Guspini, festa della letteratura bimbi a bordo 2024: Dal 29 agosto al 1°settembre nei cantieri minerari di Montevecchio
TEMA DELLA XII EDIZIONE: RITMO. IL CUORE DEL NARRATORE, IL BATTITO DEL LETTORE
La manifestazione si svolgerà per il secondo anno nelle gallerie del cantiere di Levante. Si rinnova la collaborazione con Time in Jazz “Insulae Lab”
Cagliari 26 agosto 2024 – Il cuore del narratore, il battito del lettore, il ritmo che governa il mondo, la natura, la narrazione, la colonna sonora del palpito dell’universo. Il “ritmo” è il tema scelto e il filo conduttore di tutta la XII edizione del Festival della Letteratura Bimbi a Bordo.
La manifestazione, ormai appuntamento atteso e conosciuto in tutta Italia, torna per il secondo anno e a pieno “Ritmo”, è il caso di dirlo, nei locali del cantiere minerario di Montevecchio, dove si coniugano archeologia industriale e ambiente incontaminato. Il ricco programma del Festival si svolgerà dal 29 agosto al 1′ settembre a Montevecchio. Sono previsti concerti, dibattiti, presentazioni di libri, incontri con gli/le autori/trici e gli/le ospiti, la formazione per gli adulti, i laboratori per grandi e piccini. Per questa edizione 2024 sono state potenziate le attività ludico-didattiche 0-6 anni. L’organizzazione auspica di riportare il Festival BaB a Guspini già dal prossimo anno, a conclusione dei lavori di messa in sicurezza delle Case a Corte.
«Il Festival Bab è arrivato alla sua XII edizione e in questi anni si è confermato come evento nel territorio – molto atteso e sentito in Sardegna – e si è anche distinto a livello nazionale come una perla rara», dichiara l’assessora della Pubblica Istruzione della Regione Sardegna Ilaria Portas. «Un festival letterario per bambini, che ospita narratori e illustratori nazionali e internazionali, aperto alla formazione di adulti e piccini, che offre occasioni di incontro e confronto e ancora di riflessione su temi di attualità. Credo che nelle altre regioni d’Italia non ci siano tante manifestazioni di questo tipo, che raccontano la letteratura anche alle fasce di bimbi da zero ai 6 anni. Ho sempre partecipato al Festival e ho portato le mie figlie ai laboratori sia da piccole che adesso che sono ragazze. Quest’anno sono orgogliosa di partecipare al BaB anche in veste di assessora regionale della Cultura: questo genere di manifestazioni rendono grande la nostra isola, dando un’altra immagine di noi – che non sia solo quella patinata delle vacanze marittime – ed è per questo che dobbiamo aiutare il Festival a crescere e portare sempre più visitatori a conoscerlo».
«Quest’anno abbiamo deciso di dare spazio a più piccoli, concentrandoci anche sul linguaggio non verbale affidandoci a professionisti capaci di lavorare coi bimbi dagli 0 ai 3 anni», spiega Francesca Romana Motzo, musicista e musicoterapeuta, «il FerstivalBab sarà un luogo molto accogliente, abbiamo creato la tana per i più piccoli nel transito tra un laboratorio e un altro».
Novità dell’edizione 2024. Grazie alla collaborazione e all’impegno attivo di tutto il territorio –Ente Parco geominerario e Comune di Guspini – quest’anno il Festival BaB si svolgerà in concomitanza con la sagra del miele: diversi laboratori saranno attivati nel bosco di Montevecchio, creando così una suggestiva interazione tra le diverse manifestazioni. Si rinnova inoltre la collaborazione, iniziata lo scorso anno, tra il BaB e Time in Jazz “Insulae Lab”.
La direzione scientifica del BaB 2024 raddoppia e sarà condotta a quattro mani.
Ad affiancare il professor Martino Negri, illustre docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ci sarà il collega Francesco Cappa, professore associato che si occupa di teatro e formazione, guidando da oltre vent’anni la compagnia teatrale del quartiere.
Ad affiancare il professor Martino Negri, illustre docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ci sarà il collega Francesco Cappa, professore associato che si occupa di teatro e formazione, guidando da oltre vent’anni la compagnia teatrale del quartiere.
L’esplorazione del Ritmo: tema BAB 2024. Quando lo scorso anno il Festival è approdato in miniera, la scelta del luogo ha ispirato il tema: Ombra e Luce (edizione 2023). Quest’anno si è deciso invece di spostare l’attenzione dalla percezione visiva alla percezione uditiva e di esplorare il tema del RITMO. (Il cuore del narratore, il battito del lettore).
Il Festival della letteratura Bimbi a Bordo andrà in scena in un territorio denso di storia e storie, ricco di bellezze naturali e di archeologia industriale, dove gli spazi consentiranno agli autori-ospiti di spaziare su tantissimi argomenti legati al RITMO. Il silenzio e i rumori di un luogo come la miniera hanno un loro ritmo, la natura circostante e il suo respiro, la voce che narra o che canta o decanta un testo: tutto ha un ritmo proprio e intimo. E se l’autore plasma con ingegno e capriccio il ritmo della narrazione, il battito del cuore del lettore segue quel movimento e danza fino alla fine del racconto. E, a volte, capita di continuare a danzare, nell’intino, anche dopo la fine della storia.
Il ritmo è il cuore pulsante di ogni narrazione, siano parole o figure, pagine a stampa o canti accompagnati dai suoni di strumenti musicali, siano narrazioni teatrali, intessute anche di gesti e di movimenti o danze spettacolari o minime che siano. Ogni narrazione ha un suo ritmo interno, e a volte anche più di uno.
