Teatro del Segno “Grimm Tales” di Marco Nateri
Teatro del Segno “Grimm Tales” di Marco Nateri,La fiaba de “Il Signore del Castello” di Ferdinand Philipp Grimm rivive sulla scena in “Grimm Tales”, poetico e immaginifico spettacolo ideato, scritto e diretto da Marco Nateri, costumista e scenografo di fama internazionale, in cartellone in anteprima nazionale DOMANI (domenica 11 agosto) alle 19.30 nel Parco della Biblioteca di Santu Lussurgiu sotto le insegne della XVI edizione del Festival “Percorsi Teatrali”organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda e con il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e della Regione Autonoma della Sardegna.
La sesta giornata della kermesse nel “paese nel vulcano” inizia con Una Favola al Giorno, la rassegna dedicata ai più piccoli, con le letture da “Le fiabe del focolare”, la celebre antologia di novelle curata da Jacob e Wilhelm Grimm, per un omaggio ai fratelli Grimm: appuntamento, DOMANI (domenica 11 agosto) alle 10.30 nel Parco della Biblioteca, con la storia de “L’Uccello d’Oro” dove un giovane principe parte per compiere un’ardua impresa, e durante il viaggio si confronta con la malvagità del cuore umano e le insidie del mondo, ma infine trova l’amore e (forse) la felicità. Poi il debutto di “Grimm Tales” di Marco Nateri dedicato a Ferdinand, il minore dei fratelli Grimm (DOMANI, domenica 11 agosto alle 19.30 sempre al Parco della Biblioteca) e infine cinque pièces di Teatro da Balcone DOMANI (domenica 11 agosto) a partire dalle 22.30, da “Ti amo Maria” con Stefano Carta a “Solo otto sono di Ottavio” con Rosellina Lo Nardo, a “Folle no solo me stessa” con Fiorella Frau, “Le Beatrici” con Federica Murgia e “Stasera sento di dover dire grazie” di e con Emanuele Dedoni, per un itinerario nel centro storico del paese del Montiferru.
Arte e vita s’intrecciano in “Grimm Tales”, originale pièce teatrale a misura di bambine e bambini interpretata da Anna Paola Marturano e Valentino Pili, con drammaturgia e regia di Marco Nateri, che firma anche i costumi, realizzati da Il Teatro della Sartoria di Sarroch e dall’ICAM di Foligno e (insieme con Stefano Ledda) anche scenografie e disegno luci, mentre la selezione musicale è curata da Fabiano Varani, con sound design di Raimondo Marras, nuova produzione del Teatro del Segno: la storia dell’amicizia fra due principi, così forte e sincera da vincere la morte, raccontata ne “Il Signore del Castello” di Ferdinand Philipp Grimm si fonde all’esistenza travagliata dell’autore, fratello minore dei più famosi Jacob e Wilhelm Grimm, tenuto in disparte e isolato dalla famiglia per le sue abitudini da bohémien, tanto più in seguito a una misteriosa “confessione”, ma da sempre considerato un “perdigiorno” e un “fannullone” dai parenti, nonostante ne convidesse l’interesse e gli studi sulla narrativa popolare e sulla cultura germanica.
Ne “Il Signore del Castello”, una favola moderna scritta da Ferdinand Philipp Grimm, il più giovane e “sognatore” dei figli dell’avvocato Philip Wilhelm Grimm e di Dorothea Zimmer, incentrata sul tema dell’amicizia, elementi fantastici si intrecciano ad altri più realistici e squisitamente “umani”: il nobile temperamento come la raffinata educazione e il rango dei due protagonisti, entrambi di stirpe regale, rimandano a una dimensione fiabesca e a un’epoca remota e fuori dal tempo, ma le affinità elettive, l’affetto e la stima reciproca rientrano nella sfera delle emozioni terrene. Il piacere della reciproca compagnia, la condivisione dei momenti di svago e di riflessione, la confidenza e la simpatia rinsaldano un legame nato spontaneamente e rafforzatosi nel tempo, tanto da spingere i due principi a un giuramento (questo sì davvero “fiabesco”): i due si promettono che la loro amicizia non finirà mai e anzi, se uno di loro dovesse morire per primo, ritornerà per svelare all’altro i misteri dell’aldilà. Sorprendentemente – ma non troppo – davanti al dolore dell’amico, che non sa consolarsi per la terribile perdita e non riesce più né a mangiare né a bere né a dormire, il principe defunto invita l’altro presso di sé come ospite nella sua dimora ultraterrena e qui i due trascorrono un periodo indefinito in piena armonia e serenità, finché ritornato nel suo regno e scopertosi ormai vecchissimo, anche il principe superstite si accinge a lasciare la vita per raggiungere l’amico in Paradiso.
