Teatro del Segno, cambio programma: “Cercando Grazia” oggi (sabato 3 agosto) alle 22 ad Allai per Palcoscenici d’Estate
Un inedito ritratto “a più voci” di Grazia Deledda, in un affascinante gioco di specchi tra la giovane donna nata alla fine dell’Ottocento in Sardegna e le sue coetanee alle soglie del Terzo Millennio, con “Cercando Grazia”, un film di Maria Grazia Perria(produzione Terra de Punt) in cartellone oggi (sabato 3 agosto) alle 22 in piazza dei Ballai ad Allai nell’ambito della VI edizione del Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno nel paese del Barigadu. Viaggio nei labirinti della mente e del cuore della scrittrice nuorese, cresciuta in seno a una civiltà agro-pastorale e costretta a fare i conti con la tradizione patriarcale e con le convenzioni e i pregiudizi della società, ma capace di sfidare le regole per far valere il proprio talento e la propria precoce vocazione alla scrittura, e ad affermarsi nel mondo, oltre i confini dell’Isola. Fin dall’adolescenza Grazia Deledda ha dato prova della sua determinazione e del suo coraggio, della sua grande forza di volontà nell’inseguire i propri sogni, ottenendo via via sempre maggiori riconoscimenti insieme alla soddisfazione di veder pubblicate le proprie opere, riuscendo a fare della propria arte di narratrice una professione, fino a ricevere il prestigioso Premio Nobel.
Focus sull’autrice di romanzi come “Canne al Vento”, “L’incendio nell’oliveto”, “Elias Portolu”, “La Madre”, “Cenere” oltre al (quasi) autobiografico “Cosima” attraverso le interpretazione delle molteplici sfaccettature della sua personalità e dei momenti cruciali della sua esistenza da parte di undici attrici – Eleonora D’Aietti, Federica Demontis, Emanuela Enna, Emilia Meleddu, Valentina Picciau, Elisa Pistis, Barbara Pitzianti, Tania Saba, Marisa Serra, Elisabetta Solinas, Francesca Spano – ciascuna alla ricerca della “sua” Grazia. Il casting per un film dedicato alla scrittrice nuorese trasforma il set nella cornice di interessanti e originali performances, attraverso una indagine sull’universo letterario, la psiche, i pensieri e le emozioni da cui cui scaturisce una narrazione corale, e insieme personalissima, sull’artista che attraverso la sua vita e le sue opere rappresenta un luminoso esempio e un punto di riferimento per le generazioni future.
“Cercando Grazia” rappresenta quindi un documentario sulla Sardegna di oggi, attraverso lo sguardo delle giovani attrici e insieme un viaggio a ritroso nel tempo: le interpreti «si raccontano e restituiscono, con intensità, momenti della loro vita e di quella della scrittrice: traspare così il ritratto di una ragazza nata e costretta in un piccolo borgo dell’interno della Sardegna permeato di cultura conservatrice, che lotta per aprirsi un varco e dare corpo al magma di passioni che la agitano. Emerge anche il profilo di una giovane donna sarda che insegue i propri sogni e coltiva le proprie aspirazioni», immersa nel presente ma proiettata verso il futuro.
NB “Cercando Grazia” sostituisce “Anna” di Marco Amenta, con Rose Aste, che verrà riproposto prossimamente nel cartellone del Teatro del Segno.
Slitta a data da definire “Il Grande Spettacolo della Fine del Mondo” del Theatre en Vol, originale «spettacolo di sensibilizzazione ecologica», pensato per spazi aperti e luoghi non convenzionali, già in cartellone STASERA (venerdì 2 agosto) alle 22 in piazza dei Balli ad Allai: un immaginifico e evocativo racconto per quadri con Céline Brynart, Alessandro Doro, Michèle Kramers, Joao Luis Paulo, Camilla Piredda e Puccio Savioli, immersi nei paesaggi sonori di Luca Vargiu, con interventi vocali di Daniela Pes e testi e voce fuori campo di Sergio Garau, disegno luci di Tony Grandie Valeria Bella e scenografie di Puccio Savioli, per una riflessione sul cambiamento climatico. La pièce affronta in chiave tragicomica, ironica e grottesca il «conflitto tra chi passa su questa terra con pesantezza, violenza o noncuranza e chi la celebra e la cura come madre terra, lasciando ampio spazio alle tante sfumature intermedie del genere umano»:
Focus su questioni cruciali del presente, come le conseguenze dell’inquinamento e dello sfruttamento indiscriminato delle risorse, da cui scaturiscono interminabili dibattiti e “teatrini” politici. «Oggi più che mai è necessario ricollegare l’idea stessa del nostro rapporto con la “madre terra” ad archetipi antichi, a immaginari dormienti dentro le nostre coscienze affinché germoglino, soprattutto nei giovani, nuovi e più potenti principi di relazione con il territorio che abitiamo e con il contesto sociale in cui viviamo» – sottolineano gli artisti del Theatre en Vol –. «Ispirandosi alla mitologia greca, “Il Grande Spettacolo della Fine del Mondo” è un canto alla necessità di agire per diventare protagonisti di un cambiamento necessario».
Il VI Festival “Palcoscenici d’Estate” prosegue ad Allai fino al 24 agosto, con un ricco carnet tra spettacoli e concerti, intrattenimenti enogastronomici e sfilate di moda, con una particolare attenzione ai giovanissimi e alla tutela e promozione della lingua e della cultura della Sardegna.