XXV Festival dei Tacchi
XXV Festival dei Tacchi, Jerzu e Ulassai dal 2 all’8 agosto 2024
Domani la quarta giornata del XXV Festival dei Tacchi dedicato agli esseri sensibili
Il palco della Stazione dell’Arte ospiterà alle 21.30 Domenico Iannacone, che dall’esperienza tv
passa al teatro di narrazione per raccontare storie straordinarie di ordinaria marginalità.
Alle 19.15 Arianna Scommegna accompagnerà il pubblico nel mondo tumultuoso di un’anima fragile,
quella dell’artista maledetto, cantautore e poeta, Piero Ciampi.
Domani, alle 21.30 alla Stazione dell’Arte di Ulassai, il giornalista d’inchiesta Domenico Iannaconesale sul palco, accompagnato dal musicista Francesco Santalucia, col suo Che ci faccio qui, in scena (Teatro del loto – Teatri molisani). Le storie più straordinarie sono quelle che ci passano a fianco senza che ce ne accorgiamo. Il racconto televisivo neorealistico di Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia. Il palcoscenico diventa luogo fisico ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare. Le storie così riprendono forma, si animano di presenza viva e voce e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate. Il teatro di narrazione diventa in questo modo anche teatro civile in grado di ricucire la mappa dei bisogni collettivi, dei diritti disattesi, delle ingiustizie e delle verità nascoste. Mentre le immagini aprono squarci visivi, facendoci scorgere volti, case, periferie urbane ed esistenziali, le parole dilatano la nostra percezione emotiva e ci permettono di entrare, come una voce sotterranea, nelle viscere del Paese.
Alle 19.15 sempre alla Stazione dell’Arte di Ulassai, la pluripremiata attrice e autrice Arianna Scommegna, accompagnata alla fisarmonica da Giulia Bertasi, indaga il percorso esistenziale e artistico di un poeta e cantautore scomodo e spesso incompreso nello spettacolo E bastava una inutile carezza a capovolgere il mondo. Racconto anarchico e poetico di Piero Ciampi (produzione Atir, Teatro Ringhiera). Attraverso le canzoni e le poesie dell’artista livornese scomparso nel 1980, ripercorre il suo universo: le sue canzoni, il vino, le fughe, gli amori; un personaggio d’eccezione che reinventerà la nostra musica d’autore. In quanto poeta, disadattato al sistema e fuori dalle regole, nella sua opera la sua vita è una porta che si spalanca sui mondi più oscuri e (im)possibili della canzone e della cultura italiana del dopoguerra. Una vita a precipizio: fuori dalle logiche e dagli schemi, il percorso di un diverso che aveva tutte le carte in regola per essere un artista.
Alle 18 alla Stazione dell’Arte, va in scena Tra due popoli, l’esito scenico del laboratorio teatrale condotto, durante l’anno scolastico, dagli attori e autori del Cada Die Teatro, Silvestro Ziccardi e Lara Farci. In scena i bambini e le bambine della quarta e della quinta classe della scuola primaria. «Siamo partiti da una storia che alcuni anni fa Giancarlo Biffi ha scritto e messo in scena – spiega Ziccardi -. L’autore aveva in mente le macerie del vecchio ponte di Mostar distrutto durante la guerra in ex Jugoslavia. Il ponte era stato per tanti anni il simbolo di una possibile convivenza tra diverse civiltà. Si tratta di una fiaba che fa bene tanto ai bambini quanto agli adulti; racconta di due popoli, i verduzzi e i gialluzzi, di un ponte metà gialluzzo e metà verduzzo, di un bambino di nome Iso e di una bambina di nome Malika».
La mattina di spettacoli in questa quarta giornata comincia alle 11, nella biblioteca comunale di Jerzu, ultima replica di Benvenuto in della compagnia cagliaritana e organizzatrice del Festival, Cada Die Teatro. In scena Alessandro Mascia e Giorgio Del Rio diretti da Pierpaolo Piludu.
IMMERSI NEL FESTIVAL
Come ogni anno, durante le mattine del Festival sarà possibile partecipare alle attività collaterali di “Immersi nel Festival” per entrare in contatto ancora di più con i territori che ospitano la manifestazione, la loro cultura e le loro tradizioni. Sarà quindi possibile prendere parte ai corsi di yoga (7 e 8 agosto) a cura di Sofie Van Looy e al corso di tessitura (8 agosto), a cura della cooperativa tessile Su Marmuri. Sarà possibile visitare le opere di Maria Lai e di altri importanti artisti che contribuiscono a rendere Ulassai un vero e proprio museo a cielo aperto con la Passeggiata nel museo a cielo aperto (8 agosto), organizzata da Sardinia E-motion; un’altra passeggiata, ma di tutt’altro tipo sarà quella curata da Valentina Allegria alla scoperta delle erbe officinali (7 agosto) del territorio con la spiegazione delle proprietà terapeutiche, alimurgiche e folkloristiche delle piante. Infine sarà possibile partecipare a un viaggio nella storia, nella cultura e nelle tradizioni alla scoperta del cannonau, del vermentino e dei grandi rossi del territorio con la degustazione in cantina (dal lunedì al sabato), a cura di Jerzu Antichi Poderi.
Info su www.festivaldeitacchi.com
Il Festival dei Tacchi è sostenuto da Comune di Jerzu, Comune di Ulassai, Cantina Antichi Poderi, Fondazione di Sardegna, Regione Autonoma della Sardegna e Ministero della Cultura.