Nei locali del Palazzo di giustizia verrà organizzato un corso di prima formazione sulle manovre basiche, utili al corretto utilizzo del defibrillatore.
I corsi sono rivolti a tutti gli iscritti all’Ordine degli Avvocati, ai Magistrati e al personale di Cancelleria e di Polizia giudiziaria.
Il Progetto è nato dalla collaborazione tra Simona Buono (impegnata da oltre 14 anni nella cultura della diffusione capillare dei defibrillatori pubblici), il Consiglio e il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Cagliari.
Il progetto si articola in due fasi: l’installazione, all’interno del Tribunale cagliaritano, di un defibrillatore di ultima generazione, collocato al piano terra e collegato con AREUS (Azienda Regionale per l’Emergenza e Urgenza); la formazione del personale, attraverso i corsi BLSD con i massimi esperti del settore, secondo quanto prevede la legge n. 116 del 2021.
L’arresto cardiaco rappresenta un’epidemia silenziosa, la principale causa di morte nei paesi occidentali, che colpisce anche a cuore sano. Ogni minuto trascorso dal momento dell’arresto cardiaco, se il paziente non viene trattato con un efficace massaggio cardio-polmonare in attesa del defibrillatore, le possibilità di sopravvivenza calano di circa il 10%. Intervenendo precocemente e trattando adeguatamente il paziente con il massaggio cardio-polmonare e il DAE, le percentuali di sopravvivenza salgono fino al 79%.
Ecco perché tra i principali obiettivi del Progetto c’è quello di ridurre la mortalità da arresto cardiaco promuovendo, soprattutto nei luoghi pubblici ad alta frequentazione giornaliera, come un Tribunale, la cultura della defibrillazione precoce mediante l’utilizzo di defibrillatori pubblici a disposizione di tutti.
In Italia ogni 7 minuti circa una persona viene colpita da arresto cardio-circolatorio. 200 morti al giorno, 70.000 all’anno. Ogni settimana sono circa 70 le morti per arresto cardio-circolatorio in contesti pubblici o privati privi di formazione e dei DAE .
“Efficacia” è la parola d’ordine del progetto, dice Simona Buono: “oggi si muore anche a cuore sano. Purtroppo nel tempo le morti da cuore sono sopravvenute anche a causa di altri sintomi contemporanei, come lo stress. Dunque la possibilità di intervenire con un massaggio cardio-polmonare effettuato da personale formato sarà in grado di mantenere ”viva quella aritmia mortale, evitando una ipossia celebrale in attesa del defibrillatore”.
Presso l’aula magna del liceo classico Dettori, a pochi passi dal Palazzo di Giustizia, si terrà la prima seduta plenaria, alla presenza di illustri luminari, come il noto cardiologo pisano Maurizio Cecchini, il “padre” dei defibrillatori, da più di 40 anni impegnato nella medicina d’urgenza e promotore della rianimazione precoce in Europa.
Saranno impegnati, in diverse sessioni di formazione certificate dalla Regione Sardegna, decine di istruttori qualificati e certificati.
Queste, in sintesi, le fasi del Progetto:
● pre-comunicazione del progetto da parte del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, attraverso l’informazione per l’iscrizione ai Corsi BLSD
● installazione e dotazione dello strumento elettromedicale salvavita (defibrillatore DAE) presso i locali del Palazzo di Giustizia di Cagliari.
● presentazione pubblica dell’iniziativa