It.A.Cà migranti e viaggiatori festival del turismo responsabile
La tappa 2024 che si tiene dal 13 al 22 settembre è un viaggio tra radici e futuro nel cuore dell’Ogliastra.
Torna la tappa Ogliastra del Festival Nazionale
Lanusei, Villagrande Strisaili e Arzana 09 settembre 2024 – Sarà il tema “Radici in movimento. Dove mai andiamo? Sempre a casa” (cit. Novalis ) il leitmotiv che attraverso un immaginario filo conduttore legherà tutti gli appuntamenti della edizione 2024 della tappa Ogliastra di IT.A.CÀ Migranti e Viaggiatori – Festival del Turismo Responsabile festival nazionale che giunge alla XVI edizione e che approderà nuovamente in Ogliastra dal 13 al 22 settembre. Sei giornate, 4 escursioni, due concerti, 2 laboratori, 3 conferenze, degustazioni di cibo locale, conoscenza degli abitanti e visite nei siti archeologici.
Di grande ispirazione il tema di questa edizione e sarà ancora una volta il territorio ogliastrino, i paesi di Lanusei, Villagrande Strisaili, Arzana e la rete che anima la tappa a fare una riflessione su se stessi. Tre paesi con un obiettivo comune, mettere insieme le loro tradizioni tradotte in accoglienza per chi arriva per la prima volta e per chi ritorna. Il territorio di riferimento non è più necessariamente quello in cui nasciamo, ma è dove decidiamo di mettere radici con la possibilità di spostarci nel mondo; ci capita di mettere radici anche in luoghi non scelti, ma in cui ci ritroviamo a vivere.
Radici in movimento sarà un modo per riconoscere le origini di una terra l’Ogliastra che ha conosciuto fenomeni migratori importanti ma anche una interessante tendenza al ritorno. Eventi, incontri, laboratori e camminate nella natura non solo il recupero delle proprie origini, per chi discende da esperienze familiari migratorie, ma anche saper sviluppare nuove radici sul territorio in cui si risiede, riscrivendo continuamente gli equilibri dei luoghi.
Il tema scelto dalla rete nazionale per questa 16^a edizione 2024 gioca su quello che è sempre stato il DNA del Festival, il binomio tra turista e migrante, esplorando in tutte le sue tensioni e contraddizioni, in un tentativo di tenere insieme globale e locale, l’esotico e il giardino sotto casa. In questa dualità i territori hanno bisogno, soprattutto quelli che più si sono spopolati in questo grande e continuo mutamento che rende l’Italia un paese di importanti migrazioni interne ed esterne, di ricostruire la loro memoria per meglio ritrovare quelle radici che anche localmente si sono perse o affievolite.
La Tappa Ogliastra, che fa parte delle 15 tappe del festival nazionale, si svolgerà nei paesi e nei territori montani di Lanusei, Villagrande Strisaili e Arzana attraverso un programma ricco e diversificato sarà possibile scoprire o vedere con occhi nuovi il patrimonio di persone e saperi custoditi con garbo e accoglienza. Gli ospiti attraverseranno a piedi e con tutti i sensi, luoghi ricchi di storia, tradizioni e cultura, per scoprire le radici storiche e comuni di chi in Ogliastra e a Lanusei, Villagrande Strisaili e Arzana è approdato. L’incontro anche di idee per progettare insieme un futuro in armonia con l’ambiente e con la comunità.
Programma – Il 13 settembre, la giornata di apertura di IT.A.CÀ, inizierà con il convegno “Radici in movimento”, seguito da un concerto di musica classica con composizioni di Mozart. La serata si concluderà all‘Osservatorio astronomico “Ferdinando Caliumi“, dove sarà possibile osservare le stelle.
Il giorno successivo la partenza per un’escursione al Gennargentu, con visita al Nuraghe Unturgiadore seguita dalle dimostrazioni sulla produzione del formaggio con i pastori locali. Il giorno successivo, un archeo-trekking porterà gli ospiti al Parco Archeologico Seleni, luogo di antiche tombe nuragiche.
Il secondo fine settimana si avvierà con il lavoro laborioso delle api, con un immersione nell’apicoltura e poi nella paziente cucitura dei culurgiones e della creazione del pani pintau. I partecipanti potranno anche esplorare in canoa il Lago Bau Muggèris, scoprire le cascate di Bau Mela e piantare un albero alla Fattoria Didattica per aiutare a ridurre le emissioni di Co2. La serata del sabato propone una visita notturna al Nur ArcheoPark.
Il sabato serale è riservato a una degustazione al Santuario nuragico di S’Arcu ‘e Is Forros, con piatti tipici della tradizione villagrandese. La domenica si chiuderà il festival camminando nel trekking nel Selvaggio Verde fino all’Ovile Erbelathori, per un’immersione nelle tradizioni pastorali antiche e un appuntamento al prossimo anno.
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Il festival è promosso da: YODA aps, NEXUS Emilia Romagna.
Con il patrocinio di: A.I.T.R Associazione Italiana Turismo Responsabile, Legambiente Onlus, Rai per la Sostenibilità – ESG.
Main Media Partner IT.A.CÀ 2024: Rai Pubblica Utilità | TGR, Focus, DOVE, Green Me, Italia Che Cambia, Altreconomia, Plein Air e PLEIN AIR CLUB, Tesori d’Italia, EcoBnb, Orticalab, All Podcast.
Il festival è nato nel 2009 a Bologna, da YODA aps, NEXUS Emilia Romagna e COSPE Onlus. Negli anni ha creato una rete importante che oggi conta oltre 700 realtà locali, nazionali e internazionali, coinvolgendo territori e regioni italiane. È il primo e unico Festival in Italia che si occupa di turismo responsabile e innovazione turistica in un’ottica sostenibile, per vivere i territori nel rispetto delle culture e dell’ambiente. Nel 2018 ottiene un riconoscimento importante per l’eccellenza e l’innovazione nel turismo da parte dell’UNWTO (Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite). Ogni anno IT.A.CÀ invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni, per lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e delle comunità. Un cammino unico in tanti territori diversi, per trasformare l’incoming in becoming. Coniugando la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini. Il Festival si rivolge a: cittadini, studenti, organizzazioni no profit, aziende, agenzie viaggi, turisti, volontari, istituzioni ed enti locali, comunità di immigrati, artisti e a chi vuole davvero conoscere cosa significa fare “turismo responsabile”.