Fermo nave del 10 agosto 2024
Fermo nave del 10 agosto 2024, Un provvedimento di fermo è stato emanato nella giornata di oggi, 10 agosto, dal Nucleo Port State Control della Capitaneria di porto di Cagliari.
Il citato provvedimento è stato emesso a carico di una “General cargo” battente bandiera Belize
Con una stazza lorda di 2000 tonnellate, quasi 80 metri di lunghezza, costruita 2 anni fa, la nave, è arrivata nel porto canale di Cagliari il 09 agosto u.s. per operazioni commerciali.
Le attività sono svolte nell’ambito del controllo sulle condizioni previste dalle Convenzioni Internazionali applicabili alle navi mercantili impegnate in viaggi internazionali, e sono tese alla costante verifica delle condizioni di sicurezza dei mercantili, delle condizioni di vita e di lavoro degli equipaggi imbarcati ed alla protezione dell’ambiente marino dagli inquinamenti.
Il provvedimento di fermo amministrativo è scattato dopo un’attenta ed approfondita ispezione, durante la quale sono state riscontrate gravi carenze in materia di preparazione e risposta alle emergenze da parte dell’equipaggio, in materia di prevenzione e lotta degli incendi e di gestione della sicurezza di bordo.
In tutto le non conformità riscontrate sono state 16 (sedici), di cui ben 9 (nove) motivo di detenzione.
Su disposizione della Capitaneria di Porto la nave non potrà ripartire dal Porto di Cagliari sino a quando non saranno ristabilite le necessarie condizioni di sicurezza di bordo, e solamente dopo che sarà stata nuovamente ispezionata dal nucleo Port State Control.
Dall’inizio dell’anno sono state ispezionate 57 (cinquantasette) navi straniere, di queste 13 (tredici) sono state raggiunte da un fermo amministrativo per gravi carenze in materia di sicurezza della navigazione, mentre su 39 (trentanove) navi sono state rilevate diverse irregolarità meno gravi.
La citata attività continuerà nei prossimi mesi nei confronti di navi sub-standard” che non rispettano le convenzioni internazionali e navigano con gravissimo rischio per la sicurezza della navigazione e dell’ambiente marino nonché per la sicurezza e per le condizioni di vita delle persone che sulle navi vivono e lavorano».