(Adnkronos) – "Per il tumore all'ovaio di cui è affetta Bianca Balti ci sono ottime possibilità di trattamento con alte probabilità di successo. Ciò grazie anche al fatto che oltre alla chirurgia abbiamo a disposizione farmaci molto attivi in questi casi. Si tratta di farmaci chemioterapici e farmaci di mantenimento di tipo Parp-inibitori". Così Giovanni Scambia, direttore scientifico della Fondazione Policlinico Agostino Gemelli Irccs di Roma, commenta il caso della top model che con un post su Instagram ha rivelato di aver subito un intervento chirurgico per l'asportazione di un carcinoma ovarico al terzo stadio. "Balti ha anche una mutazione del gene Brca – ricorda Scambia a margine del Congresso Esmo 2024 in corso a Barcellona -. Questa è una situazione che si presta a due considerazioni: per prima cosa va sottolineato che oggi siamo in grado di curare molto meglio questo tipo di tumore e in molti casi otteniamo la guarigione delle pazienti. Balti fa bene dunque ad essere ottimista in merito alla sua condizione clinica. La seconda considerazione è relativa alla importanza della prevenzione: è fondamentale, e in caso di mutazione del gene Brca va attuata la chirurgia preventiva profilattica che consiste nella ovarectomia, ovvero l'asportazione delle ovaie. Importante identificare le pazienti che hanno la mutazione Brca attraverso gli opportuni controlli". Molte volte "l'identificazione avviene su base familiare, ovvero se si hanno casi in famiglia per tumore al seno o alle ovaie. In questi casi – raccomanda – è bene rivolgersi agli ambulatori ospedalieri specifici". —[email protected] (Web Info)
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