Durante la commissione bilancio tenutasi mercoledì 4 settembre, convocata dal Presidente Sartore, abbiamo chiesto all’Amministrazione di valutare l’annullamento delle sanzioni e degli interessi, specie per i contribuenti in buona fede raggiunti da accertamenti per versamenti parziali.
Da un lato l’assessore al bilancio – ancora comprensibilmente impacciato nel districarsi sul tema dei tributi – ha espresso apprezzamento per il ruolo che la società dovrebbe svolgere nell’ambito delle attività di accertamento e riscossione dei tributi municipali, arrivando a definire SECAL “un diamante nel fango” (sic), costituita con il preciso scopo di “deresponsabilizzare” il Comune in merito alla gestione dei tributi (doppio sic!); dall’altro l’approccio inquisitorio della capogruppo del PD ha palesato il tentativo (già emerso con i comunicati stampa dell’assessore) di dipingere la società come un corpo estraneo all’Amministrazione.
Il primo ignora che Secal sia una società partecipata del comune di Alghero di cui attua gli indirizzi, essendo un suo braccio operativo. Della seconda, come centrodestra, respingiamo le insinuazioni fatte per costruire una narrazione di mancato rilancio della SECAL: la società ha appena completato le selezioni per l’assunzione di nuove figure professionali, mirate a rafforzare il personale e migliorare i servizi offerti. Passaggio necessario, possibile solo in virtù del contratto firmato nel 2023, con cui si è ripreso un cammino interrotto dall’arrivo di STEP fortemente voluto proprio dalla sinistra.