Mercoledì 21 agosto a Oristano Luigi Manconi e Gianni Francioni in dialogo nella seconda giornata del Propagazioni Festival
Appuntamento alle 21 al chiostro dell’Hospitalis con il sociologo e lo storico che si confronteranno sul tema “Ma non è una malattia. I diritti, le crisi, la politica”. Gli altri appuntamenti a partire dalle 9 tra il capoluogo, Mandriola e Arborea per le presentazioni dei libri di Giovanna Di Marco, Stefano Obino, Daniele Congiu, Veronica Marzi e Camilla Lilliu, in una giornata che si chiuderà con “Di notte si vede il passato”, una passeggiata per il centro storico di Oristano a cura di Giorgio Garau e Monica Tronci.
Una conversazione tra un sociologo tra i più conosciuti in Italia e uno storico noto per i suoi studi su Gramsci. Un incontro tra due intellettuali ma anche due amici, su un tema sentito: “Ma non è una malattia. I diritti, le crisi, la politica”. Mercoledì 21 agosto a Oristano alle 21 nel chiostro dell’Hospitalis Luigi Manconi e Gianni Francioni saranno i protagonisti più attesi della seconda giornata del Propagazioni Festival, che tra il capoluogo, la biblioteca comunale di Mandriola e la comunità “Il Samaritano di Arborea, proporrà anche le presentazioni dei libri di Giovanna Di Marco, Stefano Obino, Veronica Marzi e Camilla Lilliu, e Daniele Congiu, in una giornata che si chiuderà con “Di notte si vede il passato”, una passeggiataper il centro storico di Oristano a cura di Giorgio Garau e Monica Tronci.
Sassarese, già docente di sociologia dei fenomeni politici all’università di Palermo e alla Iulm di Milano, nonché senatore e sottosegretario, Luigi Manconi incontra Gianni Francioni, professore emerito di storia della filosofia nell’università di Pavia e direttore scientifico della Fondazione Casa Gramsci di Ghilarza e membro del comitato dei garanti della Fondazione Gramsci di Roma, in dialogo tra pubblico e privato sulla vita e sulla politica. Il tema è quello al centro del prossimo libro di Manconi (in uscita in autunno) e consentirà ai due intellettuali di intrecciare le loro visioni sul tema del festival, “Messaggi dal futuro”, in un incontro organizzato in collaborazione con la Fondazione Casa Museo Gramsci di Ghilarza.
La “malattia” richiamata dal titolo dell’incontro non è, o non è solo, patologia fisica. È piuttosto qualunque situazione di crisi, che rompe un equilibrio, che produce un disagio, che determina una condizione di instabilità. Nella vita individuale come in quella collettiva. Dunque, possono apparire come “patologia sociale” i movimenti che sovvertono l’ordine delle cose e le gerarchie consolidate: tali sono tutte le mobilitazioni per l’affermazione dei diritti. I diritti sociali – quelli per il lavoro o per l’abitazione – così come quelli soggettivi, che riguardano la sfera più intima: il diritto alla propria identità sessuale e quello all’autodeterminazione rispetto al fine vita. E questo rimanda all’accezione corrente del termine “malattia”, della quale Luigi Manconi e Gianni Francioni fanno personale esperienza: qual è il posto del dolore nel sistema delle relazioni sociali e nella politica della cura? Si torna così al concetto di autodeterminazione, che può anche essere interpretato come la base fondamentale di una politica che non si riduca né all’ordinaria routine dei partiti, né all’amministrazione neutrale della cosa pubblica. Infine, l’autodeterminazione come categoria fondamentale per osservare le tragedie del mondo: dall’Ucraina all’Iran.
La giornata di mercoledì si aprirà alle 9.30 nel giardino dell’Hotel Mistral 2 di Oristano con la prima delle “Colazioni letterarie”. Protagonista sarà l’illustratore e fumettista oristanese Stefano Obino che, in dialogo con Bettina Brovelli, presenterà la sua graphic novel “Bartolomeo Salazar, il silenzio della peste”, edito da Camena. Il libro segue “Bartolomeo Salazar, l’ultimo medico della peste” e racconta le vicende dell’epidemia a Venezia nel 1575, Una storia che si interroga sull’uomo e sul suo rapporto con debolezza e paura, coraggio e speranza, vita e morte.
La biblioteca comunale di Mandriola, nella bellissima pineta a due passi dal mare, ospiterà invece la sezione del festival dedicata ai più piccoli e che si aprirà alle 18.30 con Veronica Marzi e Camilla Lilliu che, in dialogo con Paola Aracu, presenteranno il loro “Celeste, il fenicottero”, edito da Gli Scrittori della Porta Accanto Kids. “Celeste” è una favola che parla ai più piccoli di accettazione della propria unicità, di assecondare scelte personali che non seguono la maggioranza o vanno contro decisioni imposte da altri. Ma si rivolge anche ai loro genitori, perché non è sempre facile accettare che i figli e le figlie seguano le loro inclinazioni personali e il loro fisiologico bisogno di indipendenza.
