di pitch, proiezioni e master class nel meraviglioso scenario di La
Maddalena si è tenuta la Manifestazione di Premiazione della 39°
edizione del Premio Solinas.
Quest’anno ospiti d’eccezione Piera
Detassis, Presidente Accademia del Cinema Italiano Premi David di
Donatello, e Geppi Cucciari – autrice, sceneggiatrice e attrice, in
un talk sul Cinema indipendente e sull’importanza delle idee e delle
storie.
Geppi Cucciari, con la sua irresistibile ironia ha donato
momenti di leggerezza e riflessione, bilanciando perfettamente il tono
emozionante della premiazione. Le sue battute hanno strappato sorrisi e
applausi, creando un clima di complicità tra i presenti.
“Innovare il cinema e l’audiovisivo, creando nuovi format, preparare
i giovani talenti italiani ad affrontare le sfide del mercato globale
rigenerando l’industria con rinnovate energie creative, sguardi,
visioni e nuove voci è la mission del Premio Solinas, che a La
Maddalena riconferma con forza il ruolo primario degli Autori e dei
produttori nel processo di sviluppo creativo” dichiara Annamaria
Granatello Presidente e Direttrice del Premio Solinas.
“Una istituzione in Sardegna che l’anno prossimo compie 40 anni. Dal
18 al 22 settembre l’isola di La Maddalena, cuore pulsante del Premio,
si è trasformata in un laboratorio a cielo aperto, dove professionisti
dell’audiovisivo, nuovi autori, studenti e pubblico si sono incontrati
in un contesto unico e suggestivo, per un momento di crescita personale
e professionale. Colpisce molto come tutto l’arcipelago sia impegnato
ad accogliere eventi, workshop, convegni, attività formative e di
promozione che coinvolgono ospiti e comunità locale. L’obiettivo ben
riuscito è quello di rendere l’isola protagonista di un percorso
culturale e professionale che valorizzi sempre più la crescita del
Cinema Italiano e del Cinema Made in Sardegna. Il Cinema in Sardegna,
come dico spesso, ha un grandissimo potenziale perché porta la Sardegna
nel mondo e di conseguenza il resto del mondo viene a visitare la nostra
terra. Uno spazio culturale e uno sguardo sulla Sardegna che sa
raccontare storie belle e meno belle, ma che comunque ci rappresentano e
trasferiscono un pezzo della nostra identità, cultura, ambiente: una
parte di chi siamo noi, agli altri” dichiara Ilaria Portas Assessora
della Pubblica Istruzione, Beni culturali, Informazione, Spettacolo e
Sport della Regione Autonoma Sardegna.
A sorpresa la Giuria del Premio Franco Solinas – composta da _Carla
Altieri, Alessia Barela, Gabriella Buontempo, Luca Cabriolu, Paola
Casella, Teresa Cavina, Francesco Cenni, Francesca Cima, Salvatore De
Mola, Graziano Diana, Valentina Gaddi, Daniela Gambaro, Laura Grimaldi,
Antonella Lattanzi, Francesca Longardi, Laura Luchetti, Ilaria Macchia,
Francesca Mazzoleni, Davide Orsini, Fabio Paladini, Camilla Paternò,
Cristiana Paternò, Giannandrea Pecorelli, Vanessa Picciarelli, Laura
Pugno, Domenico Rafele, Paola Randi, Fabrizia Sacchi, Federico
Scardamaglia, Roberto Scarpetti, Serena Sostegni, Michela Straniero,
Gianni Tetti, Massimo Torre, Ines Vasiljevic e Lorenzo Vignolo_ –
premia con un ex-aequo tre progetti per testimoniare la qualità e la
diversità delle voci e delle storie presentate.