Gli ospiti di questa edizione del Festival si dedicheranno all’analisi della molteplicità di forme che il ritmo può assumere nei racconti rivolti all’infanzia. Il ritmo – si ricollega anche al tema della luce e dell’ombra – perché fra pieni e vuoti, fra neri e bianchi, è ciò che all’inizio dell’avventurosa relazione con la lettura e con la scrittura dice qualcosa di tutti e tutte noi. Disvela tantissimo del modo in cui ognuno/a incontra il mondo, gli altri e la sua stessa persona.
“Alcuni studiosi e antropologi la chiamano “la danza della vita” – ha spiegato Martino Negri – e questa danza è cadenzata dallo spirito e dal fuoco della narrazione: dai modi di ascoltare e narrare. Il ritmo del respiro, per esempio, così legato a molte delle nostre attività quotidiane, riflette le nostre emozioni. Il nostro corpo è portatore di un ritmo continuo che corrisponde al ritmo della nostra vita: quello del battito del cuore. Esiste, a proposito dei ritmi del corpo, una verità che tendiamo a dimenticare. Nonostante l’impatto delle tecnologie sull’uomo e sulle sue facoltà, e nonostante le nuove realtà digitali e le suggestioni cibernetiche, noi continuiamo ad avere un corpo che ancora si avvale di un sistema nervoso autonomo dal funzionamento involontario, interdipendente e dal ritmo lento, estremamente più lento e qualitativamente di altra natura rispetto al ritmo forsennato della società degli impulsi e del consumo”. Il Festival BAB invita dunque tutti/e ad ascoltare e accogliere il ritmo che, in ogni sua manifestazione interna o esterna a noi, comunque ci avvolge.
Il Bosco di Montevecchio e il suo ritmo. Il nuovo spazio individuato per i laboratori, specie dei più piccoli/e, è il bosco. Camminate sonore, il ruolo dell’orecchio nel ritmo dell’ascolto, il battito vitale dell’uomo e della natura, il ritmo della tana, incontri sonoro-musicali e tanti altri temi saranno sviluppati in questa area, particolarmente idonea e magica per queste attività didattico-esperienziali.
Tra gli ospiti speciali del BAB … : Marco Dallari, nato a Modena e laureato in pedagogia con una tesi sul disegno infantile. E’ stato pedagogista e coordinatore di servizi per l’infanzia a Bologna e Carpi. Nel ruolo di pedagogista partecipa alle ricerche e alle sperimentazioni relative alla scuola per l’infanzia, al tempo pieno e alla costruzione del modello denominato Sistema formativo integrato, in cui i servizi del territorio entrano nella programmazione educativa e partecipano attivamente alle attività di formazione.
Emanuela Bussolati: architetto che progetta libri per bambini: il suo modo per costruire pensieri e immaginazione. E’ anche illustratrice e scrittrice. Appassionata camminatrice e osservatrice della natura. Ha collaborato con un centro di psicologia per l’età evolutiva ed è stata direttrice editoriale di due case editrici per bambini, una delle quali specializzata in libri-gioco.
Daniela Palumbo, vincitrice dl Premio Campiello jr 2024 con il libro “La notte più bella”. Otto racconti che portano il lettore dentro l’avventura del blackout che ha attraversato New York e tratteggiano gli Stati Uniti degli anni Sessanta. Un’epoca in bilico tra la guerra in Vietnam e la controcultura hippie, tra la conquista della Luna e Martin Luther King, tra Kennedy e Colazione da Tiffany . Otto storie dentro la Storia.
Daniela Almansi, lavora a Venezia ed è una traduttrice di poesie. Tra i suoi lavori citiamo “La crociata dei bambini” di Bertolt Brecht. Si muove nel complesso mondo della traduzione già in ambito familiare: i suoi genitori sono traduttori e lei parla più lingue. “Non esistono parole che si possono tradurre esattamente – afferma – perché in una lingua ogni parola ha dietro di sé una storia unica”.
Ritorna a Guspini per il Bab 2024 anche Laura Marchetti, docente all’Università di Reggio Calabria, è coordinatrice del Centro della Complessità e autrice di numerosi volumi e saggi. Tra le altre cose, si occupa della progettazione del percorso turistico culturale “Le strade della Fiaba”, con l’assessorato alla Cultura della Regione Puglia. Con l’Enciclopedia Treccani sta lavorando alla candidatura della fiaba popolare nella lista dei Beni immateriali Unesco. Al BAB 2024 porterà proprio “Il filatoio delle fiabe“.
Sarà ospite graditissima anche Arianna Papini: pluripremiata scrittrice, artista, docente e arteterapeuta. Ha scritto e illustrato 150 libri pubblicati da numerose case editrici tra cui Fatatrac, Lapis, Donzelli, Carthusia, Uovonero. Nel 2018 vince il Premio Andersen come Miglior Illustratore, un riconoscimento alla sua carriera. Tra i moltissimi altri premi ottenuti il Premio Compostela, il Silent Book Contest, il Premio Rodari. Arianna Papini è l’autrice dell’immagine del manifesto BAB 2024.
Casa editrice Artebambini. Promuove e organizza corsi di formazione, laboratori, seminari, mostre d’arte, master e convegni internazionali. Tutte le attività della casa editrice sono frutto di una esperienza trentennale nel settore della formazione e dell’educazione attraverso il metodo della pedagogia attiva.