La donna: l’essere umano, la lavoratrice, la madre e la tutela giuridica – Intervista all’Avvocato Roberto Pusceddu
La donna: l’essere umano, la lavoratrice, la madre e la tutela giuridica – Intervista all’Avvocato Roberto Pusceddu, che esordisce nel panorama editoriale con il suo primo libro.
L’Avvocato Roberto Pusceddu esordisce nel panorama editoriale con il suo primo libro: La donna: l’essere umano, la lavoratrice, la madre e la tutela giuridica.Un libro interamente incentrato sulla figura della donna e su come essa vive e affronta la società.
L’Avvocato lo racconta con un occhio giuridico e ci offre una visione ampia del caso.
Recentemente presentato a Pula, presso il Glorian Hotel, con la moderazione di Grazia Palla di Cento Righe, il libro ha riscosso un immediato successo.
L’Avvocato Roberto Pusceddu ci ha concesso quindi un’intervista dove ci racconta la genesi del libro e ciò che ne ha conseguito:
Come è nata l’idea del libro e qual è stata l’esigenza che l’ha spinta a scriverlo?
L’idea è nata dalla collaborazione con una Rivista incentrata sulla figura della donna di cui curavo lo spazio dedicato alla rubrica legale. Ogni settimana scrivevo un articolo incentrato sulla figura femminile. Dopodiché ho deciso di raccogliere tutti i miei interventi in questo libro che spaziano dal diritto penale al diritto civile, passando attraverso il diritto costituzionale ed il diritto del lavoro, aventi come soggetto d’indagine la donna nelle diverse e plurime sfaccettature e angolazioni.
Ci racconti la fase di scrittura.
Ho iniziato durante lo svolgimento della mia professione di avvocato, che mi affascina e mi appassiona, affrontando casi e situazioni diverse tra loro ma accomunate dalla delicatezza e dalla peculiarità del coinvolgimento della figura femminile. Non ho mai scritto su ordine o imposizione di qualcuno. È sempre stato spontaneo e genuino il mio scrivere e si è arrivati alla pubblicazione mosso dall’esigenza di rapportarmi con l’uomo e la donna comuni e affrontare questioni di rilievo giuridico che riguardano la quotidianità della vita e che spesso necessitano della risposta di un professionista ma, volutamente, si è scelto un linguaggio semplice, ovviamente e imprescindibilmente tecnico-giuridico, ma pur sempre agevole nella comprensione anche al fine di rivolgersi ad una pluralità indifferenziata di lettori e lettrici e far respirare l’affascinante mondo del diritto e delle regole all’uomo e alla donna comuni.
Qual è stata l’accoglienza del pubblico?
Inaspettatamente per un Avvocato che non aveva l’ambizione di diventare ‘scrittore’ l’accoglienza del pubblico è stata ottima. Ho trovato persone interessate, coinvolte, partecipi e curiose. Non pensavo di suscitare questo interesse e sinceramente sono contento perché significa aver ottenuto, nell’umiltà degli intenti, coinvolgimento, empatia e partecipazione su tematiche che interessano tutti e tutte e che meritano attente e accurate riflessioni da esseri umani e da professionisti, senza volutamente scindere i due profili.
Il suo lavoro ha influito nella stesura del libro?
Certamente e indubbiamente la risposta è affermativa. La riflessione nasce dall’affrontare e vivere la realtà sia come uomo sia come professionista. Il diritto vive nella società e la società vive nel diritto. Non si tratta di un ambito distante e distinto ma è connaturato all’esistenza dell’essere umano. Vi è spesso il bisogno di ‘darsi’ una regola ed una norma che regolamenti e disciplini situazioni patologiche e sicuramente complesse, articolate e difficilmente risolvibili senza una ‘norma’ che dia quel giusto equilibrio a situazioni sbilanciate e non facilmente definite.
Qual è il messaggio che vuole raccontare ai suoi lettori?
Il messaggio che si vuole umilmente trasmettere è di non avere paura di rivolgersi alle Istituzioni, di ‘denunciare’ nelle ipotesi di violenza o abuso, di non sentirsi soli e di concepire le Istituzioni vicine all’essere umano. Chiedere aiuto non deve far paura; chiedere aiuto è molto spesso uno strumento per evitare che le situazioni si aggravino mediante un intervento efficace volto a sanare situazioni che appaiono, a prima vista, irrisolvibili. Non bisogna temere. Abbiate il coraggio di chiedere aiuto.
Come può il suo libro aiutare le donne o gli uomini che vivono queste esperienze?
Non ho la pretesa di avere la soluzione in tasca né di dare soluzioni con un mio libro. Ci mancherebbe. Lungi da me creare false e vane aspettative. Sicuramente ritengo che parlare dei problemi sia un primo passo verso la prospettiva di risoluzione degli stessi. È necessario che se ne parli. È necessario che si diffonda riflessione e sensibilità. È necessario porsi domande. È necessario pensare e riflettere prima di agire. È necessario cercare di trovare risposte ai problemi ed il diritto ha delle risposte che devono essere oggetto di una attenta riflessione. È bello condividere, confrontarsi e diffondere il pensiero anche attraverso il dialogo, la dialettica ed il sano e costruttivo confronto.
Ha in programma altri libri?
Anche in questo caso la risposta è affermativa. Ho in programma altri libri non necessariamente a carattere divulgativo ma anche a carattere scientifico che affrontano diversi altri profili della realtà in un’ottica anche di un diritto moderno ma sempre e comunque dal punto di vista dell’essere umano e del professionista che osserva, vive e affronta la realtà di tutti i giorni.
Come è stata la presentazione con Grazia Palla?
Come anticipavo, per un Avvocato che si approccia alla scrittura, la presentazione del libro ha avuto esiti brillanti e inaspettatamente positivi. È stata un’occasione di crescita, di confronto aperto e costruttivo, di dialettica, di genuino e onesto ‘riflettere insieme’.
Colgo l’occasione per ringraziare Grazia Palla e tutti coloro che hanno reso possibile l’evento. Non sto qui a dilungarmi sui ringraziamenti ma sono stati già ampiamente rivolti ai soggetti interessati ed al pubblico che ha partecipato in maniera attiva e coinvolta. Tra questi soggetti, il ringraziamento è rivolto a mio padre, a mia madre e a mia sorella presenti e ai quali ho dedicato questo mio libro.
Sicuramente è stata emotivamente molto sentita dal sottoscritto perché, come già detto, dietro il professionista vi è l’essere umano che, pur cercando di restare neutro e terzo alle situazioni che di volta in volta si presentano, non poteva che restare emotivamente coinvolto soprattutto quando a rivolgere qualche domanda era proprio una donna che si rivolgeva al sottoscritto per trovare ‘risposte’ e, lo ammetto, non è per niente semplice dare risposte soprattutto se si è emotivamente coinvolti, senza avere la pretesa o la presunzione – come già detto – di avere soluzioni in tasca facilmente spendibili nel quotidiano vivere.
Il libro attualmente è acquistabile solo tramite l’Avvocato Roberto Pusceddu stesso, anche se a breve sarà disponibile tramite piattaforma online.
Articolo di Michael Bonannini