Il festival offrirà ai partecipanti l’opportunità di immergersi nelle usanze ancestrali, esplorando le loro origini e connettendosi con la loro eredità culturale. Si inizierà il giorno 10, alle ore 16, con una passeggiata narrativa tra i vicoli e le strade del centro storico di Colobraro che permetterà ai partecipanti di conoscere la storia del paese e le storie che lo raccontano. A seguire, alle ore 18, nello scenario del belvedere di Piazza Elena, si terrà la conferenza di apertura del Festival, a cui prenderanno parteciperanno: Nicola Lista, Sindaco di Colobraro; Concetta Sarlo, Consigliera Comunale; Carmine Cassino, Assegnista di ricerca del DiSU Unibas; Carmen Petruzzi, Docente dell’Università degli Studi di Foggia. Alle 21, spazio poi al talk “Identità popolari all’estero” con la partecipazione di Mimì Coviello, Coordinatrice del Comitato tecnico scientifico del Centro dei Lucani nel Mondo Nino Calice che presenterà i documentari sulle celebrazioni lucane di San Rocco a Tolve e a New York.
“La bellezza di questo progetto risiede nella capacità e nella sensibilità di raccontare i luoghi secondo l’empatia. L’empatia ci aiuta a tramandare per generazioni i ricordi di persone posti e emozioni che si ha avuto la possibilità di vivere. Ed è proprio questo quello che i turisti delle origini cercano e che proveremo a raccontare a chi non è mai partito, ma che sicuramente, almeno una volta nella vita ha sentito parlare di un familiare partire alla ricerca di una vita migliore”, dichiara Concetta Sarlo, Consigliera comunale di Colobraro.
Il programma del giorno seguente, domenica 11, prevede alle ore 16 una nuova passeggiata narrativa, alle ore 18 il racconto delle testimonianze degli expat dal titolo “Cosa vuol dire essere colobraresi altrove?”, e si concluderà alle ore 19 con il dialogo tra la Consigliera Concetta Sarlo e lo scrittore e giornalista Sergio Ragone sul concetto di “Basilicata #luogoideale”, basato sulla collana dei libri “I Luoghi Ideali” (Universosud Edizioni) scritti da Ragone.