L’apertura, alle 20.15, è affidata al trio di Antonio Floris, chitarrista sardo di base a Roma, affiancato da Gabriele Pagliano al contrabbasso e Cesare Mangiocavallo alla batteria: una ritmica tra le più richieste nella scena jazzistica capitolina, con la quale proporrà un repertorio che spazia dai brani della tradizione del jazz afroamericano ai brani di propria composizione. Forte di studi al Conservatorio di Rovigo e al “Santa Cecilia” di Roma, vincitore del “Premio Marco Tamburini” nel 2018 e finalista al “Premio Nazionale Isio Saba” nel 2022, Antonio Floris ha avuto modo di esibirsi in importanti palchi e festival nazionali e di suonare con musicisti come Fabio Petretti, Marco Tamburini, Stefano Onorati, Massimo Morganti, Fabio Zeppetella, Marco Valeri, Francesco Fratini, Luca Mannutza, Stefano D’Anna, Paolo Carrus, Gianrico Manca, Elias Lapia, Jordan Corda, Vittorio Solimene, Gabriel Marciano, Silvia Manco, tra i tanti.Al centro dei riflettori nella seconda parte della serata, uno degli ospiti più attesi di questa edizione numero ventisette di Forma e Poesia nel Jazz: Tullio De Piscopo. Classe 1948, nel suo lungo cammino artistico dietro piatti e tamburi, il batterista napoletano ha attraversato e incrociato ogni genere e stile; sessant’anni di musica vissuti con la personalità e la raffinatezza del suo suono, dai primi dischi alle produzioni innovative da solista attraverso le collaborazioni con nomi del calibro di Chet Baker, Max Roach, Gerry Mulligan, Astor Piazzolla (con il quale ha registrato ben undici LP) e i grandi della musica Italiana: Mina, Fabrizio De André, Franco Battiato, Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Adriano Celentano, Ornella Vanoni, Milva e il “fratello in blues” Pino Daniele.Domani sera (giovedì 12) sul palco del Lazzaretto, Tullio De Piscopo proporrà una sorta di compendio di questa sua variegata carriera: un viaggio musicale che parte da Napoli e arriva sino a New York, procedendo attraverso brani dedicati a Pino Daniele, le canzoni che l’hanno trasformato in un fenomeno popolare, come “Stop Bajon” e “Andamento Lento”, senza trascurare la vena più jazzistica attraverso pagine di Charles Mingus, Elvin Jones, Duke Ellington. Prima del concerto, Tullio De Piscopo riceverà il premio alla carriera assegnato dall’associazione Event’s Partner e finanziato dall’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna: destinato a personalità che si sono contraddistinte per il loro percorso artistico, il riconoscimento gli verrà consegnato per la sua attività da protagonista della musica italiana anche a livello internazionale.
Il biglietto per la serata si può acquistare a 27 euro (più 3 di prevendita) su www.boxofficesardegna.it; disponibile, a 80 euro, l’abbonamento che comprende l’ingresso anche alle serate successive di venerdì, sabato e domenica.
La ventisettesima edizione del festival Forma e Poesia nel Jazz 2024 è organizzata dall’omonima cooperativa con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna (Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e Assessorato del Turismo), del Comune di Cagliari (Assessorato alla Cultura), della Fondazione di Sardegna e della Banca di Cagliari, con la collaborazione di Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Cagliari e le province di Oristano e Sud Sardegna, FIAB, ARST, ABC Sardegna, Cooperativa Sant’Elia 2003, BFLAT, Associazione Event’s Partners, Associazione Baetorra, Botteghe in Piazza e Tourist Smile, e con la media partnership di Tiscali e Nara Comunicazioni. Forma e Poesia nel Jazz aderisce al progetto Jazz Takes the Green, I-Jazz e Sardinia Jazz Network.