Teatro del Segno: domenica 18 agosto h 22 “Una Giornata Particolare” del Teatro d’Inverno ad Allai per Palcoscenici d’Estate
Viaggio nell’Italia degli Anni Trenta con “Una Giornata Particolare” del Teatro d’Inverno, dall’omonimo film di Ettore Scola con adattamento e regia di Giuseppe Ligios, anche protagonista sulla scena insieme con Marina Serra, nei ruoli interpretati rispettivamente (e splendidamente) da Marcello Mastroianni e Sophia Loren, in cartellone domenica 18 agosto alle 22 in piazza Santo Isidoro ad Allai per la VI edizione del Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Allai e della Regione Autonoma della Sardegna. Uno strano ma anche significativo incontro tra un uomo e una donna, in quel fatidico 6 maggio 1938 in cui si svolge la visita ufficiale di Adolf Hitler a Roma, mentre la radio racconta con toni enfatici i momenti cruciali dello storico appuntamento tra il Führer e il Duce Benito Mussolini: mentre la capitale è in fermento per le celebrazioni, s’incrociano fugacemente i destini di Gabriele, ex annunciatore dell’EIAR condannato al confino in Sardegna a causa del suo orientamento omosessuale, e dunque non conforme all’ideale “virile” della propaganda di regime e Antonietta, sposa sottomessa e fedele di Emanuele, impiegato ministeriale nonché fervente fascista, che l’ha resa madre di sei figli.
“Una Giornata Particolare” affronta questioni delicate e complesse come la condizione femminile, nell’immaginario collettivo ma anche nella percezione individuale, nel Belpaese e le discriminazioni e le persecuzioni messe in atto durante il fascismo verso gli omosessuali, sulla falsariga del capolavoro di Ettore Scola (anche autore del soggetto e della sceneggiatura insieme con Maurizio Costanzo e Ruggero Maccari) che disegna un vivido affresco della società italiana durante il Ventennio. Il film presentato in concorso al Festival di Cannes, dove ricevette critiche favorevoli, a conferma di una felice stagione del nostro cinema, ha ottenuto il Premio David di Donatello per la miglior regia e per l’interpretazione di Sophia Loren, vincitrice anche del Nastro d’Argento (Nastri d’Argento anche per miglior sceneggiatura e per le musiche di Armando Trovajoli), oltre alle nominations al Premio Oscar e al Golden Globe come miglior film straniero e per Marcello Mastroianni come miglior attore, senza dimenticare il Globo d’Oro per il miglior film e per Sophia Loren e Marcello Mastroianni e il Premio César come miglior film straniero ed è considerato uno dei “100 film italiani da salvare”, ovvero inserito tra le “100 pellicole che hanno cambiato la memoria collettiva del Paese tra il 1942 e il 1978”nell’ambito dell’iniziativa promossa in seno alle Giornate degli Autori della Mostra del Cinema di Venezia.
“Una Giornata Particolare” nella mise en scène del Teatro d’Inverno, con la voce fuori campo di Teresa Soro nelle vesti della portinaia, simbolo della mentalità dell’epoca e dei (pre)giudizi ma anche delle paure del “popolo” sotto il regime, mette a confronto due solitudini: da una parte un uomo costretto a “nascondersi” ovvero a pagare il prezzo per una “colpa” inesistente, quale la non perfetta aderenza al modello del “maschio italiano” e dall’altra una donna vittima inconsapevole proprio di quello stesso stereotipo, imprigionata tra i suoi doveri di moglie e madre, succuba di un marito egocentrico e brutale, incapace di qualsiasi slancio amoroso come di esprimere affetto o tenerezza. Il volo di un uccello fuggito dalla sua gabbia, rappresenta l’occasione per una inattesa collisione tra due universi paralleli: Gabriele e Antonietta si riconoscono come anime ferite, entrambi costretti a subire regole e costrizioni in nome di un sistema di valori imposto dall’esterno, e più in generale a misurarsi con le difficoltà di un’esistenza sotto la dittatura, come cittadini di una classe inferiore, privati della dignità e della libertà.
Nell’intrecciarsi dei loro sguardi, nella reciproca confessione della propria infelicità, i due protagonisti trovano una sorta di temporaneo sollievo, con la consapevolezza di potersi togliere la maschera e parlarsi con sincerità, e finiscono per condividere una breve parentesi sentimentale, come in una sospensione di tempo, in cui ciascuno rappresenta per l’altro una proiezione di sé, uno spirito affine, un proprio simile con cui mettersi a nudo, trovando finalmente comprensione e consolazione. Un breve incontro, di cui resterà appena l’ombra di un ricordo, in “una giornata particolare”, ma che cambierà per sempre le loro vite, restituendo loro la certezza che quell’isolamento, quel silenzio possano essere infranti e che ciascuno di loro, in quanto essere umano, abbia il diritto di aspirare alla felicità.