ROMA 4 SETT 2024 – USEM, Unione Sportiva Euromediterranea, accanto alla Nazionale del Regno delle due Sicilie, hanno dato vita, nei giorni scorsi, ad un importante e proficuo gemellaggio, che si pone, come obiettivi, il dialogo internazionale, la pace, la cultura, i grandi valori dello sport inteso come benessere psico-fisico, amicizia tra i popoli e aggregazione sociale, senza dimenticare il valore dell’integrazione che rappresenta la base del lavoro e dell’impegno di tutte le associazioni raggruppate sotto l’egida del Movimento Uniti per Unire di cui è leader e fondatore il Prof. Foad Aodi.
A sancire il gemellaggio c’è stato l’incontro, a Chieti, tra Massimo Amitrano, Presidente Nazionale dell’Usem e della Nazionale del Regno delle Due Sicilie, e la PDr. Wafaa Nahhas, a sua volta Presidente dell’Unione Arabi del 48, intellettuale cristiano-palestinese, docente di chimica nel suo Paese, che collabora da anni con il Prof. Aodi, che ha voluto sancire questo patto accompagnata in Italia anche dalla sua famiglia (i figli sono brillanti studenti di medicina a Chieti) in un viaggio di valori e di amicizia e di nuovi progetti. Una presenza, la sua, che non poteva non essere caratterizzata anche da una tappa per rivedere il Vaticano, nel segno del rafforzamento del rapporto tra cristiani del Medio Oriente e il Vaticano.
L’incontro Amitrano-Nahhas ha avuto due punti focali di discussione, con la immancabile regia del presidente di Uniti per Unire, Amsi (Associazione Medici di Origine Straniera in Italia) e Co-mai (Comunità del Mondo Arabo in Italia), il Prof. Foad Aodi.
Si è prima di tutto discusso della necessità di creare “ponti sportivi internazionali”, organizzando incontri calcistici, all’insegna del dialogo e dell’amicizia, tra la Nazionale del Regno delle Due Sicilie, la nazionale USEM, che fa parte del Movimento Uniti per Unire e una selezione di stelle dell’Unione Arabi del 1948, che ha già fondato una nazionale per conto proprio, composta da giocatori di serie A, ex giocatori.
Oltre allo sport, si annunciano scambi di visite e spazio ad altri tipi di sport, come pallacanestro e pallavolo, con il coinvolgimento di quanti più giovani possibile.
L’altro punto concreto, messo in agenda, è quello di organizzare gemellaggi tra i comuni dei Paesi Arabi del 1948, cioè coinvolgendo i palestinesi che vivono in Israele, chiamati Arabi del 1948 perché sono rimasti in questa terra dal giorno della fondazione di Israele, avvenuta proprio nel 1948. Si è discusso, inoltre, di proficui gemellaggi tra alcuni Paesi della Campania e Paesi Arabi del 1948, allo scopo di intensificare la cooperazione nella sanità, nella cultura, nella scuola, nello sport, nonché il dialogo interculturale e quello interreligioso.
Il Prof. Foad Aodi commenta con entusiasmo questa nuova brillante iniziativa, che si unisce ai numerosi gemellaggi e alle partnership internazionali che caratterizzano da anni la sua instancabile vita associativa.
Nell’ambito di Arabi del 48 non è mai mancato il nostro impegno per lo sport, con la creazione già da tempo di una nostra nazionale, formata da professionisti e da ex calciatori, nell’ambito di un coinvolgimento dove non esistono distinzioni di religione, dal momento che i palestinesi giocano anche con gli ebrei, nella stessa squadra, nel nome dello sport che abbatte tutti i muri e le divisioni, come è giusto che avvenga.
In occasione del programmato viaggio in Italia del Presidente Wafaa Nahhas, ho immaginato che fosse arrivato il momento giusto delle presentazioni, e ho voluto organizzare questo incontro con il Presidente USEM e della Nazionale del Regno delle Due Sicilie, simbolo dello sport nel Sud Italia, Massimo Amitrano dove hanno partecipato anche i figli della Dr.ssa Nahhas .
Due Nazionali, due simboli del calcio e dello sport come strumento di dialogo e pace, per continuare nel nostro percorso all’insegna dei valori da cui la collettività non può prescindere, come indicato da sempre nelle nostre battaglie e nei nostri progetti associativi», ha dichiarato il Prof. Foad Aodi esperto di Salute Globale e di Dialogo e Integrazione Internazionale.
Accanto alle dichiarazioni di Aodi, ecco le parole cariche di entusiasmo del Presidente di Unione Arabi del 48, Wafaa Nahhas.
«Non posso che esprimere tutta la mia contentezza e soddisfazione per l’avvenuto incontro con il Presidente Amitrano, e ringrazio prima di tutto il Prof. Aodi che ha voluto questo appuntamento che aperto la strada ad un gemellaggio di cui sono già fiera, con alla base l’impegno delle rispettive associazioni e quello delle nostre due Nazionali.
Posso dire sin da ora che noi, come Arabi del 48, daremo il massimo, così come sono certa farà USEM, allo scopo di promuovere, tutti insieme, ponti sportivi e dialogo interculturale e interreligioso tra i Paesi.
Sosterremo tutte le iniziative per quanto riguarda sia il primo punto dell’accordo del protocollo d’intesa, quello dei già citati ponti sportivi, sia il secondo, ovvero il gemellaggio.
