“E’ diventato emergenziale il numero dei detenuti nella Casa Circondariale di Cagliari-Uta. I dati forniti dal Ministero della Giustizia, e riferiti al 31 agosto scorso, fanno registrare la presenza di 701 ristretti (30 donne) per 561 posti. Un vero e proprio record di sovraffollamento (125%) per l’Istituto “Ettore Scalas”. La condizione di vita è resa ancora più difficile per la presenza di 166 stranieri (23.6%) e per un alto indice di persone private della libertà con gravi problemi sanitari”. Lo sostiene Maria Grazia Caligaris, presidente dell’associazione “Socialismo Diritti Riforme ODV” che, esaminando i dati relativi alla Sardegna, diffusi dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ricorda che “nell’Istituto cagliaritano manca un Direttore stabile alla guida e, dal 24 luglio scorso, un incaricato ufficiale, con ruolo di Direttore dell’area sanitaria”.
“La situazione non è molto migliore a Sassari-Bancali dove – sottolinea – sono presenti 520 detenuti (24 donne e una bimba di 1 anno) per 454 posti (114,5%). Senza dimentica che al “Bacchiddu” sono rinchiuse anche 90 persone al regime di massima sicurezza (41bis) e 160 stranieri (30%). Numeri che stanno crescendo di mese in mese senza un adeguamento del personale penitenziario e degli altri operatori. Con questi numeri è difficile garantire le attività trattamentali e il recupero sociale di chi sconta una pena”.
“Complessivamente in Sardegna ci sono 2.224 persone private della libertà (per 2.614 posti teorici) di cui 1.221 rinchiuse tra Cagliari-Uta e Sassari-Bancali. La situazione è ancora più grave se si considera che i sardi dietro le sbarre sono circa mille. Un altro Istituto in sofferenza è Tempio Pausania – Nuchis (169 detenuti per 170 posti). Migliore, almeno considerando i numeri, la situazione a Oristano (243 per 264 posti), Nuoro (180 per 378 posti – ma una sezione è ancora inagibile), Alghero (92 per 156 posti) e Lanusei (27 per 33). Restano semivuote le Case di Reclusione all’aperto dove complessivamente ci sono 292 presenze per 598 posti e seimila ettari a disposizione”.