.
I commenti del sindaco di Cagliari, della Caritas e dell’Ucsi
Secondo il sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, il capoluogo sardo è caratterizzato da un’elevata qualità della vita, il che permetterebbe loro di rendere la città sempre più attrattiva. Questo può comportare la maggiore presenza sul territorio di professionisti, la quale può essere favorita senza ombra di dubbio da una stretta collaborazione con il mondo delle imprese, per fare in modo che il lavoro di qualità sia seguito anche da stipendi di qualità.
In merito a tutto questo è arrivato anche il commento di Raffaele Callia, delegato regionale della Caritas Sardegna, che si concentra in particolar modo sul dramma che vivono diverse famiglie per via della disoccupazione, nonostante il tasso recentemente sia sceso. Per questo motivo, secondo Callia, è fondamentale muoversi per ricercare nuove opportunità e per valorizzare al meglio i talenti e le bellezze artistiche e naturalistiche dell’intera isola. Andrea Pala, presidente Ucsi Sardegna, invece, ha invitato i giornalisti e i vari comunicatori a raccontare e a parlare delle nuove frontiere che anche e soprattutto in ambito lavorativo sono da esplorare.
Quali sono le opportunità di lavoro più moderne per i cittadini sardi
Secondo quanto riportato dalle dichiarazioni di Giacomo Cao, amministratore unico di CRS4 e presidente del DASS, circa il 40% della futura forza lavoro sarà impegnata in discipline ed attività tecniche. Si va verso una completa rivoluzione anche dal punto di vista tecnologico. Per questo motivo risulteranno essere sempre più importanti materie scientifiche quali Matematica, Ingegneria, Medicina e Scienze. In questo senso, è importante avvicinare a questi tipi di competenze già bambini che sono in una fascia d’età che va tra i 4 e i 7 anni. Un altro degli obiettivi principali, inoltre, è certamente quello di ripartire dai ragazzi, dai più giovani. Tutto questo attraverso start up e marketing all’interno delle scuole. In questo modo, infatti, i ragazzi possono imparare a mettere in piedi delle attività, essendo in grado di progettare e di ideare veri e propri prototipi.
Tra le varie competenze utili per il mondo del lavoro, tuttavia, diversi recenti studi hanno evidenziato come tra quelle più da migliorare rientrino la resilienza, la gestione del conflitto e la flessibilità.
Ambiti particolarmente importanti in Sardegna sono anche quello turistico e quello naturalistico, due campi nei quali poter ricercare e trovare lavoro. Per quanto concerne il passaggio da tradizione ad innovazione, invece, una delle testimonianze chiave rilasciate di recente è senza ombra di dubbio quella di Elisa Artitzu, lavoratrice del Caseificio “Malamida” di San Nicolò Gerrei che dalla sua grande passione per il formaggio è arrivata fino ad aprire un’attività di produzione di formaggi di latte ovino prodotti a latte crudo.
Con la pastorizzazione in primo luogo e senza l’utilizzo di alcun polimero, parliamo automaticamente di una lavorazione del formaggio più onerosa. La seconda ed anche ultima testimonianza di cui vi parliamo oggi è quella di Tonino Murru, che nel 1980 ha portato sul territorio sardo una nuova realtà culturale, “Is Mascareddas”, la quale con il passare degli anni ha fortemente contribuito alla conoscenza e alla diffusione del Teatro di Figura in Sardegna.
Ancora oggi, infatti, la particolarità che sostiene il teatro è che quest’ultimo, animato dai burattini, viene considerato teatro a tutti gli effetti, con una dignità che è assolutamente pari rispetto a quella del teatro con la presenza di attori. Tuttora sul territorio sardo quest’attività svolge un’importante funzione per quanto concerne la diffusione del Teatro di Animazione, attraverso l’ideazione e l’allestimento di progetti, rassegne e festival.