Siamo disponibili da subito, ha detto ancora il Presidente Wafaa Nahhas, per promuovere e trasmettere, a tutti i nostri giovani, uomini, donne di tutte le religioni, questo importante protocollo.
In più, come anche parte integrante dell’Unione Arabi del 48, e anche cristiani, sicuramente l’Italia e il Vaticano sono nel nostro cuore e agiremo sempre in nome dell’amicizia e del legame ci lega a loro. Ringraziamo, per tanto, per il suo supporto e la sua instancabile attività per promuovere pace e dialogo, il “nostro” Papa Francesco, vicino sin dal primo giorno a tutti i cristiani del Medio Oriente, in particolare quelli che vivono in Palestina», ha concluso Wafaa Nahhas, che nella sua tappa italiana non ha mancato, come detto, di fermarsi a Roma, città a cui è legatissima.
Inoltre, grazie sempre all’impegno del Prof. Aodi, il Presidente Wafaa Nahhas ha potuto prendere parte ad una visita conoscitiva all’Università Uninettuno, grazie anche alla concessione del Rettore Maria Amata Garito, che instaura collaborazioni da anni con il Professor Aoudi e con i movimenti che lui presiede.
Wafaa Nahas ha visitato l’Università, in compagnia di Aodi, al fine di capire l’esperienza accademica italiana e portare queste buone pratiche anche nei nostri paesi di origine, sempre favore dei ponti della formazione e della cultura, capisaldi imprescindibili di Unione Arabi del 48.
In più, grazie alla concessione degli amici dell’Associazione stampa estera, il Prof. Aodi e Wafaa Nahhas hanno visitato la nuova sede prestigiosa della stampa estera a Palazzo Grazioli a Roma, allo scopo di conoscere una realtà molto importante in Italia, ovvero “la casa” dei corrispondenti stranieri che, con il loro instancabile lavoro, trasmettono informazioni in tutto il mondo dall’Italia.
Queste sono le tappe importanti che hanno caratterizzato la proficua visita italiana del Presidente dell’Unione Arabi del 1948, Wafaa Nahhas, eletta anche come responsabile del Consiglio Direttivo, formato da donne, uomini, avvocati, giornalisti e esperti nei vari campi ,il tutto grazie alla fondazione dell’Unione da parte del Prof. Aodi.
Non mancano le dichiarazioni di Massimo Amitrano, Presidente di USEM e della Nazionale del Regno delle Due Sicilie.
«L’incontro che c’è stato sabato scorso a Chieti, con il Presidente Nahhas, rappresenta, con noi di USEM e della Nazionale del Regno delle Due Sicilie, l’etnia del Sud Italia, da una parte, con i suoi valori e la sua progettualità, e il Movimento Arabi del 1948 dall’altra con la sua etnia cristiano-palestinese.
Si è dato vita, quindi grazie al Prof. Aodi, all’inizio di importanti rapporti culturali, sociali e sportivi tra le due etnie.
La nostra Nazionale del Regno delle Due Sicilie, ricordiamolo, racconta, partendo dalla storia borbonica, valori e cultura che affondano le proprie radici in un passato che non si può dimenticare e che noi puntiamo a far rivivere anche nel presente e nel futuro.
Oggi abbiamo la possibilità di continuare a trasmettere i nostri valori, dice ancora Amitrano, aprendoci a nuove esperienze, attraverso questi proficui scambi e gemellaggi con le varie etnie del mondo, che ci condurranno all’organizzazione di eventi molto importanti.
Ricordiamo che Unione Arabi del 1948 possiede da tempo una propria Nazionale di Calcio, per cui un primo evento sarà un amichevole tra le nostre due nazionali.
Inoltre abbiamo deciso di iniziare dei rapporti di collaborazione con gruppi di giovani scout delle due etnie.
Ci occuperemo anche di altri sport, come il basket, promuovendo la cultura dello sport con le scuole e con gli studenti, come abbiamo sempre fatto, potendo anche contare adesso sul supporto di Unione Arabi del 48, con cui, sono certo, il gemellaggio darà vita ad una crescita da parte di entrambi. E per tanto ringrazio per il suo impegno e il suo entusiasmo il Presidente Wafaa Nahhas, nonché il mio grande amico Prof. Aodi, Direttore Sanitario e Portavoce della Nazionale del Regno delle Due Sicilie», conclude Amitrano.
«In un momento in cui, nel mondo, e in particolare in Medioriente, le guerre non si fermano, è dovere di tutte le nostre associazioni, come avviene sin dal primo giorno, lavorare uniti per la pace e per il dialogo internazionale e per l’integrazione, grazie anche allo sport».
Così il Prof. Foad Aodi, Presidente dell’UMEM, Unione Medica Euromediterranea, esperto di salute globale, corrispondente dall’Italia per prestigiose testate straniere nonché’ membro del Direttivo Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, direttore sanitario e portavoce della USEM e della Nazionale del Regno delle due Sicilie, corrispondente dall’Italia per Agenzie di Stampa, giornali e Tv di Paesi Arabi e del Golfo, nonché docente all’Università di Tor Vergata e già 4 volte Consigliere dell’Ordine di Roma e membro registro esperti della Fnomceo, e ancora direttore sanitario del Centro Medico Iris Italia e il Dr.Nadir Aodi Podologo coordinatore Commissione Nuove generazioni di Amsi e Uniti per Unire e vice segretario generale dell’USEM.