Presentazione del libro “E-mail a una professoressa. Come la scuola può battere le mafie” di Padre Giuseppe Giunti
Sarà Padre Giuseppe Giunti il protagonista della Rassegna “Libriamoci, Incontriamoci: Libri per uscire” che presenterà il libro “E-mail a una professoressa. Come la scuola può battere le mafie”.
Sarà Padre Giuseppe Giunti il protagonista della Rassegna “Libriamoci, Incontriamoci: Libri per uscire” -Rassegna “Fede e Società” il 27 settembre 2024, inserita nel Festival “La cultura oltre i confini”, con la presentazione del suo libro ““E-mail a una professoressa. Come la scuola può battere le mafie”.
Anche questo appuntamento è organizzato dall’Associazione Culturale Interrios con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale e dell’Unione dei Comuni del Villanova e con la collaborazione della libreria Il Labirinto di Alghero e dell’Associazione Misericordia, si terrà alle 19,30 nel Salone della Confraternita di Misericordia Piazza Delogu-Ibba N. 7 a Villanova Monteleone.
Per l’occasione Frà Beppe dialogherà con Paolo Bellotti, per anni educatore in diversi istituti carcerari e con Padre Andrea Marongiu, Parroco di Santa Maria la Palma – Cappellano della Casa Circondariale di Alghero.
Frà Beppe Giunti svolge varie attività educative e di docenza, tra cui non mancano quelle formative in associazioni che operano nel carcere San Michele di Alessandria.
Il libro, ““E-mail a una professoressa. Come la scuola può battere le mafie”, che richiama il titolo “Lettera a una professoressa” di Don Milani si avvale della collaborazione di Marina Lomunno, giornalista professionista, da sempre interessata ai problemi delle carceri.
Testimonianze e riflessioni sulla scuola scritte da persone che hanno vissuto il carcere, che collaborano con la giustizia e che, grazie all’istruzione, hanno ricostruito la propria esistenza. La scuola senza muri fisici e senza mura culturali. La scuola come principale e indispensabile strumento per sconfiggere la criminalità di stampo mafioso. Pagine importanti per chi si occupa di carcere, ma anche per chi lavora nell’ambito scolastico. Imprescindibili per chi ha in carico minori e persone disagiate. «Se non aggiustate la scuola la camorra vincerà sempre perché la camorra ha paura della scuola: la camorra vive nel silenzio, la scuola insegna le parole».
Padre Giuseppe Giunti, frate minore conventuale, accompagna da anni nel carcere minorile di San Michele di Alessandria i collaboratori di giustizia che hanno deciso di dare il loro contributo per la lotta al crimine organizzato.
Ha pubblicato numerosi libri fra i quali “Padre nostro che sei in galera”, “Donne che guardano in faccia. Il coraggio delle mogli dei detenuti”.
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