In un avvincente racconto per quadri, fra teatro di narrazione e teatro di figura, impreziosito dalle silhouettes realizzate dall’attrice e incisora Anna Paola Marturano, Marco Nateri rievoca la figura (quasi) dimenticata di Ferdinand Philipp Grimm, relegato nell’ombra a causa del successo e della fama di Jacob e Wilhelm Grimm, docenti universitari e affermati studiosi, che con “Le fiabe del focolare” (cui aveva contribuito anche Ferdinand) e le “Leggende Germaniche” hanno nutrito l’immaginazione di tanti giovanissimi lettori, oltre a riscoprire e valorizzare il folklore tedesco. Il talento di Ferdinand Philipp Grimm e la sua vocazione letteraria non sono sufficienti per garantire al giovane un adeguato sostentamento, tanto più in seguito al licenziamento da parte della prestigiosa casa editrice berlinese di Georg Reimer, e l’autore di vari racconti e delle “Fiabe di monti e castelli” nonché curatore di un’edizione delle opere di Heinrich von Kleist, con illustri frequentazioni con intellettuali e letterati del calibro di Ludwig Tieck, Jean Paul e Heinrich Heine, e che aveva intrapreso anche una breve carriera d’attore nei suoi anni bavaresi, muore prematuramente, per una polmonite, a soli cinquantasei anni, in solitudine e lontano dalla famiglia.
Un raffinato gioco metateatrale e metaletterario per evocare sulla scena l’artista tedesco, ingiustamente relegato ai margini della storia per il suo spirito nomade e irrequieto, libero e anticonformista: in “Grimm Tales” di Marco Nateri, Ferdinand Philipp Grimmriemerge dall’oblio per ricominciare a narrare le sue storie avvincenti, oniriche e fantastiche e di grande modernità, in cui le atmosfere incantate fanno da cornice a esperienze e sentimenti profondamente e autenticamente umani, nell’Ottocento come nel Terzo Millennio.
Infine cinque pièces di Teatro da Balcone per suggestivi itinerari nel cuore del “paese nel vulcano” DOMANI (domenica 11 agosto) a partire dalle 22.30, da “Ti amo Maria” (da un testo di Giuseppe Manfridi) nella versione di Stefano Carta a “Solo otto sono di Ottavio” (da “Il figlio di Bakunìn” di Sergio Atzeni) nell’interpretazione di Rosellina Lo Nardo, a “Folle no solo me stessa” (da una pièce Giuseppe Manfridi) con Fiorella Frau, a “Le Beatrici” (dal fortunato monologo di Stefano Benni) con Federica Murgiae “Stasera sento di dover dire grazie” di e con Emanuele Dedoni (da un’intervista di Fortunato Ladu) sul tema degli incendi, più che mai attuale ancora oggi in Sardegna.
OGGI – SABATO 10 AGOSTO A SANTU LUSSURGIU TRA FIABE, LIBRI E TEATRO
Focus sulla drammaturgia contemporanea con l’anteprima nazionale de “L’Abito Nero” (produzione Attiva-Mente), uno spettacolo di Donato Di Stasi (che firma drammaturgia e regia) liberamente ispirato a “La Voix humaine” di Jean Cocteau, interpretato da Domenico Surace, in cartellone STASERA (sabato 10 agosto) alle 21.30tra i Contrafforti di via dei Frati Minori a Santu Lussurgiu (OR) per il XVI Festival “Percorsi Teatrali”.
La quinta giornata della kermesse nel suggestivo “paese nel vulcano” si apre OGGI (sabato 10 agosto) alle 10.30 nel Parco della Biblioteca con le letture di Una Favola al Giorno, per un omaggio ai fratelli Grimm attraverso la riscoperta de “Le fiabe del focolare”; e sempre OGGI (sabato 10 agosto) alle 19.30 nel Parco della Biblioteca la presentazione, in forma di animazione-spettacolo, di “Parenti Serpenti”, il libro di Teresa Porcella e Roberta Balestrucci, impreziosito dalle illustrazioni di Marianna Balducci, edito da Rizzoli, per un insolito e divertente ritratto di famiglia, tra alberi genealogici, somiglianze e differenze, regole e ribellioni, quasi un viaggio alla riscoperta delle proprie radici e dei legami di sangue e d’affetto.
