Sabato 7 settembre, nella splendida collina di Capitana, a pochi passi da Cagliari, si svolgerà il Festival di “Paràula, i luoghi della parola” promosso dall’associazione culturale Sa Mata, l’albero delle idee in collaborazione con Officina Equestre.
Il Festival Paràula, nasce per divulgare e condividere le evoluzioni della parola, attraverso dibattiti, talk show, esposizioni e simulazioni interattive. L’obiettivo è promuovere la conoscenza e il ruolo cruciale della parola nella narrazione del mondo attuale. «Paràula, in lìngua sarda, significa appunto parola – dichiara Veronica Matta, presidente Sa Mata e ideatrice del Festival – ovvero partecipazione, interazione e sintonia». Paràula è il primo Festival indipendente che a Capitana anima un percorso di riflessione sulla “parola” come rivelatrice delle nostre emozioni, ma anche come mezzo con cui si può ingannare la gente, con cui si può modificare la verità a proprio vantaggio e con cui si può influenzare la mente altrui. «Un’esperienza che si preannuncia entusiasmante e formativa, perché essere consapevoli delle parole – commenta l’imprenditrice e padrona di casa – Alba Fois – significa essere liberi e forti».
“La Via sarda. Una rivoluzione mite contro la speculazione energetica: l’impegno della società civile” è il titolo del primo appuntamento previsto sabato 7 settembre a partire dalle h 19:30 con l’incontro di associazioni, movimenti, cittadini, professionisti della società civile per riflettere sul tema più caldo della nostra attualità: la speculazione energetica e il pericolo di una nuova colonizzazione in Sardegna. Aprirà la serata Veronica Matta – antropologa e Presidente Sa Mata con l’intervento “Mass media e cultura di massa: quali effetti ha prodotto nella società la parola “speculazione energetica” facendo leva su fenomeni di suggestionabilità e di imitazione”. A seguire Mauro Perra – archeologo e direttore del Museo archeologico di Villanovafranca ” Su Mulinu” con un contributo suggestivo: “Dal paesaggio archeologico al paesaggio sardo: il caso del Pran’e muru di Orroli e Nurri”. La parola passerà all’avvocato Gianfranco Sollai con l’intervento “Servitù energetica dopo quella militare. Come possiamo difendere la nostra isola dalla speculazione ambientale attuale“. Atteso il punto di vista dell’agronomo Marco Dettori – Agris Sardegna “Agricoltura e Energie rinnovabili: opportunità insidiose e complicità inattese“. Virtuoso l’esempio dell’imprenditrice Alba Fois, manager centro equestre di Capitana che parlerà dell’importanza della tutela del paesaggio nel turismo naturalistico: “il caso dell’Officina Equestre“. Ospite d’onore Angelo Carboni, intellettuale e scrittore di Pattada che omaggia il festival con “La sindrome del silenzio” un contributo per riflettere davanti all’ennesimo tentativo di colonializzazione industriale di fare della nostra Sardegna una “terra desolata” ambientalmente. Ad accompagnare musicalmente questo primo incontro i cantautori umanisti per i diritti dell’ambiente e della salute, Angelo Cremone (Sardegna Pulita) e Lidia Frailis (portavoce Donne Ambiente Sardegna). Saranno presenti anche Raffaele Secci e Paolo Demuru, i pittori en plein air, o “all’aperto”, che hanno accolto la sfida di dipingere direttamente sul luogo, immergendosi nella magica atmosfera della collina di Capitana, attraverso l’uso di colori vivaci e pennellate rapide, per celebrare con l’arte il paesaggio e l’ambiente circostante.
Gli ospiti potranno usufruire anche del circuito garden sharing per trascorrere una notte sotto le stelle.