Prof.ssa Laura Mazza: «La diplomazia della cultura possa essere lo strumento per il dialogo internazionale per la Pace tra i popoli».
MILANO – La danza come linguaggio universale che supera le barriere linguistiche e culturali per unire i popoli.
Con questa premessa ha preso forma lo spettacolo “Danza Interculturale”, ideato dall’organizzazione A Coded World, nata nel 2014, il cui Dna si basa sulla volontà di promuovere i valori artistici interrazziali con uno spirito che si riassume nella definizione “Combining Our Diverse Ethnicities Differently”.
Una piattaforma che vuole integrare fra loro le diverse etnie per costruire una cultura comune, laica e apolitica che mira a creare occasioni di incontro incoraggiando creativi contemporanei indipendentemente dal loro background sociale, dalla loro religione, razza o nazionalità.
L’evento, che si è tenuto a Milano, martedì 17 settembre presso il Teatro Manzoni dalle ore 20.00 alle ore 23.30, è stato un suggestivo crocevia di culture, un palcoscenico dove oltre 100 danzatori provenienti da 14 Paesi, hanno potuto esprimere al meglio la loro identità culturale. attraverso coreografie che fondono tradizione e innovazione.
Ogni Paese partecipante si è presentato al pubblico attraverso un racconto iniziale che è servito a dare profondità e significato alla performance di danza. Questo approccio ha permesso di mettere in luce le diverse esperienze e tradizioni che convivono in Italia, creando un mosaico ricco e variegato di voci e movimenti. Le nazioni presenti allo evento :Albania, Brasile, Cina, Repubblica del Congo, Ecuador, Etiopia, Giappone, Ghana, Italia, Perù, Sierra Leone, Senegal, Spagna, Sri Lanka.
“L’inclusione è un concetto fondamentale che rappresenta l’abbattimento di barriere, siano esse fisiche, sociali o culturali. Questo principio si esprime in maniera potente attraverso la danza, un’arte che va oltre le parole e le differenze, creando un’unione vera tra le persone”, ha sottolineato Bali Lawal, fondatrice dell’OdV e organizzatrice della manifestazione. “L’idea è nata dal desiderio di dare vita a un’azione concreta per celebrare la bellezza della diversità”.
La Prof.ssa Laura Mazza, inserita nella giuria dello evento, accanto ad autorevoli esponenti internazionali, è apparsa onorata ed emozionata di essere al Teatro Manzoni per la sua autorevolezza mondiale nella cultura. «Un grazie di cuore agli organizzatori, anche alla Ambasciata della Repubblica del Congo: mi auguro che la diplomazia della cultura possa essere lo strumento per il dialogo internazionale per la Pace tra i popoli», ha dichiarato la Mazza.