Lai (Pd) Carcere di Lanusei, Parlamento impegna Governo ad escludere trasferimento minori
Approvato ordine del giorno PD, Lai, Gianassi, Serracchiani al Decreto Carceri
“Il Parlamento ha impegnato il Governo a confermare l’attuale destinazione ai soli detenuti adulti l’istituto penitenziario di Lanusei e a stanziare adeguate risorse, nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, per continuare a ridurre il sovraffollamento, per proseguire nel rafforzamento del personale di servizio e per realizzare gli interventi di manutenzione e di ristrutturazione dell’istituto penitenziario”.
Questo il dispositivo approvato all’unanimità alla Camera dei Deputati di cui da notizia il deputato PD della Sardegna, Silvio Lai, primo firmatario di un ordine del giorno al decreto carceri firmato anche dal capogruppo in commissione giustizia Federico Gianassi e dalla responsabile nazionale giustizia Debora Serracchiani.
“Il Carcere di Lanusei è assolutamente inadeguato ad accogliere giovani detenuti e che venisse preso in considerazione per una nuova “Guantanamo” per giovani ritenuti “difficili” era fatto molto grave per un istituto che non è in condizioni di accoglienza adeguate anche solo per i detenuti adulti” prosegue Silvio Lai, “come riconosciuto anche dalla riformulazione richiesta dal Governo, che impegna a manutenere e ristrutturare il carcere ogliastrino.”
“Confidiamo che sia messa la parola fine alla ipotesi di destinazione ai minori e che si lavori per dare al sistema penitenziario sardo nel suo insieme un assetto adeguato in termini di personale addetto e di supporto sanitario come di possibilità di accesso alle pene alternative, ancora troppo inaccessibili.
Sulla Sardegna vanno accesi i riflettori posto che di 61 suicidi avvenuti al 31 luglio ben 4 sono avvenuti nelle carceri di Sassari e Cagliari, due ognuno, tra cui un giovane cagliaritano di 32 anni che non ha superato la prima notte e si è tolto la vita alla vigilia di Pasqua. E i suicidi sono un campanello d’allarme anche per la polizia penitenziaria dove il tasso di suicidi è doppio di quello della popolazione generale, segno evidente di una sofferenza di un sistema in grado di accogliere 47.000 persone che negli ultimi due anni è passato da 54.000 a 61.500 detenuti, con enormi carenze di personale.”
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