Dal 13 al 15 settembre a Cagliari Dialoghi di carta – presentata oggi la sesta edizione del festival letterario della Fabbrica Illuminata
Cagliari, 6 settembre 2024 . Ritorna a Cagliari Dialoghi di Carta, il festival letterario organizzato dalla Fabbrica Illuminata alla sua sesta edizione con la direzione artistica di Elena Pau e la programmazione di Rossana Copez e Giovanni Follesa. Da venerdì 13 a domenica 15 settembre in programma ai Giardini Pubblici tre serate tra poesia, narrativa e saggistica sul filo conduttore “Tra il sacro e il profano: l’uomo”: presentazioni, incontri, riflessioni filosofiche per esplorare con la letteratura il dualismo tra le categorie di sacro e profano, che ha suggestionato e stimolato la riflessione degli intellettuali di ogni epoca.
Insistono sul concetto di “umanità” molti dei testi di saggistica e di poesia proposti durante il festival, con ospiti come la presidente della Levi-Montalcini Foundation Piera Levi-Montalcini, lo storico dell’alimentazione Alberto Grandi e docente universitario di letteratura Paolo Desogus. Quest’ultimo interviene sul concetto di umanità negli scritti di Pier Paolo Pasolini. All’intellettuale corsaro è dedicato poi un omaggio dell’attrice e direttrice artistica della Fabbrica Illuminata Elena Pau, in scena con il compositore e pianista Alessandro Nidi. E ancora, grande spazio alla poesia con il critico letterario Francesco Napoli e con alcune voci giovani di autori della scuderia di Interno Poesia: Giulia Martini, Mauro Liggi e Alessandra Racca. Il mito greco è raccontato nei volumi di Giuseppina Norcia e Sebastian Ruggero. La narrativa è rappresentata da Vito di Battista e Anna Cherubini.
Il via al festival è venerdì, 13 settembre con la poesia di Giulia Martini. Alle 18 l’autrice toscana classe 1993, presenta, in conversazione con Andrea Melis, la raccolta di versi dal titolo Tresor (Interno Poesia, 2024): un originale connubio tra gesto lirico e riuso programmatico della parola già detta e già scritta (col recupero dei primi documenti che attestano l’italiano antico), frutto di un ascolto, empatico e attivo, che attraversa secoli di suoni e di ritmi. L’incontro è impreziosito da una divagazione poetico-musicale a cura di OfficinAcustica, con Annalisa Mameli, voce e Corrado Aragoni, pianoforte e arrangiamenti.
Parigi, 1976. Pierre Renard ha appena incassato un netto rifiuto per il suo secondo romanzo. Quella stessa sera riceve una lettera da una misteriosa “Madame”, che gli propone un accordo. Tentato dalla curiosità, accetta di scrivere dietro compenso seguendo i suggerimenti della donna, a patto di firmare ogni nuovo libro con uno pseudonimo diverso. Così inizia Il buon uso della distanza (Gallucci 2023), il secondo romanzo scritto da Vito di Battista. Lo scrittore abruzzese del 1986 lo presenta alle 18.45 in dialogo con Rossana Copez e Marco Nardini.
Si ritorna alla poesia nel terzo appuntamento della serata, con ospite Mauro Liggi. Alle 19.30 il medico, poeta e fotografo cagliaritano presenta con Luca Masala la raccolta dal titolo Alla terra i miei occhi (Interno Poesia 2024) un libro di resilienza, un viaggio nella fragilità, nel lutto che non cancella la meraviglia per il mistero della vita.
Alle 20.15 chiusura di serata con Piera Levi-Montalcini. La nipote del Premio Nobel per la medicina Rita Levi-Montalcini(1909-2012), autrice con Alberto Cappio del libro Un sogno al microscopio (Mondadori, 2022), dialoga con Lorella Costa per tracciare la vita e la missione dell’illustre scienziata e neurologa italiana. Lo spunto per la conversazione con la fondatrice e presidente della Fondazione Rita Levi- Montalcini è il libro L’elogio dell’imperfezione (Baldini e Castoldi, 2024), l’autobiografia, raccontata in prima persona, di una delle più importanti e preziose personalità scientifiche dello scorso secolo.
L’indomani, sabato 14 settembre, altri quattro appuntamenti. Si comincia alle 18 con Francesco Napoli. Il critico letterario, consulente editoriale per le maggiori case editrici italiane presenta, con letture a cura di Lea Gramsdorff, il saggio Poeti italiani nati negli anni ’60, edito nel 2024 da Interno Poesia. Il volume racconta il percorso dei poeti di maggior spicco giunti a massima consapevolezza del loro fare agli inizi degli anni Novanta, fornendo una mappatura geografico-culturale che tiene conto di un variegato contesto storico-letterario e delle tante voci esistenti. Dialoga con l’autore Andrea Melis.
