Teatro del Segno: “Chi c’è? Mommotti!!”, domani (mercoledì 7 agosto) alle 22 ad Allai per Palcoscenici d’Estate
Viaggio alla (ri)scoperta di miti e leggende dell’Isola con “Chi c’è? Mommotti!! / I mostri della Sardegna vanno in scena”, originale e coinvolgente spettacolo ideato e scritto da Teresa Porcella, che firma anche regia e scenografie, con illustrazioni (dal vivo) a cura di Ignazio Fulghesu e disegno luci di Stefano Ledda (co-produzione del Teatro del Segno e Scioglilibro, in collaborazione con Telos Edizioni) in cartellone DOMANI (mercoledì 7 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro ad Allai, nell’ambito del VI Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda, con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai e della Regione Autonoma della Sardegna.Teatro del Segno: “Chi c’è? Mommotti!!”, domani ad Allai per Palcoscenici d’Estate
Sotto i riflettori Teresa Porcella, affermata e pluripremiata autrice di libri per l’infanzia, traduttrice e editor, insieme con Stefano Ledda, per un’indagine sulle creature misteriose dell’immaginario popolare: fate e streghe, folletti dispettosi e terribili “mostri”, ma anche figure benefiche come Sant’Antonio Abate, generoso dispensatore del dono del fuoco, “rubato” con l’inganno ai diavoli dell’inferno e nascosto in sa ferula. Sulla falsariga del libro “Janas, Cogas Mommotti e altri esseri fantastici della Sardegna”, scritto e illustrato da Teresa Porcella e Ignazio Fulghesu e pubblicato da Telos Edizioni, lo spettacolo evoca i personaggi inquietanti e “spaventosi” che abitano nelle foreste e tra le rocce, in prossimità di pozzi e fiumi, ma talvolta si celano sotto sembianze umane e apparentemente innocue tra gli abitanti delle città.
Si comincia proprio da Mommotti, un individuo non proprio rassicurante, avvolto in un pesante mantello che copre perfino gli occhi, con pesanti scarponi e abiti da campagna, e con l’immancabile sacco in cui getta le sue vittime, specialmente bambine e bambini disubbidienti: ospite inatteso, costui si presenta improvvisamente alla porta, con garbata nonchalance, e si installa in salotto in attesa dei visitatori. Una strana esperienza, un incontro con il soprannaturale in un contesto domestico e rassicurante, perché in fondo i “mostri” sono soprattutto i riflessi delle nostre paure ma possono essere “addomesticati”, anzi, se conosciuti da vicino, diventare perfino simpatici, o quasi (purché non siano troppo affamati): Teresa Porcella con “Chi c’è? Mommotti!!” propone un piccolo, personale “catalogo” di alcune figure caratteristiche della tradizione sarda, che diventano quasi “familiari” quando compaiono inattese in un museo o durante una gita, o perfino nella cameretta dei bambini. Nello spettacolo, come nel libro, l’artista cagliaritana inventa una chiave fantastica per illuminare la notte e mettere in fuga incubi e timori: i “mostri” dell’immaginario si trasformano idealmente nei «personaggi di un film moderno», di ciascuno dei quali i piccoli spettatori «impara a conoscere, come in una sorta di Carta di Identità: nome, dove lo troviamo, quando agisce, come agisce, quant’è “pericoloso”».
Teresa Porcella riparte dalle memorie della sua infanzia: «Il copione è stato questo per anni» – racconta la scrittrice e performer –. «Ogni volta che si andava da mia nonna, che abitava di fronte a noi, a Cagliari, in via Manno, papà (che aveva le chiavi) apriva la porta e lei urlava “Chi c’è?”. Il Babbo rispondeva “Mommotti!” (come a dire “chi vuoi che sia mamma!”) e tutti ridevano». Quel dialogo scherzoso, un piccolo rito di riconoscimento che rimanda alla cultura popolare isolana, diventa il titolo di uno spettacolo a misura di giovanissimi:“Chi c’è? Mommotti!!” introduce i piccoli spettatori nelle atmosfere ricche di suspense di un universo misterioso, abitato da creature dotate di poteri magici, echi di una civiltà ancestrale dove naturale e sovrannaturale s’incontrano. Nelle fessure della roccia si celano le Janas, minuscole fate che tessono trame preziose, mentre le pericolose Cogas la notte si trasformano in insetti e animali, o perfino in fumo, per entrare nelle case; Maria Farranca, Sa Mama ‘e Funtana, attende presso i pozzi, pronta a ghermire bambine e bambini che imprudentemente provino ad affacciarvisi, così come Sa Mama ‘e su Sole che si mostra nelle giornate più calde e Sa Mama ‘e su Bentu, bellissima rapitrice di fanciulli quando infuriano i venti; e poi c’è Pundacciu, una sorta di folletto o demone beffardo, custode di immensi tesori; i leggendari Cavallini Verdi, sos Caddos Birdes che corrono liberi tra laghi e fiumi, boschi di sughere e querce del Nord della Sardegna… e infine per punire le monellerie… arriva Mommotti.