A seguire STASERA (sabato 10 agosto) alle 21.30 in anteprima a Santu Lussurgiu “L’Abito Nero” di Donato Di Stasi che, sulla falsariga del celebre monologo di Jean Cocteau, racconta la fine di una storia d’amore, attraverso le parole di chi si scopre con sgomento abbandonato e tradito ma è pure incapace di soffocare in sé la passione e la tenerezza, non più ricambiate, e di rassegnarsi alla fine improvvisa di una liaison. Un’anima ferita che cerca invano di nascondere il proprio turbamento con la speranza di riconquistare l’amante con una simulata allegria, per poi riprecipitare nel baratro, lasciandosi travolgere dalle lacrime e rivelando la verità su un inutile e fallito tentativo di togliersi la vita, mettendosi così a nudo in tutta la sua fragilità.
I PROSSIMI APPUNTAMENTI
Una Favola al Giorno lunedì 12 agosto alle 10.30 nel Parco della Biblioteca e sempre lunedì 12 agosto alle 21.30 nel Cortile dell’ex Asilo di via Suor Modesta va in scena “Il viaggio di Nicola Calipari” (produzione Tangram Teatro), uno spettacolo scritto, diretto e interpretato da Fabrizio Coniglio, in scena con Anna Mallamaci, ispirato a una moderna tragedia, trasformata a causa di intrighi e omissioni in un “giallo” internazionale. La pièce ripercorre una vicenda drammatica, con il racconto del rapimento e della prigionia di Giuliana Sgrena, attingendo ai diari e alla testimonianza della giornalista, collaboratrice del Manifesto per descrivere il rapporto con i terroristi, la paura, la speranza «per poi arrivare all'”inizio della fine”, con la liberazione, l’incontro con Nicola Calipari e il tragitto verso l’aeroporto», fino all’esplosione dei colpi di una mitragliatrice e la morte dell’agente del Sismi, vittima “fuoco amico”. «Il nostro viaggio si chiude con un’ipotesi di tribunale tratta dai documenti ufficiali della delegazione italiana in Iraq, ovvero la versione americana e quella italiana sui fatti del 4 marzo 2005» – rivela l’attore e regista Fabrizio Coniglio –. «Metteremo così a confronto le dichiarazioni di Giuliana Sgrena con quelle del mitragliere americano Mario Lozano; evidenzieremo le omissioni e le contraddizioni della ricostruzione fornita dall’esercito americano, cercando di essere il più neutrali possibili, con la volontà di condurre lo spettatore a una riflessione e a un desiderio di giustizia e di verità».
Alla fine dello spettacolo, l’incontro con gli artisti e con la giornalista Giuliana Sgrena.
Una Favola al Giorno martedì 13 agosto alle 10.30 nel Parco della Biblioteca e sempre martedì 13 agosto alle 21.30 nel Cortile dell’ex Asilo di via Suor Modesta, un affascinante ritratto d’artista con “Gabriella Sempre / Omaggio a Gabriella Ferri” di OfficinAcustica, con la cantante e attrice Anna Lisa Mameli (autrice dei testi originali) protagonista sulle note del pianoforte di Corrado Aragoni (suoi gli arrangiamenti e la direzione musicale) e delle chitarre e degli altri strumenti a corda suonati da Tonino Macis, per un’antologia di canzoni indimenticabili. «Mi ricordo di te, di quando ero una bambina nella prima metà degli anni settanta… e mia madre non si perdeva una puntata di Mazzabubù, e di conseguenza neanche io» – scrive Anna Lisa Mameli –. «Mi ricordo la tua valigia, la faccia truccata da clown, la voce ruvida e le interpretazioni ironiche e struggenti, che hanno saputo regalare al mondo un affresco autentico e sincero della tua Roma…». Sul filo dei ricordi, si compone il ritratto di Gabriella Ferri, raffinata e versatile interprete della canzone romanesca come della musica popolare, autrice, attrice e stella del cabaret, nonché conduttrice televisiva «dalla personalità dirompente», dotata di carisma e talento, ma «sempre in bilico tra amore e odio verso quel ‘mondo dello spettacolo’ colpevole di fare dell’arte un mercimonio, nel quale gli artisti gravitavano come meteore intorno alle mode del momento». “Gabriella Sempre” – a vent’anni dalla scomparsa – ne ripercorre la «vita intensa, ricca di amore e di sofferenza, chiaroscuri di un’anima pura, autentica e generosa, riconoscibili nelle infinite sfumature della sua voce».