Eistono nella vita destini paralleli e due di questi destini si sono sfiorati, quattro decenni fa, all’ombra del Cupolone. Sono quelli di Emanuela Orlandi e di Anna Cherubini, oggi scrittrice, autrice televisiva e sceneggiatrice di fiction italiane, che racconta quegli anni nel libro Diventeremo amiche (Solferino, 2024) e lo presenta nell’incontro successivo alle 18.45 in conversazione con Giovanni Follesa.
Nel suo memoir autobiografico l’autrice affronta una tragedia su cui da una vita si interroga: sarebbe potuto succedere a qualsiasi figlia di un impiegato del Vaticano? Sarebbe potuto succedere a lei?
La serata prosegue nel segno di un intellettuale caro a Dialoghi di Carta. Alle 19.30 il filosofo Paolo Desogus dialoga con Franca Rita Porcu su Pasolini e la scoperta del’alterità. “L’incontro rifletterà sul tema del sacro e del profano nelle opere di Pasolini, in particolare in Teorema e in Salò – spiega il ricercatore associato per l’Équipe littérature et culture italiennes dell’Université Paris-Sorbonne – Nella prospettiva pasoliniana, la dialettica tra sacro e profano si incarna nelle due classi sociali contrapposte dal capitalismo (…)”.
Letteratura, teatro, musica nello spettacolo con la regia di Marco Parodi, a chiusura della serata alle 20.45: Giro a vuoto: stornelli intellettuali per Laura Betti, che supera i confini del Teatro Canzone e porta lo spettatore a un grado superiore di fruizione. Elena Pau, accompagnata al pianoforte dal compositore e direttore d’orchestra Alessandro Nidi, in un continuo fluire di forme artistiche tra canto e recitazione, celebra l’irriverenza e il genio di Laura Betti, artista poliedrica, e scabrosa, musa di Pasolini e ispiratrice degli stornelli intellettuali che i più grandi autori dell’epoca scrissero appositamente per lei agli inizi degli anni ’60.
L’umanità declinata al femminile è al centro delle due opere presentate in apertura della terza e ultima serata di Dialoghi di carta, domenica 15 settembre. Alle 18 Alessandra Racca dialoga con Andrea Melis e con letture dell’attrice Lea Gramsdorff sulla raccolta di versi edita nel 2024 da Interno Poesia dal titolo Di pancia (e altri organi vitali). Il viaggio intimo e universale della nascita, della maternità, è affrontato in questa nuova opera dell’autrice e performer torinese con delicatezza e ironia, andando a sondare tutti i dubbi e le domande, le gioie e le paure, la forza e le fragilità, che un evento di questo tipo porta con sé.
Alle 18.45 spazio a Giuseppina Norcia col libro dal titolo Con cuore di donna – Alcesti. Teti, Atena (VandA, 2024). Nel volume dell’autrice siciliana, che da anni si occupa di divulgazione culturale, con particolare riferimento al teatro antico, alla cultura classica e alle sue «persistenze» nella contemporaneità, tre avventure nel mito. Storie di dee, di donne. Sono loro a narrarle, esperienze che irrompono dal racconto mitico e lo capovolgono, dando voce al mancante, attraversandolo con occhi nuovi, dando spazio alle proprie parole. Letture a cura di Roberta Pasquinucci Cocco ed Elena Pau.
Il mito greco è ancora protagonista nella successiva presentazione alle 19.30: Sebastian Ruggiero dialoga con Rossana Copez sul suo libro Il fato racconta…Il fuoco: Prometeo e Fetonte (Erickson Live, 2024). Il testo scritto dall’autore di Guspini vuole essere il primo di un ciclo di racconti dedicati ai quattro elementi: fuoco, acqua, terra, aria. L’elemento al centro dei due miti narrati in questo primo volume è il fuoco: Prometeo dona infatti il fuoco agli uomini, mentre Fetonte ottiene il permesso di guidare il carro che trasporta il disco infuocato del sole.
Dialoghi di carta sfoglia le sue ultime pagine con lo storico dell’alimentazione Alberto Grandi che alle 20.15 presenta il volume, scritto con Daniele Soffiati, La cucina italiana non esiste (Mondadori, 2024). Con questo libro, vera e propria miniera di informazioni e curiosità, gli autori ci accompagnano in un ideale supermercato. Analizzando, scaffale per scaffale, la storia degli alimenti e dei piatti tipici, ci svelano che gli italiani sono ottimi cuochi proprio perché non sono mai stati vincolati da una tradizione di fatto inesistente, bensì sempre aperti alla cucina e agli ingredienti degli altri paesi del mondo. Dialoga con l’autore Giovanni Follesa. Interprete LIS Luciana Ledda.
La manifestazione è realizzata con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna – Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport e col patrocinio del Comune di Cagliari.