Cagliari, “Storie di volti e silenzi” celebra gli albori del cinema Western
Martedì 10 settembre prende il via l’VIII edizione dedicata alle origini di un genere molto amato e particolarmente affine al cinema muto.
La rassegna organizzata da La macchina cinema porta in calendario diciassette film e il consueto evento speciale
CAGLIARI. Sarà dedicata “Alle origini del Western” l’VIII edizione di “Storie di volti e silenzi. La magia del cinema muto”, che prende il via il 10 settembre per proseguire fino al 5 novembre negli spazi del Centro culturale Hermaea in Cagliari/Pirri in via Santa Maria Chiara 24.
La rassegna cinematografica è organizzata dall’Associazione culturale “La macchina cinema” con il sostegno della Regione Sardegna. Tutti gli appuntamenti avranno inizio alle 20 con ingresso libero e gratuito.
Le caratteristiche peculiari rendono il western particolarmente affine al cinema muto: dialoghi stringati, focus sull’espressività degli attori, attenzione alla scelta delle inquadrature, alla scenografia e fotografia, finalizzate a bilanciare la scarsezza del parlato a beneficio di un risultato altamente suggestivo, dimostrano ampiamente questa affinità e gli Anni Venti del Novecento offrono un’ampia scelta di titoli che hanno contribuito a scrivere le regole del genere.
Si tratta di un’occasione preziosa per godere della proiezione sul grande schermo di film di difficile reperimento, grazie alla collaborazione attivata con la National Film Preservation Foundation, organizzazione creata dal Congresso degli Stati Uniti a tutela del patrimonio cinematografico americano.
Il Western non solo è uno dei generi più amati della storia del cinema, ma vanta generazioni diverse di cultori, di sceneggiatori e registi. Gli albori si collocano a inizio Novecento, epoca in cui l’apparato di luoghi e persone collegato alla conquista dell’Ovest negli Stati Uniti è ancora vivo e attivo e, spesso, si trasforma in un set “reale”.
Oltre a possedere un valore storico-documentario elevato, i film in rassegna si distinguono per la peculiarità di alcuni temi e personaggi; in particolare, la narrazione delle protagoniste femminili si discosta sensibilmente da quella che è stata in qualche modo standardizzata nel canone del genere western e che spesso ha tratteggiato le donne come vittime predestinate di un sistema di valori improntato alla violenza e decisamente maschile. Grazie agli approfondimenti che accompagnano le proiezioni, curati da critici cinematografici, docenti, giornalisti e operatori culturali qualificati consentirà al pubblico di vivere un’esperienza cinematografica arricchente, aggiungendo un tassello importante alla conoscenza della storia del cinema e dei meccanismi del linguaggio cinematografico.
I titoli proposti: The silent man,1917 – The Girl Ranchers, 1913 – The Covered Wagon – I pionieri, 1923 – Last of the Line, 1914 – Passing of the Oklahoma Outlaw, 1915 – Deschutes Driftwood, 1916 – Legal Advice, 1916 – The Indian – detour, 1926 – The iron horse – Il cavallo d’acciaio, 1924 – Salomy Jane, 1914 – Mandrap, 1926 – Womanhandled, 1925 – Broncho Billy and the Schoolmistress, 1912 – The Better Man, 1912 – The lady of the Dugout, 1918 – The great train robbery – La grande rapina al treno,1903.
Tra gli ospiti chiamati a introdurre le serate ci saranno Andrea Rabbito, Simone Tarditi, Alessandro Faccioli, Michael Guarneri, Denis Brotto, Lorella Costa, Elisabetta Randaccio, Bepi Vigna.
Sabato 12 ottobre alle 19 al Teatro Adriano in via Sassari 16, come in ogni edizione verrà proposto l’evento speciale di contaminazione tra le arti. Ad accompagnare dal vivo la visione del lungometraggio “The girl of the golden west – La fanciulla del west” di Cecil B. DeMille (1915, 45’) sarà la pianista Silvia Belfiore, docente del conservatorio di Cagliari e il sassofonista e flautista Andrea Morelli, docente della Scuola civica di musica di Selargius, con una colonna sonora originale scritta per l’occasione. L’intento è quello di ricreare l’atmosfera e le emozioni degli albori della settima arte, quando ancora l’orchestra era presente in sala, per offrire al pubblico moderno un assaggio della magia del cinema d’altri tempi. Le proiezioni prenderanno il via dopo i saluti della direttrice artistica Patrizia Masala, con l’introduzione alla visione dei film curata dall’operatore culturale Alessandro Macis.
L’intero progetto si propone, come nelle precedenti edizioni di coinvolgere il pubblico in un importante momento di aggregazione culturale, di sensibilizzazione nei confronti del cinema muto, di educazione degli spettatori e di stimolo per l’individuazione di differenti metodologie critiche, volte all’analisi del film, per coglierne e valorizzarne tutte le sue componenti: estetiche, contenutistiche, culturali, sociologiche, antropologiche. L’ingresso è gratuito per tutta la manifestazione.