Salute. Manifestazione UAP a tutela della Sanità Privata. Aisi (Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti): «Pubblico e privato un unico baluardo a difesa della salute dei cittadini»
Il rispetto delle regole e dei ruoli sia il percorso predominante per ricostruire il nostro Sistema dalle fondamenta.
ROMA 26 SETT 2024 – «Sanità pubblica e sanità privata rappresentano un unico straordinario baluardo a difesa della salute del cittadino. Vanno tutelate entrambe, vanno difese, vanno valorizzate fino in fondo con investimenti mirati nelle strutture e nei professionisti, che rappresentano da sempre la qualità delle competenze, dell’esperienza e delle doti umane, senza dimenticare quanto importanti sono anche le risorse da destinare alla formazione del personale, per garantire crescita, aggiornamento e ricambi generazionali.
In particolare le realtà della sanità privata vivono un momento delicatissimo e meritano la massima attenzione, e non rappresentano affatto un micro mondo che rischia di influire negativamente e di pesare sulla stabilità del sistema pubblico.
Nel caso dell’UAP, Unione nazionale ambulatori poliambulatori enti e ospedalità privata, le 95mila realtà da essa rappresentate, non possono rischiare di essere soppiantate da lobby che “saltano l’ostacolo”, evitando di percorrere il medesimo rigoroso percorso di autorizzazione e accreditamento, che comporta anche un enorme dispendio di energie economiche, che le strutture della sanità privata devono compiere per mantenere al massimo gli standard di qualità e sicurezza, in termini di prestazioni offerte ai cittadini».
Sono queste le doverose riflessioni che emergono dalla disamina dei membri del Direttivo di Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, presenti in prima fila, come parte integrante di UAP, alla manifestazione che si è svolta ieri al Teatro Brancaccio di Roma in difesa delle strutture della sanità privata.
«Al Governo vogliamo dare fiducia, dal Governo chiediamo però certezze sul rispetto delle regole, nonché equilibrio e buon senso su questioni che ci stanno particolarmente a cuore, e in relazione alle quali è in gioco il presente e il futuro delle strutture sanitarie private, sia accreditate che pure.
Tra i temi al centro della protesta “il nuovo nomenclatore, i Lea (Livelli essenziali di assistenza), il decreto concorrenza e il nodo delle farmacie dei servizi, alle prese con un nebuloso e ancora poco chiaro regolamento nazionale, che però paradossalmente è stato scavalcato da molte regioni.
Occorre buon senso, occorre soprattutto che, come chiunque si occupi di sanità, le farmacie ottengano le autorizzazioni regionali per poter eseguire test ed analisi, come fanno già da tempo i laboratori privati.
Al Governo chiediamo progetti chiari, non finte alternative per l’abbattimento delle liste d’attesa, perché le liste d’attesa vanno abbattute con professionalità e raziocinio.
Assurdo pensare che fin qui sono stati stanziati ben 120 milioni di euro per le farmacie in 3 anni, per consentire di eseguire screening inutili, perché non sono né firmati, né eseguiti da figure competenti e mancano dei giusti requisiti.
Nessuno di noi è contro le farmacie, ma il medico fa la diagnosi, prescrive la cura, l’infermiere si assicura che venga eseguita dal paziente, e il farmacista da sempre eroga il farmaco.
Il rispetto dei ruoli sia sacrosanto, si ripristini l’antico equilibrio, lo si faccia per il benessere e la sicurezza di una collettività che, doverosamente, attraverso un Sistema Salute pubblico-privato costruito su certezze e su un solido alveo di regolamentazioni, possa riacquistare fiducia nei professionisti sanitari e in un SSN che non può rischiare di finire in un vicolo cieco.
Per quanto riguarda l’esito dell’evento, come Aisi, concludono i componenti del Direttivo, siamo soddisfatti della partecipazione e dell’interesse politico riscontrato. Tante sono state le partecipazioni delle figure istituzionali, tutte a sostegno della nostra realtà. Questo ci fa ben sperare per l’immediato futuro».
Questo il pensiero del Direttivo di Aisi, Associazione Imprese Sanitarie Indipendenti, al termine della manifestazione organizzata dall’UAP.
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