Una Favola al Giorno mercoledì 14 agosto alle 10.30 nel Parco della Biblioteca e sempre mercoledì 14 agosto alle 21.30 nel Cortile dell’ex Asilo di via Suor Modesta un divertente affresco della società con “L’Amore… Eh?!”, uno spettacolo ideato, scritto e interpretato da Consuelo Melis e Sara Sossich con la direzione di Michela Sale Musio e Tiziana Troja (Le Lucide di LucidoSottile) e le voci (fuori campo) di Luca Carta e Azzurra Miniti, che affronta con una cifra ironica e pungente le diverse sfaccettature del sentimento più universale, ma anche i legami familiari, tra affetto e “interesse”. Una commedia nera e surreale per la sezione “Dal Balcone al Palcoscenico”: di ritorno dopo il funerale dei genitori, due sorelle, Consuelo e Sara, discutono della questione spinosa dell’eredità: «la volontà dei defunti sarebbe di lasciare tutto il patrimonio a chi, tra le figlie, convolerà a nozze per prima» e quindi «il matrimonio annunciato della terza sorella, Simona, rischierebbe di lasciarle a bocca asciutta». Le due donne cercano di immaginare una soluzione «per evitare di vedere l’agognata fortuna dissolversi in un lampo», poi una buona notizia, almeno dal loro punto di vista, si rivela «solo l’inizio dei guai». Tra battute e gags, le due sorelle «si rinfacciano a vicenda la loro assoluta incomprensione del maschio moderno, della vita di coppia, del sesso, e divagano sul significato dell’amore, il sentimento più studiato e analizzato da secoli».
Una Favola al Giorno venerdì 16 agosto alle 10.30 nel Parco della Biblioteca e sempre venerdì 16 agosto a partire dalle 22.30 una nuova tranche di Teatro da Balcone, con quattro brevi pièces che illuminano il centro storico di Santu Lussurgiu tracciando un itinerario tra gli angoli più suggestivi del paese del Montiferru.
Infine la magia del nouveau cirque sabato 17 agosto alle 21.30 in piazza Mercato con “Re/tornable”, di e con Gaspar Uriel Perissinotti (produzione Teatro del Sottosuolo) per chiudere in bellezza la kermesse in compagnia di Gasparato, un Clown Bianco alla ricerca del “suo” Augusto per ricomporre la classica coppia comica… tra gags esilaranti, esercizi acrobatici, numeri di giocoleria e sorprendenti invenzioni. Una pièce affascinante e coinvolgente, per il divertimento di grandi e piccini: Gasparato trova il suo compagno di scena proprio… tra il pubblico… in un susseguirsi di effetti speciali e lanci di boomerang: «un boomerang che torna è cosa da non credere, molti di noi l’hanno visto per la prima volta proprio in “Re/tornable”. Gasparato con grande abilità li fa volare sopra le teste del pubblico e, al ritorno a volte scoppiano palloncini, a volte vengono colpite le banane posizionate sopra la testa dell’artista». E gli oggetti volanti compiono le loro traiettorie perfette eppure imprevedibili, librandosi nell’aria, «lanciati con tanta precisione che l’artista riesce a prenderli persino con la bocca». “Re/tornable” sposa le arti circensi con i linguaggi della scena, con una drammaturgia rigorosa ma aperta agli imprevisti e quindi all’improvvisazione, nella costante interazione tra l’artista e il pubblico, che diventa così protagonista: «la creatività e l’ingegno sono preziosi strumenti per far divertire e innamorare le piazze», in un susseguirsi di situazioni comiche e paradossali e prove di bravura. «La voce dell’artista, grande direttore di orchestra, si destreggia tra suoni che cambiano con il suo umore e effetti di luci che passano per il suo corpo» – si legge nella presentazione – «Ma è dagli sbagli che nasce l’inaspettato, attraverso gli errori il super eroe dei bambini mostra la sua parte di umanità».
Il XVI Festival “Percorsi Teatrali” a Santu Lussurgiu (OR) è organizzato dal Teatro del Segnocon il patrocinio e il sostegno del Comune di Santu Lussurgiu e dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna e inserito nel progetto di “Intersezioni” / rete di festival senza rete a cura di Fed.It.Art. Sardegna, con preziose sinergie e collaborazioni con il CeDAC / Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna e con la Fondazione Sardegna Film Commission, l’Associazione Centro di Cultura Popolare U.N.L.A. e l’Associazione ProLoco di Santu Lussurgiu.
INGRESSO GRATUITO (fino a esaurimento posti) per tutti gli spettacoli e i concerti
per saperne di più: www.teatrodelsegno.com
CONTATTI: [email protected] | [email protected]
t . 070.680229 | m. +39 351 6862271 (anche whatsapp)