(Adnkronos) –
L'ipotesi campo progressista allargato a Matteo Renzi? Farebbe perdere il 2-3% dei voti e "affosserebbe definitivamente le possibilità di vittoria del centrosinistra contro la coalizione di Giorgia Meloni". E' quanto emerge da un sondaggio riservato in mano al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che l'Adnkronos ha potuto visionare. Secondo il sondaggio "di una delle più importanti aziende di ricerca e consulenza", riferiscono fonti pentastellate, la presenza di Italia Viva nella coalizione di centrosinistra porterebbe ad una perdita (definita "determinante" ai fini dell'esito del voto) del 2-3%. Il 74% del campione intervistato ha dichiarato di preferire "un'alleanza la più coesa possibile, per definire un programma comune che sia credibile e convincente (anche al costo di escludere alcuni partiti)". Solo il 26% invece ha scelto "una coalizione più larga possibile (anche con partiti che hanno posizioni differenti) per avere più possibilità di battere il centrodestra". "Il motivo di questi trend – si argomenta – trova spiegazione nel fatto che Italia Viva è risultata essere la forza meno gradita dall'elettorato di centrosinistra", principalmente "per una questione di inaffidabilità di Matteo Renzi": il 39% del campione, infatti, teme che Renzi possa "far cadere l'eventuale governo di centrosinistra". L'incompatibilità programmatica, invece, preoccupa solo un 20% degli intervistati. —[email protected] (Web Info)
L'ipotesi campo progressista allargato a Matteo Renzi? Farebbe perdere il 2-3% dei voti e "affosserebbe definitivamente le possibilità di vittoria del centrosinistra contro la coalizione di Giorgia Meloni". E' quanto emerge da un sondaggio riservato in mano al leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte, che l'Adnkronos ha potuto visionare. Secondo il sondaggio "di una delle più importanti aziende di ricerca e consulenza", riferiscono fonti pentastellate, la presenza di Italia Viva nella coalizione di centrosinistra porterebbe ad una perdita (definita "determinante" ai fini dell'esito del voto) del 2-3%. Il 74% del campione intervistato ha dichiarato di preferire "un'alleanza la più coesa possibile, per definire un programma comune che sia credibile e convincente (anche al costo di escludere alcuni partiti)". Solo il 26% invece ha scelto "una coalizione più larga possibile (anche con partiti che hanno posizioni differenti) per avere più possibilità di battere il centrodestra". "Il motivo di questi trend – si argomenta – trova spiegazione nel fatto che Italia Viva è risultata essere la forza meno gradita dall'elettorato di centrosinistra", principalmente "per una questione di inaffidabilità di Matteo Renzi": il 39% del campione, infatti, teme che Renzi possa "far cadere l'eventuale governo di centrosinistra". L'incompatibilità programmatica, invece, preoccupa solo un 20% degli intervistati. —[email protected] (Web Info)