Vincono Il premio Franco Solinas Miglior Soggetto di 1.500 euro:
Due, di Vittoria Paglino e Pierpaolo Moscatello, ha conquistato la
giuria con la delicatezza del suo racconto di un legame familiare poco
esplorato dal cinema italiano: quello tra un fratello e una sorella
gemelli. La motivazione della giuria ha descritto con poetica precisione
l’intensità di un primo bacio tra i due protagonisti, un momento
tenero che racchiude l’inizio di una comprensione più profonda della
vita, della distanza e dei compromessi. Un amore puro, disinteressato,
che attraversa 25 anni di esistenze raccontato con immagini che
trasmettono tutta la complessità di questo legame.
Latte, di Alessandro Padovani e Lorenzo Bagnatori, si è distinto per il
suo sguardo alternativo sulla maternità, una storia che tocca il cuore.
Ambientato in una dura realtà montana dell’Italia di mezzo secolo fa,
racconta l’amore tra una balia e un bambino non suo, dimostrando che
il legame materno non è definito dal sangue, ma dall’amore. Con una
scrittura vibrante e poetica, il film esplora anche il divario di potere
tra ricchi e poveri, città e campagna, uomini e donne, in un’epoca
non così lontana dalla nostra, rendendolo universale e toccante.
Nel fiume silenzioso, di Vincenzo Cascone e Lorenzo Ongaro, ha portato
una ventata di energia con la sua commedia nera dal ritmo serrato. La
storia di una commercialista veneta che si trova al centro di una
rocambolesca vicenda criminale, ha fatto sorridere e riflettere allo
stesso tempo. Il suo protagonista, irriverente e sottovalutata, diventa
l’eroina inaspettata in una parabola di rivalsa sociale. Con
intelligenza e astuzia, sfida le aspettative e mette in scacco i suoi
avversari, simbolizzando la rivincita di tanti “underdog”, capaci di
conquistare il loro posto nel mondo.
Sono, invece, tre le vincitrici del Premio Solinas Documentario per il
Cinema 2024, realizzato in collaborazione con Apollo 11 – La Casa del
Documentario. La Giuria – composta da _Pedro Armocida, Fabrizio
Berruti, Mattia Colombo, Enrica Colusso, Maurizio Di Rienzo, Annamaria
Granatello, Gianfranco Pannone, Desideria Rayner, Marta Tagliavia,
Giovanna Taviani e Tiziana Triana_ – ha assegnato il Premio Miglior
Documentario per il Cinema di 4.000 euro a
REMOTE CAMERA, di Greta De Lazzaris.
La Borsa di Sviluppo Valentina Pedicini di 2.000 euro va a MORBÌN, di
Ludovica Mantovan.
La giuria ha inoltre assegnato una menzione speciale al progetto DI CHI
SONO I FIGLI di Giulia Di Maggio.
_La dotazione dei Premi è messa a disposizione SIAE – Società
Italiana degli Autori ed Editori._
Il Premio Solinas Experimenta Serie 2024 – con la main sponsorship di
Rai Fiction – raddoppia il Premio con un ex-aequo che favorirà la
realizzazione di due piloti per serie tv. La Giuria – composta da
_Isabella Aguilar, Federico Baccomo, Fabrizio Cestaro, Alessandro
Corsetti, Emanuele Cotumaccio, Daria d’Antonio, Leonardo Ferrara,
Annamaria Granatello, Guido Iuculano, Ilaria Macchia, Matteo Porru_ –
ha premiato due progetti che, pur sviluppandosi con toni estremamente
diversi, mettono al centro della narrazione figure femminili alla
ricerca della verità e della propria identità. I due vincitori si
sono distinti per la capacità di portare avanti storie con una visione
personale e innovativa, confermando il ruolo fondamentale delle serie
nel panorama audiovisivo contemporaneo.
-SOLUZIONE ALLA INVERNIZIO, di Michela Nuti, Gemma Pistis e Niccoló
Gangi De Thierry
-SOLO UN’ULTIMA VOLTA, di Laura Pusceddu
La serata, ricca di emozioni e riconoscimenti, ha dimostrato ancora una
volta quanto il Premio Solinas sia una vetrina imprescindibile per il
cinema italiano, capace di valorizzare non solo giovani autori, ma anche
forme narrative più mature e sperimentali.