Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Sassari, nell’ambito di una più ampia
manovra di monitoraggio finalizzata alla prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e
finanziamento del terrorismo, hanno sviluppato numerose attività ispettive nei confronti di intermediari
finanziari, professionisti ed altri operatori non finanziari, selezionati in base un approccio basato sul rischio di
vulnerabilità all’immissione di patrimoni illeciti nell’economia legale.
L’azione di contrasto al riciclaggio si basa su una strategia nazionale che consente di concentrare le risorse verso
i soggetti e i fenomeni più a rischio, evitando controlli indiscriminati.
In tale direzione, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Sassari hanno puntato la lente di
ingrandimento nei confronti di vari soggetti che, a vario titolo, hanno operato nell’ambito della compravendita e
della locazione di beni immobili di lusso situati nel comprensorio smeraldino che risulta tra le aree del Paese
maggiormente appetibili per gli investimenti internazionali di ingente valore.
Le ispezioni hanno riguardato circa 150 operazioni immobiliari per transazioni finanziarie pari a quasi un
miliardo di euro prevalentemente provenienti dall’estero e da paesi a fiscalità agevolata dove spesso vengono
costituite società offshore per celare i titolari effettivi delle risorse economiche dietro catene di controllo che in
prima analisi appaiono opache e complesse.
All’esito di tali controlli sono state rilevate numerose violazioni amministrative alla normativa antiriciclaggio
riferibili all’utilizzo di denaro contante per importi superiori al limite stabilito dalla legge ovvero agli obblighi di
identificazione dei clienti e di segnalazione per operazioni sospette.
In particolare, le carenze maggiori sono state riscontrate nella mancata osservanza delle prescrizioni in tema di
adeguata verifica dei clienti che esprime un adempimento necessario ed imprescindibile del sistema di
collaborazione antiriciclaggio mirato ad acquisire dati ed informazioni non solo formali ma anche in senso più
efficace e dinamico al fine di verificare i potenziali pericoli che una specifica circostanza possa risolversi in
condotte illecite attraverso la conoscenza dell’origine del patrimonio e dei fondi impiegati.
manovra di monitoraggio finalizzata alla prevenzione dell’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio e
finanziamento del terrorismo, hanno sviluppato numerose attività ispettive nei confronti di intermediari
finanziari, professionisti ed altri operatori non finanziari, selezionati in base un approccio basato sul rischio di
vulnerabilità all’immissione di patrimoni illeciti nell’economia legale.
L’azione di contrasto al riciclaggio si basa su una strategia nazionale che consente di concentrare le risorse verso
i soggetti e i fenomeni più a rischio, evitando controlli indiscriminati.
In tale direzione, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Sassari hanno puntato la lente di
ingrandimento nei confronti di vari soggetti che, a vario titolo, hanno operato nell’ambito della compravendita e
della locazione di beni immobili di lusso situati nel comprensorio smeraldino che risulta tra le aree del Paese
maggiormente appetibili per gli investimenti internazionali di ingente valore.
Le ispezioni hanno riguardato circa 150 operazioni immobiliari per transazioni finanziarie pari a quasi un
miliardo di euro prevalentemente provenienti dall’estero e da paesi a fiscalità agevolata dove spesso vengono
costituite società offshore per celare i titolari effettivi delle risorse economiche dietro catene di controllo che in
prima analisi appaiono opache e complesse.
All’esito di tali controlli sono state rilevate numerose violazioni amministrative alla normativa antiriciclaggio
riferibili all’utilizzo di denaro contante per importi superiori al limite stabilito dalla legge ovvero agli obblighi di
identificazione dei clienti e di segnalazione per operazioni sospette.
In particolare, le carenze maggiori sono state riscontrate nella mancata osservanza delle prescrizioni in tema di
adeguata verifica dei clienti che esprime un adempimento necessario ed imprescindibile del sistema di
collaborazione antiriciclaggio mirato ad acquisire dati ed informazioni non solo formali ma anche in senso più
efficace e dinamico al fine di verificare i potenziali pericoli che una specifica circostanza possa risolversi in
condotte illecite attraverso la conoscenza dell’origine del patrimonio e dei fondi impiegati.
Gli accertamenti compiuti hanno riguardato anche l’analisi dei flussi finanziari connessi alle operazioni
immobiliari che rappresenta il metodo più efficace per individuare i capitali di origine illecita, prevenendo e
contrastando forme di riciclaggio in grado di inquinare l’economia legale e di alterare le condizioni di concorrenza.