Sempre alle 18.30 si aprirà anche la sezione del festival che per quattro pomeriggi animerà ad Arborea la comunità “Il Samaritano”. Primo ospite sarà Daniele Congiu che, intervistato da Maria Chiara Esposito, presenterà il suo romanzo “Erano gli anni”, in un incontro che sarà arricchito dalle letture di Consuelo Melis. Edito da Arkadia, il libro esplora le vicende di una dinastia familiare caduta in rovina raccontate da un bambino di dieci anni. In un continuo alternarsi di epoche e personaggi, dalla prima guerra mondiale ai giorni nostri, emergono i lati più drammatici o ironici dei protagonisti di un’opera corale che porta il lettore nella Cagliari dell’ultimo secolo, attraverso una storia che mette in luce il confronto tra padri e figli, la fame, la povertà, ma anche il desiderio di superare le avversità e le ingiustizie, di creare alla fine un proprio universo in cui finalmente sentirsi liberi.
Alle 21 ci si sposta all’Hospitalis di Oristano per la sezione serale del festival. Qui, dopo la conversazionetra Luigi Manconi e Gianni Francioni, il reading “Cento Sicilie” di Marta Loddo farà da spartiacque alla serata, che proseguirà con la presentazione del romanzo “La sperta e la babba” (edito da Caffèorchidea) della scrittrice siciliana Giovanna Di Marco in dialogo con Giuliana Adamo. Ibrido fin nella struttura, con due storie e due lingue, due ritmi e due donne, il romanzo indaga due delle tante Sicilie possibili e facendolo, nell’incanto del racconto, ci mostra le infinite stratificazioni di una terra e del suo popolo.
La seconda giornata del festival si chiederà con “Di notte si vede il passato”, una passeggiata notturna per Oristano a cura di Giorgio Garau e Monica Tronci che, come un virtuale viaggio nel tempo, accompagnerà i partecipanti nel centro storico tra monumenti e suggestioni. Dall’Insula Episcopalis a piazza Eleonora, diventati nei secoli fulcro religioso e civile della città, sino al cuore della Oristano medievale, testimonianza del glorioso passato cittadino.
Il programma di giovedì 22 agosto si aprirà alle 9.30 nel giardino dell’Hotel Mistral 2 con la presentazione del libro “Cento anni di cinema a Oristano” (Iskra), con l’autore Carlo Ibba che sarà intervistato da Stefania Andolfo.
Doppio appuntamento invece nel pomeriggio. Si parte alle 18.30 a Mandriola con il laboratorio creativo per i più piccoli condotto da Bettina Brovelli sul libro “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare”, per proseguire alle 18.30 alla comunità “Il Samaritano” di Arborea con Luca Foschi che, in dialogo con Vito Biolchini, presenterà il suo romanzo “Al Ghalas: l’ora più buia per il Medio Oriente” (Bompiani).
A Oristano il programma serale all’Hospitalis si aprirà alle 21 con l’incontro “Cercando giustizia: il caso Scardella”. Dopo la proiezione del cortometraggio “Polvere” del regista Paolo Carboni, Cristiano Scardella (fratello di Aldo, morto suicida in carcere dopo essere stato ingiustamente accusato di omicidio) presenterà il suo libro “Caso Scardella, orrore senza fine” (Alfa Editrice), in un dibattito che, moderato da Caterina Pes, vedrà protagonisti anche la garante dei detenuti della Sardegna Irene Testa e il regista Paolo Carboni.
“Il mondo che verrà” è invece il tema del secondo appuntamento serale, incentrato sui temi della geopolitica. Coordinati dalla giornalista Rai Sara Perria, per parlare degli attuali scenari internazionali interverranno i giornalisti Marta Allevato (autrice per Piemme di “La Russia moralizzatrice”), Giulia Pompili(“Belli da morire: il lato oscuro del K Pop” sui giovani sudcoreani, edito da Rizzoli Lizard) e in collegamento Francesco Semprini (“Trincee & Segreti”, sulla guerra in Ucraina, pubblicato da Magog).
Organizzato dall’associazione Heuristic con la direzione artistica di Vito Biolchini, il Festival Propagazioniè realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura, l’assessorato allo Spettacolo della Regione Autonoma della Sardegna, i comuni di Oristano e San Vero Milis, la Fondazione Oristano, la comunità “Il Samaritano” di Arborea, il Mistral 2 Hotel di Oristano e la Fondazione Casa Museo Antonio Gramsci di Ghilarza.
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