Sul palco en plein air nel paese del Barigadu “Chi c’è? Mommotti!!” offre l’occasione di confrontarsi con le creature seducenti e pericolose dell’immaginario, di conoscerne i tratti distintivi e i modi d’agire, per imparare a guardarsi da loro e dalle minacce che incarnano, con funzione di monito: in realtà sporgersi troppo sull’orlo di un pozzo o giocare in riva a un torrente impetuoso, o sotto il sole cocente o magari in una giornata di forte vento sono azioni temerarie e rischiose dalle conseguenze imprevedibili, simboleggiate dall’abbraccio feroce di una di queste terribili “madri”. Nel regno della fantasia, i rischi e le insidie assumono un nome e un volto e le storie emblematiche della novellistica popolare contengono spesso utili insegnamenti per proteggersi dalle insidie del mondo: nella mitologia sarda appaiono spesso figure femminili inquietanti e ambigue, come le Janas, fate benevole o dispettose accanto a Cogas e Surbiles, streghe e “vampire”, e le donne stupende che rapiscono bambine e bambini vicino ai pozzi, nelle giornate di sole o di vento e nel gelo dell’inverno. E poi ci sono i “mostri” come Mommotti (con tutte le sue varianti, come Momotti, Mommoti, Bobbotti, Bobboi), un incubo notturno che si materializza negli angoli oscuri della casa, contro la cui malvagità e spietatezza esiste un unico “antidoto”, ovvero comportarsi bene e non far innervosire i grandi, perché quell’essere famelico munito di coltellaccio nulla può contro la forza catartica della bontà e della gentilezza.
INGRESSO GRATUITO per tutti gli eventi
Festival “Palcoscenici d’Estate”
Il VI Festival “Palcoscenici d’Estate” prosegue ad Allai fino al 24 agosto, con un ricco carnet tra spettacoli e concerti, intrattenimenti enogastronomici e sfilate di moda, con una particolare attenzione ai giovanissimi e alla tutela e promozione della lingua e della cultura della Sardegna.
Il fascino di un’antica fiaba tramandata dai Fratelli Grimm, rivive sulla scena con “Hänsel e Gretel”, coinvolgente e immaginifico spettacolo de L’Effimero Meraviglioso, in scena giovedì 8 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro ad Allai: sotto i riflettori Michela Cidu, Elisa Giglio e Federico Giaime Nonnis per la regia di Antonello Santarelli, anche autore del testo, che privilegia una chiave comica e grottesca nel disegnare i caratteri dei personaggi, tanto che perfino la strega risulta “buffa”, se non proprio “simpatica” mentre i due fratellini conservano la purezza dello sguardo dell’infanzia, ma riescono comunque a salvarsi grazie all’astuzia, unita all’intraprendenza e al coraggio, forti della certezza e del calore del reciproco affetto, continuando a prendersi cura l’uno dell’altra anche nelle peggiori difficoltà e nei momenti di pericolo.
“Dalla Sardegna alla Sicilia” sul filo delle note per “un viaggio nella musica d’autore”, venerdì 9 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro con il progetto musicale, firmato Palazzo d’Inverno, che riunisce artisti provenienti dalle due Isole: la cantante Giusy Murgia Onnis con il chitarrista Gianluca Podda ed il pianista Enrico Atzeni accanto al chitarrista e compositore Germano Seggio con Marco D’Arpa al basso e Vito Di Pietra alla batteria, per un concerto che mescola sonorità antiche e contemporanee, musica popolare e brani originali.
Infine domenica 11 agosto alle 22 in piazza dei Balli ad Allai appuntamento con gli “Spaghetti Musicali” a cura della ProLoco Allai in collaborazione con il Comune e con il Teatro del Segno: ritorna la tradizionale kermesse enogastronomica con le prelibatezze della tradizione del Barigadu.
Focus sulla cultura e sulle tradizioni dell’Isola, sulle radici e sul senso d’identità con il VI Festival “Palcoscenici d’Estate” firmato Teatro del Segno, fra spettacoli e concerti, proiezioni cinemaografiche e… sfilate di moda, con artisti come la cantante e attrice Anna Lisa Mameli e il pianista Corrado Aragoni per un omaggio ad Astor Piazzolla, gli attori Giuseppe Ligios e Marina Serra, alle prese con un capolavoro di Ettore Scola, trasportato sulla scena, e ancora il comico Gabriele Cossu con la cantante Pamela Lorico nell’esilarante “Communication” e gli eclettici Renzo Cugis (L’Armeria dei Briganti) e Lele Pittoni (Ratapignata) in “Ti tiro una foto”.
Il VI Festival Palcoscenici d’Estate ad Allai è organizzato dal Teatro del Segno con ideazione e direzione artistica di Stefano Ledda, e realizzato con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e inserito nel progetto Intersezioni / rete di festival senza rete promosso da Fed.It.Art Sardegna, e si avvale delle preziose collaborazioni con la Fondazione Sardegna Film Commission e il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna. Il Teatro del Segno aderisce al CUSS / Coordinamento Unitario dello Spettacolo dal vivo della Sardegna.