Grande protagonista di questa serata Ascanio Celestini col suo Le nozze di Antigone.
Alle 19.15 salirà sul palco la giovane coppia Fettarappa-Guerrieri con il pluripremiato Apocalisse tascabile, riflessione tragicomica sulle nuove generazioni oppresse da un sistema sempre più inutilmente competitivo.
Domani la sesta e penultima giornata della XXV edizione del Festival dei Tacchi
Ultime due giornate per l’edizione numero venticinque del Festival dei Tacchi, la manifestazione di teatro contemporaneo organizzata dalla compagnia cagliaritana Cada Die Teatro sotto la direzione artistica di Giancarlo Biffi. Si comincia alle 9.30 con la performance itinerante site specific, per massimo 40 partecipanti, Just Walking di Michele Losi (Campsirago Residenza). Partenza dalla Stazione dell’Arte di Ulassai.
Alle 18 alla Cantina Antichi Poderi di Jerzu, Fabio Trimigno (produzione Bottega degli Apocrifi) racconta la storia di un padre, anzi di tutti i padri che per amore disegnano un destino per i propri figli e per ostinazione vigilano perché quella strada tracciata venga seguita, quasi dimenticando che l’unico modo che i figli hanno di tramandare il loro insegnamento è quello di tradirlo. In questo Mio padre e io c’è anche la storia di tutti i figli che il destino provano a costruirselo da soli difendendo le proprie scelte quotidiane, il proprio lavoro, il proprio amore, specie quando si tratta di un amore omosessuale e raccontarlo a u Mastr Sardon e alle donne dei calendari porno nel suo retrobottega non è facile.
Alle 19.15 sempre tra le botti e i silos del cannonau a Jerzu, va in scena una giovane coppia quella composta da Niccolò Fettarappa e Lorenzo Guerrieri (che firmano anche la regia), con il pluripremiato (Premio In-Box 2021, Premio Giurie Unite Direction Under 30, Premio della critica al Nolo Fringe Festival, Vincitore Festival Dominio Pubblico 2020, Vincitore Premio Italia dei Visionari), Apocalisse tascabile (produzione Sardegna Teatro). In modo ironico e tragicomico si racconta e si critica la società contemporanea che permea le teste delle nuove generazioni di esagerata competitività. Senza alcun preavviso, Dio compare in un supermercato nella periferia di Roma e vi annuncia la fine del mondo. Per sua colpa e sfortuna ad ascoltarlo c’è ben poca gente. A prenderlo sul serio c’è solo un giovanotto amorfo e sfibrato, da allora fatalmente destinato a essere il profeta della fine dei tempi. Accompagnato da uno svogliato angelo dell’Apocalisse il giovane apostolo si fa strada nell’abisso peccaminoso della città romana per annunciare ai suoi abitanti la loro imminente fine. Il progetto apocalittico voluto da Dio sembra fallire. La triste notizia annunciata però non sembra affatto scuotere chi già si dedica, con mortuaria solerzia, alla propria quotidiana estinzione.
Alle 21.30 salirà sul palco uno storico amico del Festival dei Tacchi, Ascanio Celestini accompagnato alla fisarmonica da Gianluca Casadei. In questo Le Nozze di Antigone il testo è una personale riscrittura che ne fa l’artista romano dell’eroina tragica Antigone che qui diventa una figura quotidiana, ma degna di essere raccontata. Anzi no, perché a raccontare è lei e così Celestini ha dato voce a una donna che si prende cura del padre Edipo, un gran camminatore con tante scarpe spaiate in casa, ora divenuto infermo. Il richiamo è all’originaria tragedia sofoclea (Edipo dai piedi gonfi, Edipo che fugge da Corinto e arriva a Tebe, Edipo cieco assistito dalla figlia/sorella), ma tutto è riportato al presente e alla storia recente della Resistenza e della guerra mondiale. Perché le storie non hanno tempo e si intrecciano nella traduzione orale.
IMMERSI NEL FESTIVAL
Come ogni anno, durante le mattine del Festival sarà possibile partecipare alle attività collaterali di “Immersi nel Festival” per entrare in contatto ancora di più con i territori che ospitano la manifestazione, la loro cultura e le loro tradizioni. Sarà quindi possibile prendere parte ai corsi di yoga (7 e 8 agosto) a cura di Sofie Van Looy e al corso di tessitura (8 agosto), a cura della cooperativa tessile Su Marmuri. Sarà possibile visitare le opere di Maria Lai e di altri importanti artisti che contribuiscono a rendere Ulassai un vero e proprio museo a cielo aperto con la Passeggiata nel museo a cielo aperto (8 agosto), organizzata da Sardinia E-motion; un’altra passeggiata, ma di tutt’altro tipo sarà quella curata da Valentina Allegria alla scoperta delle erbe officinali (7 agosto) del territorio con la spiegazione delle proprietà terapeutiche, alimurgiche e folkloristiche delle piante. Infine sarà possibile partecipare a un viaggio nella storia, nella cultura e nelle tradizioni alla scoperta del cannonau, del vermentino e dei grandi rossi del territorio con la degustazione in cantina (dal lunedì al sabato), a cura di Jerzu Antichi Poderi. Info su www.festivaldeitacchi.com
Il Festival dei Tacchi è sostenuto da Comune di Jerzu, Comune di Ulassai, Cantina Antichi Poderi, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura.