Il ruolo della genetica nella risposta ai farmaci per avere terapie sempre più personalizzate. Vantaggi e implicazioni della medicina di precisione saranno al centro dell’incontro “Training Course on Germline and Somatic Pharmacogenetics”, in calendario per i prossimi 12 e 13 settembre a Sa Manifattura, Cagliari.
I due giorni di alta formazione per medici e ricercatori – organizzati da Sigu, Società italiana di genetica umana, da Sardegna Ricerche con la piattaforma Biomed e dall’Università di Sassari con il Dipartimento di Scienze Biomediche – ruotano attorno alla farmacogenetica, uno degli approcci più consolidati della medicina personalizzata che ha l’obiettivo di ottimizzare le terapie farmacologiche in base al profilo genetico del paziente.
«Questo corso si inserisce in un contesto più ampio di iniziative che puntano a favorire la crescita della farmacogenetica nel sistema sanitario nazionale, un processo già in fase avanzata in altri paesi europei, come l’Olanda», ha sottolineato il Prof. Matteo Floris dell’Università di Sassari, che insieme alla Prof.ssa Monica Miozzo dell’Università Milano Statale ha ideato l’evento. L’appuntamento, supportato dalla Fondazione di Sardegna, ha tra i relatori, provenienti da Università Italiane e Centri clinici di Genetica Medica, anche alcuni dei massimi esperti internazionali, come il farmacologo Sir Munir Pirmohamed dell’Università di Liverpool.
La farmacogenetica si sta affermando come una delle diramazioni della genetica medica con maggior utilità clinica, le due giornate di formazione e discussione affronteranno diversi temi: dalle applicazioni nella cura del cancro fino a quelle per la psichiatria. Inoltre verranno affrontati gli aspetti etico-legali legati al quadro normativo italiano.