Su questa campagna di produzioni non vi è, sempre secondo il CSA, nessun pericolo di influenze di possibili Dazi che comunque non interesserebbero questa campagna di produzione appena conclusa, continua Tore Piana, e la stesso mercato Cinese è ininfluente con il suo fatturato massimo di non più 60 mila euro del Pecorino Romano Dop. Come Centro studi Agricoli, afferma Piana, abbiamo creato un gruppo di lavoro fra il nostro pool di avvocati e dei nostri tecnici, per studiare e aprire una istruttoria sulle determinazione dei prezzi settimanali del Pecorino Romano Dop al Kg, stabiliti e pubblicati dalla Camera Commercio di Milano e capire perché si discostano in diminuzione dai prezzi stabiliti e rilevati dall’ISTAT sempre su base settimanale. Il gruppo di lavoro ricevuto l’incarico dal CSA ha 30 giorni di tempo per capire se vi siano incongruenze e incompatibilità, anche perché i dati della CCIAA di Milano il più delle volte sono presi a punto di riferimento per acquisti e vendite del Pecorino Romano Dop. Una prima incongruenza appare da subito evidente, della commissione prezzi che settimanalmente si riunisce, non appare nessun operatore Sardo una cosa assurda, continua Tore Piana, preso atto che il Pecorino Romano Dop per il 90% si produce in Sardegna, la seconda osservazione che ci poniamo è perché il prezzo lo deve stabilire la Camera di Commercio di Milano e non la Camera di Commercio di Cagliari? Ora aspettiamo l’esito della ricerca istruttoria da parte del pool di legali e poi analizzeremo la situazione, conclude Tore Piana Presidente del Centro Studi Agricoli.
Pecorino Romano Dop, arriva l’ufficialità dei dati delle produzioni, che con 392.440 Quintali confermano i dati a suo tempo diffusi dal Centro Studi Agricoli. Un dato di produzione record che il mercato ad oggi sta assorbendo senza difficoltà, aumentano le richieste da parte dell’America. Oggi il prezzo del Pecorino Romano DOP è quotato in euro 12,30/12,20 al Kg. Un prezzo molto soddisfacente che dovrebbe proiettare il sistema produttivo fuori dalla cooperazione a saldare il latte di pecora a 1,50/1,55 euro litro nella campagna 2023/2024 appena conclusa. Mentre nel sistema della cooperazione il prezzo a saldo a chiusura bilanci dovrebbe attestarsi in 1,70 euro e oltre, sempre secondo le proiezioni elaborate dal Centro Studi Agricoli. Ora si punti da subito sul miglioramento della qualità del latte prodotto, afferma Tore Piana .