DL materie prime critiche. M.Meloni (PD): “Regioni escluse. Bene l’impugnativa da parte della Sardegna”
“Il Governo in tutta fretta, prima della pausa estiva, ha portato all’esame del Parlamento il decreto sulle materie prime critiche. Una impazienza ed un rifiuto totale ad accogliere richieste e suggerimenti che pagheranno le Regioni e le comunità locali, marginalizzate sia a monte del processo che nella fase di distribuzione dei proventi. Alienando le comunità nelle decisioni che le riguardano direttamente, il decreto comprime l’autonomia locale. La tutela dell’interesse nazionale si può e si deve raggiungere anche con la collaborazione di chi conosce a fondo il territorio ed il suo sottosuolo”, lo dichiara il Senatore del PD Marco Meloni.
“Per le regioni a statuto speciale come la Sardegna, che dal 1948 ha competenza esclusiva in materia di sfruttamento di cave e miniere, si tratta di un tentativo maldestro di sottrazione di competenze garantite da leggi costituzionali. Bene ha fatto la Presidente della Regione Sardegna a dichiarare di voler impugnare il provvedimento. Ci opporremo in tutte le sedi a qualsiasi forma di compressione delle nostre prerogative statutarie. Gli operatori economici seri sanno che sfruttare il sottosuolo richiede la collaborazione delle istituzioni e delle popolazioni locali: questa legge va anche contro di loro e della possibilità di consentire realisticamente al Paese di attivare i giacimenti delle materie critiche”, conclude il Questore dem di Palazzo Madama.