ROMA, 31 LUGLIO – «Su Poste la nostra posizione è molto chiara da sempre: è mera follia pensare di privatizzare un’azienda che svolge una funzione così importante e che eroga servizi tanto decisivi per la vita quotidiana dei cittadini. Purtroppo, non la pensa come noi Giorgia Meloni, che invece apparecchia il tavolo per i privati. Oggi abbiamo voluto ribadire la nostra disapprovazione alle politiche di questo governo, dando parere contrario alla proroga al 2026 dell’attuale contratto di servizio tra il ministero delle Imprese e Poste italiane.
La società sta mettendo insieme profitti record ma dall’altro lato, nel totale disinteresse del governo che ormai è ossessionato dalla privatizzazione, chiude tanti uffici postali nelle aree montane o in quelle meno collegate del paese e non si occupa dei suoi lavoratori precari in maniera corretta. Per noi Poste svolge anche una funzione di presidio territoriale dello Stato imprescindibile, e deve anche dare l’esempio virtuoso di buon datore di lavoro.
E di fronte a utili di questa portata, dismettere e privatizzare è irricevibile. Non può valere solo la logica del profitto a breve termine senza una visione vincente di un asset come Poste, solo se rimarrà sempre a maggioranza pubblica». Così in una nota il capogruppo M5s in commissione Trasporti alla Camera Antonino Iaria.
Ufficio Stampa Parlamento
Movimento 5 Stelle